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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Ottobre 2007
 
   
  INAUGURATA SALA ESPOSITIVA LONGOBARDI A ROMANS

 
   
   Romans d´Isonzo, 15 ottobre 2007 - Uno spazio espositivo e insieme un percorso didattico per far conoscere lo straordinario patrimonio archeologico che Romans d´Isonzo possiede. Un primo importante nucleo di quello che dovrà essere, in futuro e con il recupero di un antico palazzo padronale, un grande museo dedicato ai longobardi. E´ la sala, inaugurata il 12 ottobre dall´assessore regionale alla cultura Roberto Antonaz, allestita nel municipio del centro isontino, con la mostra sui guerrieri della necropoli altomedioevale di san Giorgio: una delle più grandi dell´Italia settentrionale, che dal 1986, data della sua scoperta casuale (a cui molto ha contribuito il volontariato locale), ha già restituito oltre 300 sepolture. Il progetto, sostenuto dalla Regione, nasce dalla stretta collaborazione tra Comune e Soprintendenza archeologica, con una esposizione - sottolinea il sindaco Alessandro Zanella - aperta a continui aggiornamenti ed approfondimenti, pensati per avvicinare il mondo della scuola e quello - sempre più ampio - del turismo culturale, al passato di queste terre. Una storia importante da leggere, spiegano la Soprintendente, Fulvia Lo Schiavo e il Direttore del Museo Archeologico Nazionale, Franca Maselli Scotti, attraverso quanto continua ad emergere dagli scavi archeologici della necropoli di quella "fara" - o grande famiglia - longobarda che proprio qui, dal Vi secolo in poi, venne dislocata a proteggere, in un luogo strategico, i territori del ducato di Cividale. Iniziative importanti, le definisce Antonaz, che trovano un loro orizzonte naturale nell´ "Italia Langobardorum: centri di potere e di culto". Un progetto per inserire i luoghi Longobardi nel patrimonio Unesco. Ne ho parlato, dice l´assessore, con il Ministro Rutelli e con il sottosegretario ai Beni Culturali, Danielle Mazzonis. C´e´ un grande interesse anche da parte dell´Unione Europea e del Governo perché tutti i percorsi sulle tracce della presenza di questo popolo in Italia, siano legati insieme in un circuito storico, archeologico e culturale. Di questo circuito la nostra regione è il cuore. Particolarmente evocativo l´allestimento della sala, ideato dall´architetto Ennio Snider, su idea tematica dell´archeologa Annalisa Giovannini, che attraverso la scelta dei reperti, spiega il titolo voluto per l´evento: "Guerrieri, uomini liberi, signori di terre e di ricchezze". Armi e oggetti cioè che, nelle tombe di Vi secolo, nel momento del radicamento nelle nuove sedi, chiariscono l´appartenenza dell´inumato al popolo longobardo. Un corredo che, nel tempo si diversifica, si arricchisce con manufatti, presenti in mostra, che alludono alla posizione sociale del defunto: e le armi diventano simbolo del rango di un uomo ora proprietario di terre, che può non essere più longobardo per nascita ma che è entrato nelle elites di potere per merito o per ricchezza. All´inaugurazione erano presenti, tra gli altri, i consiglieri regionali Adriano Ritossa e Mirio Bolzan ed i sindaco di Cividale e di Aquileia, Attilio Vuga e Alviano Scarel. .  
   
 

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