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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Ottobre 2007
 
   
  LUCIO FONTANA SCULTORE MANTOVA, CASTELLO DI SAN GIORGIO DAL 6 SETTEMBRE 2007 AL 6 GENNAIO 2008

 
   
  Mantova, 18 ottobre 2007 - Il Castello di San Giorgio di Mantova si apre al contemporaneo. Dal 6 settembre 2007 al 6 gennaio 2008 ospiterà una mostra dedicata alle sculture di Lucio Fontana. Il progetto espositivo che vuole introdurre l’arte moderna e contemporanea a Palazzo Ducale intende, dopo il grande successo delle mostre mantegnesche nel Castello di San Giorgio, sempre più dialogare con le attività culturali della città di Mantova: per questa ragione l’apertura della mostra coinciderà con quella del Festival Letteratura, durante il quale la mostra avrà un’apertura serale straordinaria fino alle 23. 00. Curata da Filippo Trevisani, soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Brescia, Cremona e Mantova, si avvale di un comitato scientifico composto da Enrico Crispolti, critico e storico dell’arte contemporanea e Direttore della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università di Siena, e dalla Fondazione Lucio Fontana. Saranno le stanze rinnovate del Castello di San Giorgio, ovvero gli ambienti del piano terra del castello gonzaghesco, già abitate dal figlio e dal nipote di Ludovico Ii e poi da Federico Ii, a contenere la rassegna Lucio Fontana scultore che snoda la parabola artistica del maestro tra tradizione e astrazione, tra ripensamento della scultura in termini di figurazione dello spazio e la concettualizzazione della forma che addensa in immagini peculiari il sentimento dell’infinito. L’evento intende illustrare, attraverso una ragguardevole esemplificazione di opere che dal corpus delle sculture vanno dai buchi ai tagli, premettendo a tutto ciò una cospicua sezione dedicata ai disegni, la peculiarità dell’arte di Lucio Fontana; peculiarità che sembra essere quella di significare una scrittura senza messaggio con la quale l’artista riesce ad impossessarsi delle avanguardie storiche per condurle al diapason di una espressione limpida, essenziale, mai prima apparsa, con ciò individuando, nella contemporaneità, il segreto dell’eterno presente. Il percorso espositivo, che si avvale di oltre settanta opere, introduce il visitatore di primo impatto a confrontarsi con la grafica dell’artista; propone a seguire monumentali sculture degli anni ’30, tra cui Campione olimpionico, Il Fiocinatore, Paulette; le ceramiche degli anni ’40; le sculture eseguite con le tessere musive prevalentemente nere ed oro, quali la Testa di medusa, il Ritratto di Teresita e il Gallo d’oro della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Completano lo straordinario decennio degli anni ’40 opere come Mujer con mascara, Mujer del marinero, Donna al balcone. A seguire, i buchi, i tagli, le nature e le ultime meravigliose creazioni. In un ampio salone che si apre negli straordinari sotterranei del Castello e che è situato sotto la Camera degli Sposi, sarà invece riproposto L’ambiente spaziale a luce nera del 1949. Ad ogni ‘step’ della mostra si conferma con forza e nettezza il segno astratto dell’artista, anche in quelle opere che si possono definire figurative. .  
   
 

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