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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Ottobre 2007
 
   
  LA PRESIDENTE DELLA REGIONE POITOU-CHARANTES OGGI A PALAZZO BASTOGI SÉGOLÈNE ROYAL: «INTERESSANTE IL MODELLO DI PARTECIPAZIONE TOSCANA» MARTINI ANNUNCIA PER IL 17 NOVEMBRE UN TOWN MEETING SULLA SPESA SANITARIA

 
   
   Firenze, 18 ottobre 2007 - «La riforma delle istituzioni può partire anche da sperimentazioni locali e decentrate. In molti contrappongono la democrazia partecipativa alla democrazia rappresentativa e sostengono che allargare la partecipazione rischia di rendere più deboli e lente le istituzioni, che devono prendere una decisione. Al contrario io penso che se alla consultazione e alla partecipazione si concedono spazi ampi ma certi e delimitati, sei mesi ad esempio, si facilitano di fatto le decisioni. Per questo la legge e il modello proposto dalla Toscana appare particolarmente interessante». Nel tardo pomeriggio, nella sala giunta di Palazzo Bastogi, Ségolène Royal, presidente della regione Poitou-charentes e candidata socialista alle presidenziali francesi dell’anno scorso, sconfitta al secondo turno da Nicholas Sarkozy, parla di partecipazione, di disaffezione dei cittadini dalla politica e di antidoti per aiutarne invece il coinvolgimento. Una questione che sta molto a cuore alla presidente della Regione Poitou-charantes, che oltralpe sta sperimentando nuovi modelli di partecipazione che non “siano solo consultazioni di lobbies”, ma anche alla Toscana, prima regione in Italia ad aver scritto una proposta di legge sulla partecipazione dei cittadini alle decisioni delle istituzioni, presentata dalla giunta ed ora in discussione in consiglio regionale. Con Ségolène Royal nella sala giunta di Palazzo Bastogi c’è il presidente della Toscana Claudio Martini ed accanto a lui l’assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai, che la scrittura della legge, assieme ai cittadini, ha seguito da vicino. «Toscana, Catalogna e Poitou-charantes sono legati da un identico interesse per la democrazia partecipativa ed in particolare per l’e-democracy - aggiunge Ségolène Royal - In Europa sono tra le regioni che si stanno spingendo al riguardo più avanti». Il presidente Martini accenna ai prossimi appuntamenti. «Il 17 novembre a Marina di Carrara organizzeremo un electronic town meeting, sperimentando di fatto uno degli strumenti della democrazia partecipativa, L’anno scorso, sempre a Marina di Carrara, cinquecento toscani decisero insieme le linee guida della futura legge sulle partecipazione. Quest’anno si confronteranno sulla compartecipazione alla spesa sanitaria e sui servizi sanitari più necessari nei singoli territori». «La partecipazione, come la democrazia, ha un costo, ma è anche giusto che le istituzioni rendano conto delle loro decisioni» chiosa la presidente Royal. L’ultimo riferimento è alle recenti discussioni che hanno coinvolto opere come il rigassificatore di Livorno o l’inceneritore della piana fiorentina. «Con la partecipazione si affronta il problema a monte e probabilmente, se la legge sulla partecipazione fosse già stata in vigore, si sarebbe fatto prima e con minori proteste – spiega Martini - La partecipazione a cui guarda la legge è del resto quella di tutti e non solo di chi si oppone. Attraverso il confronto si possono trovare soluzioni migliori, ma potrà emergere anche la vera maggioranza, quella a volte silenziosa e non solo quella che si fa sentire. La legge varrà in ogni caso solo per i progetti che ancora devono partire. Sulle decisioni prese non si torna indietro». Fino ad oggi il percorso tradizionale era quello di decidere, quindi annunciare e poi, nel caso, difendere la scelta. Il nuovo approccio, alternativo, intende prima informare, quindi discutere e poi decidere. .  
   
 

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