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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2007
 
   
  SEMINARIO NAZIONALE SULLE SINERGIE STATO-REGIONI SUI PROGETTI DI INNOVAZIONE INDUSTRIALE Ž LŽINTERVENTO DELLŽASSESSORE GIACCAGLIA

 
   
   Ancona, 17 ottobre 2007 - Di seguito, in sintesi, lŽintervento dellŽassessore regionale alle Attivita` Produttive Gianni Giaccaglia, al convegno di oggi organizzato da Confindustria Marche. ŽCon la finanziaria del 2007 il Governo ha avviato il progetto di innovazione industriale ŽIndustria 2015Ž. Le Regioni considerano questo approccio molto importante per completare lŽofferta di strumentazione pubblica di sostegno a favore dello sviluppo produttivo. Al momento solo per le prime tre aree e` stata avviata lŽattivita` istruttoria da parte del Ministero. Auspichiamo che anche sulle altre due aree si proceda quanto prima allŽindividuazione dei meccanismi operativi che consentano di attivare tutti i bandi per il finanziamento dei progetti delle imprese. Le Regioni, come e` stato piu` volte indicato al Ministro Bersani e al Governo, intendono concorrere e partecipare attivamente alla definizione delle strategie di politica industriale impostate su base nazionale. Nonostante lŽattivazione formale della sede stabile di concertazione prevista dalla Finanziaria 2007, i provvedimenti che il Governo ha adottato e che hanno una rilevanza e un impatto diretto sulla competenza regionale sono stati emanati senza il preventivo coinvolgimento delle Regioni. EŽ dunque ancora piu` necessario ribadire una considerazione di metodo sempre sottolineata dalle Regioni nelle posizioni espresse dalla Conferenza in occasione dei provvedimenti esaminati in materia di attivita` produttive. Le Regioni infatti non possono non essere protagoniste di una nuova progettualita` tesa ad analizzare il proprio territorio, le dinamiche economiche settoriali ed intersettoriali al fine di riqualificare i sistemi produttivi e identificare percorsi di sviluppo originali . Sul piano operativo, si tratta di pervenire alla definizione di un insieme di azioni trasversali e verticali di accompagnamento allo sviluppo dei cluster economici mappati sul territorio. Da parte sua, la Regione Marche si candida a promuovere programmi, ad integrazione delle politiche nazionali, che siano in grado di favorire la crescita di competitivita` dei distretti industriali e produttivi, le reti e filiere di imprese nonche` i meccanismi di governance e di indirizzo delle realta` distrettuali. In proposito vorrei sottolineare che il programma del Governo puo` tradursi in unŽottima opportunita` per quelle Regioni come le Marche che presentano alcune importanti peculiarita` in ambito nazionale e che, se adeguatamente valorizzate, possono tradursi in vantaggi competitivi. Le Marche, ad esempio, sono caratterizzate una struttura economica fortemente basata sullŽindustria manifatturiera, con un tasso di industrializzazione, in linea con le regioni piu` industrializzate del Nord. Vorrei chiudere questo mio intervento ponendo lŽaccento sulla programmazione delle risorse, meglio ancora sulla certezza delle loro programmazione. Per la definizione della finanziaria 2008 abbiamo chiesto al Governo di affrontare con determinazione alcune questioni che riteniamo fondamentali. Mi riferisco allŽadeguamento del Fondo Unico Regionale che e` rimasto fermo sui valori fissati in sede di primo riparto ma mi riferisco anche al superamento o comunque alla riforma della legge 488/92 per poter avere a disposizione strumenti adeguati che garantiscano quantomeno il riconoscimento di maggiori spazi di codecisione e/o autonomia regionale in occasione dellŽadozione di ciascun atto conseguente alla riforma stessa. I bei progetti, la pianificazione di lungo periodo vanno infatti sostenuti con interventi di natura strutturale e vanno soprattutto sviluppati in piena armonia con le Regioni ed il complesso sistema delle Autonomie. Se il complesso degli incentivi alle imprese va giustamente riconfigurato, e` bene che altrettanto giustamente questo avvenga in modo consapevolmente partecipato. Insomma, ciascuno deve fare la propria parte assumendosi le proprie responsabilita`. Con equilibrio, lungimiranza e tanto sano pragmatismoŽ. .  
   
 

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