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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Ottobre 2007
 
   
  INNOVAZIONE: PRESENTATO IL RAPPORTO “TRENTINO 2020” DEL CONSORZIO DTT OLTRE 300 IMPRESE OPERANTI NEL DISTRETTO ENERGIA E AMBIENTE

 
   
   Trento, 15 ottobre 2007 - È stato presentato il 12 ottobre dai responsabili del Consorzio Habitech, il presidente Paolo Gurisatti e l’amministratore delegato Gianni Lazzari, il rapporto “Trentino 2020”, che delinea gli impegni per il futuro della società nata in seno al Distretto tecnologico energia e ambiente. La società consortile intende muoversi sia a supporto delle singole imprese o gruppi di imprese operanti in questi settori strategici sia con interventi “di sistema” in sinergia con gli altri attori dell’innovazione in Trentino, a partire dalla Provincia autonoma di Trento e dai centri di ricerca. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Gianluca Salvatori per la visione d’insieme di medio-lungo periodo che emerge dal documento, e che la Giunta provinciale ha mostrato di voler condividere. Fra gli obiettivi di tipo industriale e applicativo: migliorare la qualità degli edifici ed elevare la loro efficienza energetica, aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili locali e accrescere l’indipendenza energetica del territorio, aumentare la qualità dei servizi sulla mobilità e di gestione e manutenzione delle risorse ambientali. “La comunità trentina – si legge in premessa al documento della società consortile Habitech, composta da 160 soci in rappresentanza di un distretto che conta oltre 300 imprese, 8. 000 addetti e un volume d’affari di circa 1 miliardo di euro all’anno - ha espresso in più occasioni la volontà di realizzare investimenti che anticipano tendenze globali, quali ad esempio la riduzione dei gas serra, il miglioramento della qualità ambientale, la progressiva sostituzione di combustibili fossili con fonti energetiche locali. ” È in questo quadro che è stata promossa la costituzione di un Distretto tecnologico, formula organizzativa la quale deve consentire al Trentino di assumere una sempre più marcata identità produttiva nello scenario globale. Nel distretto i soggetti pubblici e privati (che hanno ruolo nella creazione e diffusione di uno specifico insieme di conoscenze utili) si impegnano ad attivare processi di sperimentazione e trasferimento tecnologico a vantaggio un apparto industriale integrato (imprese che lavorano in squadra e istituzioni dedicate). In questo contesto, grazie all’impulso della Provincia autonoma di Trento e con il riconoscimento del Ministero dell’Università e della Ricerca, è nato Habitech, il Distretto energia e ambiente. Habitech è il progetto che si propone di riqualificare il Trentino come polo di eccellenza per le “tecnologie verdi” e come punto di riferimento per soggetti privati e pubblici - locali, nazionali e internazionali - che potranno attingere al patrimonio tecnologico, culturale e gestionale concentrato in questo territorio. I campi di intervento sono in primo luogo i seguenti: Edilizia sostenibile Basso impatto ambientale, riciclabilità e materiali naturali, risparmio energetico, qualità della vita: l’edilizia oggi è un settore complesso che deve essere in grado di integrare comfort e risparmio, artigianalità e nuove tecnologie, legame con il territorio e apertura internazionale. Energie rinnovabili La produzione di energia pulita e rinnovabile è tra i temi al centro delle politiche ambientali e di sviluppo dei governi nazionali: anche su questo terreno si gioca la partita della salvaguardia del pianeta, che passa attraverso la promozione del risparmio e dell’efficienza energetica, la riqualificazione delle fonti di produzione di energia, l’incentivazione dell’utilizzo dell’energia termica ed elettrica proveniente da fonti rinnovabili (idroelettrica, solare, eolica, geotermica, biomasse). Tecnologie infotelematiche per la gestione sostenibile ed integrata del territorio Monitoraggio e gestione intelligente del territorio delle infrastrutture, dei servizi collettivi; nuovi sistemi intelligenti per la gestione sicura degli edifici e delle funzioni urbane; nuove soluzioni di sistema per il miglioramento della competitività del territorio trentino; sistemi intelligenti per l’irrigazione e la fornitura dell’acqua e per la produzione e il trasferimento dell’energia elettrica e termica Una delle sfide più importanti che il progetto Habitech si pone è quello di innovare profondamente nei prossimi anni la struttura industriale trentina. L’ampia presenza di competenze in Trentino nei settori dell’ingegneria dei materiali ed edile, delle energie rinnovabili, delle tecnologie informatiche e nelle nano e micro-tecnologie (Fondazioni Kessler e Mach, l’Università e altri centri di ricerca accreditati come Create Net, Centro Ricerche Fiat, Polo Tecnologico dell’Energia e altri) rappresentano un vantaggio decisivo per gli obiettivi del Distretto. I soggetti sia istituzionali che industriali che condividono questa prospettiva (formalizzata con un protocollo di intesa nel marzo del 2005) si sono dunque impegnati, ognuno nella sua parte, a fare un percorso condiviso. La Provincia autonoma ad esempio, oltre ad avere sottoscritto un protocollo con il Ministero della ricerca, sta rivedendo le linee di programmazione dei fondi europei e provinciali in termini coerenti con gli obiettivi della sostenibilità e con delibera dello scorso maggio ha indicato per i propri edifici un livello di rating di riferimento, equivalente al livello Leed Silver o all’equivalente punteggio Itaca (in pratica i più alti standard di settore), mentre dal canto loro le imprese (sostenute dalle proprie associazioni), nonché le strutture di ricerca hanno accettato di privilegiare la logica di rete e di sistema all’immediato perseguimento di obiettivi utili esclusivamente ad ogni singolo soggetto e di investire in fattori quali la formazione o gli standard tecnici. E in questo quadro che si colloca l’iniziativa della Società consortile Dtt (Distretto tecnologico trentino), società pubblico-privata costituitasi lo scorso 9 agosto, con 160 soci e un capitale sottoscritto di 275. 000 euro, che ha come scopo primario quello di favorire la collaborazione tra operatori privati e agenzie e istituzione pubbliche, in rappresentanza di oltre 300 imprese, oltre 8. 000 addetti e un volume d’affari generato per circa 1 miliardo di euro. .  
   
 

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