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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Ottobre 2007 |
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TOSCA E LE ALTRE PER LA PRIMA VOLTA A ROMA UNA COLLETTIVA ISPIRATA ALLA PROTAGONISTA DI UN´OPERA LIRICA.TITOLO: "IN ARTE TOSCA". AL PICCOLO LIRICO, TEATRO FLAIANO
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Roma, 16 ottobre 2007 - Che cosa hanno in comune la poesia con il pentagramma, i codici html, dhtml, php, javascript, flash…con l’arte visiva, le foto di scena con la pittura, i petali di rose con Scarpia, i graffiti con i libretti d’opera, Tamara de Lempiska con la Maddalena, le gemelle Adriana e Carla Fonzi Cruciani con la Tosca, o piuttosto i pennelli con i pastelli, i ritratti con l’alluminio e Cavaradossi con il Martini dry? Apparentemente nulla, ma per chi ha creato la sua opera per la collettiva “In arte Tosca”, allestita a Roma in occasione di una lunga programmazione dell’opera di Puccini, tutti questi elementi sono coerenti al proprio modo di esprimersi e alle suggestioni che il tema della mostra ha loro suggerito, al di là della rappresentazione iconografica della cantante e del suo storico au tour. Esemplare è il lavoro della Golden Web Award, Anna Olmo “Fiction”. Chi si immaginava che il mondo artistico internettiano sapesse, in modo originale, ma nello stesso molto espressivo, restituire il senso della rappresentazione? La “Tosca” raffigurata è una giovane acrobata che si arrampica su una lunga scala, verso un faro, verso la luna. Il volo dell’eroina pucciniana è qui all’inverso, rispetto alla storia: tende alla libertà e all’illusione della felicità, si arrampica sulla sua vita, tende ad una meta e, attraverso un messaggio lieve come una bolla di sapone racchiude la sua creatività in un cosmo di suggestioni. Gli interpreti diventano personaggi e viceversa: ci sono tutti in foto svolazzanti e nel rimestio di carte che traggono colori e vigore da elementi aggiunti nel lavoro di un fotografo di scena, Fabio Di Stefano. Chi meglio di lui conosce il mestiere sul palcoscenico? Lui, però, va oltre e interpreta l’interpretazione, racchiudendo i suoi personaggi in fili spinati come se dovessero sfuggirgli, pur se consapevole che se lo chef- d´ œuvre resta , gli interpreti si rinnovano passandosi il testimone. Ironica interpretazione spiattellata su una tela enorme quella di Paola Ferraris “ Guardami” dove se stessa in abito da sera ammicca beffarda davanti al grande vetro dal quale spunta il Castello del volo di Tosca. Nell’ enorme immagine fotografica Tosca e Tosca di Chiara Nichelini, divenuta pittura acrilica, lampi e suggestioni secondo una tecnica suggerita da Andy Warhol , emerge il singolo e il doppio di due gemelle simili e diverse. Modeso, un’artista che guarda ad Omiccioli per il gusto delle piccole cose, sparge il suo Scenario di blu, dando a persone e cose un lieve simbolo, mescolando idee grafiche originali a bordo tela. E ancora, in questa esposizione unica nel suo genere, il blu predominante delle opere di Heidi Hirvonen e della sue Tosche dormienti e fatate,alle quali dà intenzioni ricorrendo alle frasi indelebili dell’aria più famosa. C’è poi Henrique Reis che dal Portogallo invia un Cavaradossi pensoso, accompagnato da una Madonna da lui dipinta come un’ Amada (forse Tosca, forse Maddalena) e Manuela Ronchi che decisamente si cala nel ruolo, senza perdere se stessa, fotografandosi in abito da sera davanti a cieli densi di presagi o tra i giardini insieme ad un compagno, entrambi fissati su lastre di alluminio che rimandano bagliori musicali. Alla fine ecco arrivare il piccolo drappello di tosche , marchese e maddalene lempiskiane dipinte da Gianna Volpi con i colori voluttuosi di incarnati e vesti. Come la famosa pittrice del Xx secolo, sono donne attuali e un po’ mondane, ispirate dalla cartellonistica e ben adatte ad affiches d’impatto. Per leggerle bastano piccole note a margine: una donna fuma una sigaretta al bar del teatro, mentre il suo Cavaradossi ordina un Martini dry; un’altra respira profondo nel suo camerino in attesa del “chi è di scena”; la marchesa Attavanti si guarda velocemente allo specchio prima del suo appuntamento, interrogandosi su quale parte interpretare: “Tosca o Maddalena”? E giovani Tosche indossano stivaloni e parrucche davanti ad un muro graffittato (verso Sant’andrea della Valle?) mentre una coetanea si prepara a posare come Maddalena per il pittore Cavaradossi. Bella mostra e soprattutto bella idea: se il teatro è rappresentazione, anche la pittura, la fotografia e la web arte lo sono. Al Piccolo Lirico Teatro Flaiano di Roma, ingresso libero, fino al 25 maggio 2008. . |
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