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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Ottobre 2007 |
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MEF: PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE DELLA POLITICA DI BILANCIO DEL GOVERNO
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Roma, 15 ottobre 2007 - Con riferimento all´audizione del Governatore della Banca d´Italia, Mario Draghi, alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato dello scorso 10 ottobre, si precisa quanto segue: 1. Nell´audizione si afferma che l´indebitamento netto nel 2006 risulta pari al 2,5% del Pil, se si escludono gli oneri straordinari derivanti dalla cancellazione di crediti dello Stato nei confronti delle Ferrovie e della sentenza della Corte di Giustizia in materia a di Iva. Tale valore viene inoltre usato come parametro di riferimento per valutare la correzione dei conti pubblici tra il 2006 e il 2007 (pari allo 0,1% del Pil, se si considera la riduzione dell´indebitamento netto dal 2,5% al 2,4% del Pil). 2. Ai fini di una corretta valutazione dell´evoluzione dei saldi di bilancio tra il 2006 e il 2007, tuttavia, occorre rendere omogeneo e significativo il confronto tra i due esercizi, tenendo quindi conto di "tutti" i fattori una tantum, sia migliorativi che peggiorativi, che incidono su di essi. 3. Come già riportato nel Dpef dello scorso giugno e successivamente nella Nota di Aggiornamento, il totale delle misure una tantum nel 2006 si situa all´1,2% del Pil. Al netto di queste, pertanto, il disavanzo del 2006 è pari al 3,3% (4,4% meno 1,2% tenendo conto degli arrotondamenti). Lo stesso calcolo per il 2007 fornisce una stima del disavanzo pari al 2,5% del Pil (le misure a carattere straordinario incidono solo per lo 0,1-0,2%). Sono questi i dati cui occorre fare riferimento ai fini di una valutazione omogenea e significativa dell´azione di politica di bilancio adottata dal Governo. 4. In conclusione, come riportato nella tavola 6 della Nota di Aggiornamento al Dpef 2008-2011: l´indebitamento netto si è ridotto dal 4,4% del Pil nel 2006 al 2,4% nel 2007 (0,4% del Pil in più di quanto richiesto da Bruxelles); l´indebitamento netto corretto per le misure una tantum si è ridotto dal 3,3% del Pil al 2,5%; l´indebitamento netto strutturale (al netto delle una tantum e del ciclo economico, calcolato secondo la metodologia adottata da tutti i paesi Ue), sempre tra 2006 e 2007, si è ridotto dello 0,5% del Pil. L´aggiustamento strutturale nel biennio 2006-07 ammonta all´1,8% del Pil, 0,2 punti in più rispetto a quanto raccomandato dal Consiglio Ue nel contesto della procedura di disavanzo eccessivo avviata nei confronti dell´Italia nel luglio 2005. Tabella - Saldi di finanza pubblica, misure una-tantum ed effetto del ciclo (nota di Aggiornamento al Dpef 2008-2011)
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2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
Indebitamento netto |
-3,5 |
-4,2 |
-4,4 |
-2,4 |
-2,2 |
-1,5 |
-0,7 |
0,0 |
Saldo di bilancio al netto una tantum |
-4,7 |
-4,8 |
-3,3 |
-2,5 |
-2,3 |
-1,6 |
-0,8 |
-0,1 |
Indebitamento netto strutturale* |
-4,6 |
-4,1 |
-2,8 |
-2,3 |
-2,1 |
-1,3 |
-0,6 |
0,1 |
variazione indebitamento netto strutturale |
-0,5 |
-0,5 |
-1,3 |
-0,5 |
-0,2 |
-0,7 |
-0,8 |
-0,7 |
* al netto delle una tantum e corretto per il ciclo | . |
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