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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Ottobre 2007
 
   
  SERVIZI AEREI: CIELO UNICO PER UNIONE EUROPEA E USA

 
   
  Bruxelles, 15 ottobre 2009 - Il Parlamento ha approvato un accordo con gli Usa che, sostituendo gli attuali 20 accordi bilaterali, intende realizzare un mercato unico del trasporto aereo tra le due sponde dell´Atlantico. All´interno di tale mercato, gli investimenti potranno muoversi liberamente e le compagnie aeree europee e americane potranno fornire servizi aerei senza alcuna restrizione, anche nel mercato domestico di ciascuna regione. Il controllo delle compagnie aeree, per il momento, resterà limitato. Attualmente i servizi aerei tra l´Ue e gli Stati Uniti sono operati sulla base di accordi bilaterali tra i singoli Stati membri e gli Stati Uniti. Questi accordi bilaterali contengono disposizioni che, nel novembre 2002, la Corte di giustizia delle Comunità europee ha giudicato incompatibili con il diritto comunitario. Per tale motivo è stato deciso di istituire un nuovo quadro regolamentare per i rapporti Ue-usa in materia di aviazione e sono stati avviati negoziati per la conclusione di un Accordo sui trasporti aerei che la Commissione ha condotto sulla base del mandato ricevuto dal Consiglio nel giugno 2003. Dopo una serie di vicissitudini (vedere gli Antefatti), i negoziati sono sfociati nel nuovo progetto di accordo del 2 marzo 2007, firmato in occasione del vertice Ue-usa del 30 aprile 2007. Il Consiglio ha accettato il progetto di accordo e ha deciso di applicarlo in via provvisoria a partire dal 30 marzo 2008. Le disposizioni dell’accordo sostituiscono i 20 accordi bilaterali esistenti tra gli Stati membri e gli Stati Uniti in materia di servizi aerei. Adottando con 513 voti favorevoli, 15 contrari e 35 astensioni la relazione di Saïd El Khadraoui (Pse, Be), il Parlamento ha approvato la conclusione dell´accordo. Questo prevede l’estensione simultanea delle sue disposizioni a tutti gli Stati membri Ue, con l’applicazione di norme identiche, senza alcuna discriminazione, a vantaggio di tutte le compagnie aeree comunitarie indipendentemente dalla loro nazionalità. Le compagnie europee potranno quindi operare liberamente da qualsiasi punto dell’Unione europea verso qualsiasi punto negli Stati Uniti. Secondo la Commissione, la soppressione di tutte le restrizioni all’accesso al mercato tra l’Unione europea e gli Stati Uniti, non solo attirerà nuovi operatori sul mercato e creerà l’opportunità di servire aeroporti poco utilizzati fino ad ora, ma faciliterà anche il consolidamento tra le compagnie aeree della Comunità. L’accordo, inoltre, garantisce a tutte le compagnie aeree comunitarie l’accesso ad opportunità commerciali, come la fornitura di aeromobili con equipaggio alle compagnie aeree degli Stati Uniti, cosa che nessuno Stato membro era riuscito a ottenere attraverso i negoziati individuali. Più in particolare, i principali elementi dell´accordo sono i seguenti: possibilità per le compagnie aeree comunitarie e statunitensi di volare da ogni città della Unione Europea verso ogni città negli Usa e viceversa; possibilità di operare senza restrizioni sul numero dei voli, aeromobili usati, o rotte scelte, includendo diritti di traffico per volare oltre il territorio degli Usa e della Ue verso punti in Paesi Terzi; libertà tariffaria; possibilità di entrare in accordi di collaborazione intercompagnie, inclusi gli accordi di condivisione del volo (code-sharing) e di noleggio con equipaggio (wet-leasing); meccanismi di convergenza regolamentare in materia di concorrenza, aiuti di stato, sicurezza (safety e security); previsione di un Comitato Misto incaricato di collaborare in tutti i campi dell’intesa, monitorando l’applicazione dell’accordo e cercando di risolvere tutte le questioni connesse. Il Parlamento europeo, lo scorso mese di marzo, aveva adottato una risoluzione che pur compiacendosi dell´accordo raggiunto con gli Usa, si rammaricava tuttavia dell´assenza di progressi per quanto riguarda il cabotaggio e la limitata possibilità di esercitare un controllo effettivo su una compagnia aerea statunitense, nonostante l´estensione delle clausole di proprietà. Auspicava quindi che, in una seconda fase, fossero risolte tali questioni. Al riguardo, l´accordo approvato dal Parlamento prevede che gli Usa permetteranno un accesso al capitale delle compagnie americane fino al 49,9% o oltre. Tuttavia, è precisato che tale facoltà dovrà essere esaminata caso per caso e, comunque, assegnerà diritti di voto per un massimo del 25%. Il controllo, pertanto, dovrà restare in mani statunitensi. Da parte comunitaria, invece, si è confermato quanto previsto dal regolamento 2407/92, ossia la possibilità di accesso fino al 49,9% con controllo però da parte di cittadini comunitari, con la possibilità di applicare una clausola di reciprocità. Antefatti - Il mandato per negoziare un nuovo accordo fissava l´obiettivo di istituire uno spazio aereo senza frontiere tra l´Unione europea e gli Stati Uniti, realizzando un mercato unico del trasporto aereo tra l´Ue e gli Usa, all´interno del quale gli investimenti potessero muoversi liberamente e le compagnie aeree europee e degli Stati Uniti fossero in grado di fornire servizi aerei senza alcuna restrizione, anche nel mercato domestico di ciascuna regione. La piena attuazione del mandato richiederà modifiche significative a livello della legislazione statunitense, in particolare la rimozione delle attuali restrizioni giuridiche in materia di proprietà e controllo delle compagnie aeree statunitensi e in materia di cabotaggio. Nel corso dei negoziati, pur accettando l´esclusione del cabotaggio dalla prima fase dell´accordo, l´Ue ha indicato chiaramente agli Stati Uniti che avrebbe considerato accettabile questa prima fase solo se fossero stati compiuti progressi significativi verso la soppressione delle restrizioni in materia di proprietà e controllo delle compagnie aeree statunitensi. In risposta a ciò, nel novembre 2005 il Ministero dei Trasporti (Dot, Department of Transportation) degli Stati Uniti ha pubblicato un avviso di proposta legislativa ("Notice of Proposed Rulemaking", Nprm) che amplia le possibilità dei cittadini stranieri di investire nelle compagnie aeree degli Stati Uniti e di partecipare alla loro gestione. L´ue ha giudicato questa iniziativa sufficiente, a condizione che l´Nprm porti all´adozione di una regolamentazione definitiva che confermi un cambiamento chiaro, significativo e inequivocabile della politica degli Stati Uniti in materia di proprietà e controllo. Tuttavia, nel dicembre 2006, il Ministero dei Trasporti degli Stati Uniti ha deciso di ritirare l´Nprm. Questo stato di cose ha reso necessaria una nuova tornata di negoziati sul progetto di accordo, al fine di conferirgli una forma comunque accettabile per l´Ue. I negoziati sono sfociati nel nuovo progetto di accordo del 2 marzo 2007, firmato in occasione del vertice Ue-usa del 30 aprile 2007. Il Consiglio ha accettato il progetto di accordo e ha deciso di applicarlo in via provvisoria a partire dal 30 marzo 2008. .  
   
 

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