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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2007
 
   
  UNICREDIT: PRIMO SEMESTRE DEL 2007 UTILE NETTO A €3.607 MILIONI, IN CRESCITA DEL 16,6% A/A RISULTATO DI GESTIONE A €6.531 MILIONI, IN CRESCITA DEL 20,9% A/A

 
   
  Milano, 17 ottobre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredito Italiano (Unicredit) ha approvato ieri i risultati consolidati del primo semestre del 20071, che confermano quelli relativi al secondo trimestre 2007 approvati e presentati al mercato il 3 agosto 2007. I risultati del semestre evidenziano un utile netto di €3. 607 milioni, con un incremento del 16,6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il Roe2 si attesta al 19,8% (dal 19,0% dei primi sei mesi del 2006). L’eva generato nel semestre è pari a oltre €2 miliardi circa (2. 073 milioni), +53% a/a. Il risultato di gestione, pari a €6. 531 milioni, registra un importante incremento del 20,9% a/a. Tale andamento è principalmente riconducibile ad una dinamica positiva dei ricavi (+9,6% a/a) che si accompagna ad una crescita decisamente contenuta dei costi (+0,4%, +1,5% a cambi e perimetro costanti). Il margine d’intermediazione del Gruppo ha raggiunto i €13. 124 milioni, +9,6% a/a (+10,7% a/a a cambi e a perimetro costanti), generato da una crescita sia del margine d’interesse (€6. 860 milioni, +9,3% a/a, +10,2% a cambi e perimetro costanti), sia dei proventi da intermediazione e diversi (€6. 264 milioni, +10% a/a, +11,2% a cambi e perimetro costanti). Nell’ambito del margine d’interesse, la voce interessi netti (€6. 425 milioni) cresce dell’8,8% a/a (+9,9% a cambi e a perimetro costanti) principalmente grazie alla crescita dei volumi intermediati con la clientela e all’incremento dei tassi di mercato, che ha favorito la remunerazione dell’investimento dei fondi propri. I tassi applicati alla clientela, sia attivi che passivi, aumentano in misura minore rispetto ai tassi di mercato, con un effetto positivo sullo spread dei depositi e negativo su quello dei crediti. I crediti netti verso clientela ammontano a giugno 2007 a €454 miliardi (+2,9% su fine dicembre del 2006; +5,6% su fine giugno 2006). La raccolta da clientela che, titoli esclusi, si attesta a 303 miliardi, conferma il trend di crescita registrando un incremento del 5,3% su fine dicembre del 2006 e di oltre il 10% su fine giugno 2006. Le commissioni nette, pari a €4. 609 milioni, salgono dell’ 8,7% a/a (+10% a/a a cambi e perimetro costanti). Nell’apertura per tipologia spiccano gli importanti risultati conseguiti sui versanti delle gestioni patrimoniali (+41,8% a/a) e del collocamento dei prodotti assicurativi (+18,7% a/a). Complessivamente, le commissioni da risparmio gestito salgono del 9,5%, beneficiando del trend in crescita delle masse e del buon recupero sul versante delle commissioni up-front e di performance. A fine giugno 2007, infatti, i volumi di attività gestite dalle società di asset management del Gruppo si attestano a €256 miliardi, in crescita del 4,1% su fine 2006 e del 9,8% su giugno 2006. La raccolta netta da inizio anno è stata complessivamente positiva per €3,7 miliardi grazie al contributo di tutti i mercati dove il Gruppo è presente. Il risultato netto di negoziazione, copertura e fair value, pari a €1. 389 milioni, segna una crescita del 10,5% a/a ed è influenzato dalla valutazione al fair value dell’opzione sul titolo Generali, il cui impatto è stato positivo per 78 milioni. Al netto di tale effetto, la crescita di tale voce è pari al 4,6% a/a. I costi operativi (€6. 593 milioni, +0,4% a/a, +1,5% a/a a cambi e perimetro costanti) beneficiano dell’applicazione della nuova normativa italiana riguardante il trattamento di fine rapporto e del rilascio di accantonamenti per passività pensionistiche in Austria. Al netto di tali effetti, i costi crescono del 4,4% a/a con un aumento delle spese del personale (€3. 861 milioni) del 5,8% a/a principalmente per la componente variabile legata ai risultati di business (in particolare nel Mib e nell’asset management). Le altre spese amministrative (€2. 291 milioni) crescono del 5,1% a/a (+5,5% a cambi e perimetro costanti) per la rapida e decisa espansione della rete nella divisione Cee (Russia in particolare) e per l’outsourcing di alcuni servizi di back office. