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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Ottobre 2007
 
   
  REGIONE PIEMONTE IN: REPLICA PEVERARO SU REPORT DETTAGLIO DELLE QUESTIONI PIÙ TECNICHE SULL’ OPERAZIONE DI RIFINANZIAMENTO, ALLE MIGLIORI CONDIZIONI POSSIBILI SUL MERCATO,

 
   
  Torino, 16 ottobre 2007 - A proposito del servizio trasmesso dalla trasmissione Report, il vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Bilancio e Finanze, Paolo Peveraro, precisa: "Nella trasmissione di Report andata in onda domenica 14 ottobre, la Regione Piemonte viene accusata di avere fatto un’operazione finanziaria scorretta, meglio poco utile o eccessivamente costosa. La nostra opinione è molto diversa. Queste operazioni si fanno perché servono, in situazioni di difficoltà, a garantire gli investimenti che possono aiutare la ripresa della nostra economia e a fornire le prestazioni di servizi ai cittadini. La legge stabilisce limiti, criteri e autorizzazioni del Ministero per queste operazioni, che ovviamente la Regione Piemonte ha rispettato. Il bilancio della Regione Piemonte ereditato due anni fa dopo dieci anni di amministrazione del centrodestra era profondamente in sofferenza, non solo per il debito sanitario. L’operazione di rifinanziamento, alle migliori condizioni possibili sul mercato, è stata fatta per porre rimedio a una situazione di grave crisi di equilibrio dei conti regionali. Entriamo nel dettaglio delle questioni più tecniche. L’emissione obbligazionaria è stata effettuata al fine di poter proseguire con gli investimenti a favore dei cittadini piemontesi e non far pagare loro in misura troppo pesante i debiti lasciati dalla precedente amministrazione. L’operazione di rifinanziamento ha prodotto minori esborsi a carico della Regione per circa 38,7 milioni nel 2006 e libererà risorse per oltre 195 milioni di euro nel triennio successivo (2007-2009) fornendo un importante contributo al miglioramento dei saldi di bilancio. Tali importanti risultati saranno conseguiti nel pieno rispetto del principio di convenienza economico-finanziaria sancito dall’art. 41 della legge n. 448/2001. Questa norma stabilisce quale condizione essenziale per le operazioni di rifinanziamento che il valore finanziario (leggasi valore attuale, come precisato in diverse circolari del Ministero dell’Economia e Finanze) delle nuove passività sia inferiore al valore finanziario delle passività originarie. Nel caso della Regione Piemonte la condizione è perfettamente rispettata, atteso che il valore attuale delle passività (considerati tutti i costi connessi all’emissione) si è ridotto di circa 1,8 milioni di euro. Occorre comunque precisare che la riduzione di valore attuale non costituisce di per sé un indice dei benefici conseguiti dalla Regione. Questi ultimi sono evidentemente rappresentati anche dai risparmi di cassa generati dall’operazione. La verifica della riduzione di valore attuale serve esclusivamente a dare evidenza che detti benefici non sono stati ottenuti aggravando l’onerosità complessiva del debito regionale. Nel caso della Regione Piemonte, il derivato di copertura dei titoli obbligazionari bullet (quello per investitori istituzionali, di euro 1. 800 milioni e quello per le fondazioni bancarie, di euro 56 milioni) prevede un comune ammortamento del capitale “alla francese” in cui le quote di capitale si incrementano all’avvicinarsi della scadenza del periodo di rimborso. Il reinvestimento delle quote capitale è stato effettuato nel solo rischio Repubblica Italiana, estremamente più prudenziale rispetto a quanto previsto dal Decreto e dalla Circolare Ministeriale che regolamentano la materia. Infine, e mi scuso per i tecnicismi inevitabili in questo caso, il derivato di copertura dal rischio di tasso ha permesso di migliorare ulteriormente il già eccellente costo ottenuto dalla Regione al collocamento del titolo (lo stesso dei titoli di Stato trentennali bullet: euribor +15,5 punti base), in un costo – euribor +0 p. B. (“euribor flat”) all’interno di un collar – nettamente migliorativo di quello richiesto dalla Cassa Depositi e Prestiti sulla scadenza 30 anni amortizing. La protezione dal rialzo dei tassi, assunta dalla Regione attraverso il collar, fa sì che la Regione potrebbe oggi monetizzare il mark-to-market positivo finora accumulato, ad esempio migliorando ulteriormente il costo di finanziamento per l’intera operazione in modo da fissare in modo definitivo il costo al di sotto dell’euribor. I risultati positivi descritti, oltre a rafforzare ulteriormente le considerazioni relative all’efficiente rifinanziamento del debito pregresso, si applicano anche all’importante quota dei bond (quasi 1 miliardo di euro) destinata al finanziamento di nuovi investimenti. Le condizioni di tasso a cui è stata collocata l’emissione obbligazionaria della Regione Piemonte e la domanda pari a due volte l’offerta ha fatto sì che la rivista Euroweek abbia definito e riconosciuto quella della Regione Piemonte come la migliore emissione realizzata nel 2006 a livello globale. All’epoca della procedura di selezione esaminata, la legislazione italiana per la scelta dei soggetti finanziari incaricati di svolgere il servizio di collocamento escludeva la procedura di gara europea. Nonostante tale esplicita previsione, la Regione Piemonte, nell’interesse della massima trasparenza, ha voluto comunque seguire le procedure necessarie per selezionare i soggetti cui affidare l’incarico di “arranger” per la redazione di un programma medium term notes e l’organizzazione e il collocamento di titoli relativi ad emissioni obbligazionarie da emettersi sui mercati internazionali dei capitali. Sono stati 11 gli istituti che avevano esplicitato un interesse entro l’8 novembre 2005 e che, di conseguenza, sono stati invitati a presentare un’offerta. Insomma, la gara è stata trasparente, l’operazione è finanziariamente conveniente per la Regione e per i suoi cittadini". . .  
   
 

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