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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Ottobre 2007
 
   
  AL VIA LA CAMPAGNA "LE DONNE MERITANO DI PIÙ"

 
   
  Bolzano, 15 ottobre 2007 - La nuova campagna di sensibilizzazione "Le donne meritano di più/Frauen verdienen mehr" indetta dal Comitato provinciale per le pari opportunità è stata presentata venerdì 12 ottobre, dalla sua presidente Julia Unterberger assieme alla vicepresidente Alessandra Spada e all´assessora provinciale alle pari oppotunità Luisa Gnecchi. In occasione dell´Anno internazionale delle pari opportunità, indetto dall´Unione Europeo nel 2007, il Comitato provinciale per le pari opportunità intende richiamare l´attenzione sul fatto che nella società attuale non sia ancora stata raggiunta una effettiva situazione di pari opportunità fra uomo e donna e che vi sia, pertanto, la necessità di misure mirate per raggiungerla. Ne è nata la campagna di sensibilizzazione "Le donne meritano di più/Frauen verdienen mehr" che si concretizzerà da metà ottobre a metà novembre con inserzioni nella stampa locale, in lingua tedesca e italiana, con la distribuzione di cartoline con gli stessi motivi ad opera della ditta "Dear mama". La campagna sarà realizzata anche tramite spot radiofonici. Grazie al doppio significato del termine “verdienen" che può essere tradotto con guadagnare/meritare, si vuole richiamare l’attenzione sul fatto che mancano ancora, nella nostra società, pari opportunità tra donne e uomini, e che, per realizzarle, occorrono provvedimenti mirati allo scopo. L’attenzione principale della campagna, come ha sottolineato Julia Unterberger, è rivolta all’attività professionale, ove ancora le donne sono impegnate a combattere una serie di discriminazioni, nonostante si registri una rapida avanzata sul fronte formativo, e che esse siano ormai in possesso del medesimo grado di preparazione dei loro colleghi maschi. Basti pensare come, secondo fonti Astat, le iscrizioni alle università austriache ed italiane fanno registrare una presenza del 53,45 di donne e del 46,55 di uomini. La campagna di sensibilizzazione intende sensibilizzare sul fatto che i tradizionali “lavori femminili” sono classificati di livello inferiore rispetto ai lavori tipicamente maschili e che, conseguentemente, le donne, anche se appartenenti alla stessa qualifica professionale, guadagnano circa un terzo in meno rispetto agli uomini. In Italia tale differenza salariale, secondo dati Od&m e Eurostat, è del 19 per cento per titolo di studio di media inferiore (Ue 13 per cento) e del 29 per cento per laureati (Ue 30 oer cento) ed aumenta con l´età. Altro aspetto messo in rilievo dalla campagna sarà il fatto che le donne eseguono quasi per intero il lavoro non retribuito legato alla cura della famiglia e che di conseguenza siano meno competitive nell´attività professionale. In Alto Adige il livello occupazionale, secondo dati Eurostat-istat-astat, è del 78,80 per cento per gli uomini e del 59,10 per cento per le donne; gli occupati part time sono al 36 per cento donne, che lo hanno scelto al 75 per cento per motivi familiari, e solo al 4 per cento uomini che vi hanno optato per altri motivi e per il 13 per cento perché non trovava altra occupazione. Sono infatti il 91,90 per cento le donne senza figli che lavorano a tempo pieno e il 59,70 per cento quelle con prole che lavorano part time. Solo il 6,2 per cento degli uomini occupati prende il congedo di paternità, vedi studio Astat. Inoltre, le donne, avendo versato contributi pensionistici inferiori causa il lavoro di cura verso la famiglia, percepiscono pensioni con importi inferiori di circa il 50 per cento, ovvero in media 453 Euro al mese, rispetto a quelle medie percepite dagli uomini, 854 Euro (fone Afi-ipl). Altro dato di fatto evidenziato dalla campagna di sensibilizzazione il fatto che le donne non sono quasi per nulla rappresentate nelle posizioni decisionali o di vertice. Nell´amministrazione provinciale, come ha riferito l´assessora provinciale Luisa Gnecchi, sono solo 2 le direttrici di dipartimento, nel proprio dipartimento ed in quello della collega assessora Sabina Kasslatter Mur, e solo 3 direttrici di ripartizione. La campagna serve per sensibilizzare su queste realtà discriminatorie con l´auspicio che la politica intervenga adeguatamente per contribuire ad eliminarle come avvenuto nei Paesi scandinavi. .  
   
 

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