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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Ottobre 2007 |
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SESSANTA GIORNI PER PRESENTARE PROGETTO SCLEROSI MULTIPLA
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Roma, 16 ottobre 2007 - E’ stato pubblicato sul Burl, Iii parte, del 10 ottobre 2007 un bando realizzare un progetto sperimentale rivolto alle persone affette da sclerosi multipla. L’obiettivo principale che persegue la Regione è consentire, per quanto possibile, alle persone colpite da questa patologia invalidante di rimanere nell’ambiente familiare, cercando di ritardare il ricovero in istituto, con beneficio sia per i malati sia per le amministrazioni pubbliche che ne sostengono i costi. Potranno presentare il progetto le organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. Il fondo disponibile è pari a 200 mila euro. Le domande dovranno pervenire all’Assessorato per le Politiche sociali – Direzione regionale Servizi sociali, viale del Caravaggio, 99 – 00147 Roma entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione sul Burl. Vista la natura sperimentale si prevede la selezione di un solo progetto. Il progetto che si vuole finanziare deve organizzare un sistema volto a aiutare, sostenere ed accompagnare i malati di sclerosi multipla e le rispettive famiglie lungo il percorso della malattia attraverso azioni di sostegno, di orientamento, di informazione mirata, di assistenza domiciliare per una gestione integrata e sostenibile della malattia. L’obiettivo è avviare un processo di sviluppo e sostegno di una rete di soggetti per la costruzione di un sistema integrato di servizi e interventi socio-sanitari, adeguati ai bisogni complessi e specifici dei malati di sclerosi multipla e delle loro famiglie, migliorando lo standard di offerta in una prospettiva di integrazione territoriale, professionale e sociale. Tendenzialmente i malati affetti da sclerosi multipla iniziano a chiedere l’intervento del servizio Sanitario in uno stadio avanzato di malattia, mentre l’intervento ai primi stadi, con l’abbinamento di programmi di riattivazione per il malato e sostegno a chi assiste con interventi farmacologici, è uno dei fattori chiave per rallentare il decorso della malattia, favorire la permanenza in casa del malato e migliorare ad un tempo la sua qualità di vita e quella della famiglia. . |
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