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (€576 milioni) si riducono del 5,4% a/a, (-4,3% a cambi e perimetro costanti). Il rapporto tra costi e ricavi migliora di circa 5 punti percentuali su fine giugno 2006, attestandosi a fine giugno 2007 al 50,2%. Gli accantonamenti per rischi e oneri si attestano a €114 milioni contro i 143 milioni del primo semestre del 2006 (-20,3%), gli oneri di integrazione ammontano a €35 milioni contro i €52 milioni del primo semestre del 2006 (-32,7%). Per quanto riguarda l’evoluzione della qualità del credito, prosegue il miglioramento già avviato da fine 2005 dei crediti deteriorati netti del Gruppo (€12. 342 milioni) che si riducono del 13,5% su dicembre 2006, in particolare grazie alla netta flessione dei crediti ristrutturati. Gli apporti più evidenti si sono registrati in Germania e Polonia. Il rapporto tra il totale dei crediti deteriorati e i crediti netti verso clientela scende dal 3,23% di fine 2006 al 2,72% di giugno 2007. Il rapporto di copertura dei crediti deteriorati migliora di più di quattro punti percentuali attestandosi a giugno 2007 al 53,2% (dal 48,9% di dicembre 2006) e dal 61,5% di fine 2006 al 63,6% sulle sofferenze, a conferma della bontà delle politiche di contenimento del rischio e di maggior copertura adottate dal Gruppo, specie al di fuori del mercato italiano. L’utile lordo dell’operatività corrente, pari a €5. 621 milioni, registra un aumento del 16,6% a/a, nonostante il minore apporto dei profitti netti da investimenti (€315 milioni, -49,7% a/a). L’utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta a €3. 607 milioni, in crescita del 16,6% a/a. Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta a €39. 748 milioni (38. 468 milioni a fine dicembre 2006). Il Core Tier 1 sale al 6,09%, in miglioramento di 27 pb su fine 2006 (5,82%). Il Total Capital Ratio raggiunge il 10,49% a giugno 2007 (sostanzialmente stabile su dicembre 2006). A fine giugno del 2007, la struttura del Gruppo risulta composta da un organico3 di 135. 880 dipendenti (-1. 317 unità su dicembre 2006), frutto della combinazione di diversi fattori: da un lato, tale variazione è il risultato di riduzioni (-3. 120 unità) per efficientamenti nei Corporate Centers, in Gbs, nei paesi della Cee (escluse Russia e Turchia) e nel business retail e per operazioni di outsourcing e uscita di società dal Gruppo. Dall’altro lato, si assiste a un aumento di risorse (+1. 803 unità) legate sia all’inclusione di nuove società nel perimetro di consolidamento sia a iniziative di crescita principalmente in Russia e in Turchia, nel Retail Italia e nel Corporate. La rete distributiva del Gruppo è composta da 7. 486 sportelli4 (+129 su dicembre 2006). Con riferimento agli eventi che hanno determinato nei mesi di luglio e agosto 2007 la crisi del comparto dei mutui cosiddetti “subprime”, si segnala che l’esposizione del Gruppo Unicredit al mercato statunitense dei subprime è marginale. Infatti, l’esposizione in bilancio verso il mercato statunitense dei subprime era di 277 milioni di Euro alla fine di giugno (principalmente Us Residential Mortgage Backed Securities, per 127 milioni, e Collateralized Debt Obligations, per 139 milioni, entrambi con alta qualità degli asset). Fuori bilancio, Unicredit, attraverso conduit sponsorizzati da Hvb, presenta un’esposizione nei confronti dei mutui sub-prime statunitensi per 28 milioni di euro. Si aggiunge inoltre che il Gruppo ha investito 49 milioni di euro in Sivs (Structured Investment Vehicles) di terze parti; tali Sivs presentano una parziale esposizione ai mutui sub-prime statunitensi. Si rappresenta inoltre che l’esposizione ai mutui sub-prime americani dei fondi istituiti o gestiti da Pioneer, sia relativamente a singoli fondi che complessiva, è trascurabile data la dimensione, la tipologia degli strumenti e la loro incidenza sul Nav. Tale esposizione ammonta complessivamente a 13 milioni di euro. Si segnala infine che l’ammontare di prodotti finanziari in gestione o deposito per conto terzi investiti in mutui sub-prime non è significativo. .  
   
 

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