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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Ottobre 2007
 
   
  «COOPERAZIONE CON LA CINA VITALE PER SVILUPPO TOSCANO» CONTINUA IL DIALOGO CON IL PAESE ASIATICO GRAZIE AL PROGETTO RESTAURO

 
   
   Firenze, 18 ottobre 2007 - «L’accordo di cooperazione culturale tra Toscana e Cina, frutto della missione regionale del settembre 2006, è uno dei più avanzati nel settore dei beni culturali: prevede l’istituzione di rapporti duraturi tra la Facoltà di Architettura di Firenze e la Tsinghua University School of Architecture, oltre al coinvolgimento delle maggiori imprese toscane in possibili progetti di restauro. Il risultato è doppiamente positivo: da un lato la promozione delle imprese e dei prodotti toscani della ‘filiera del restauro’, e quindi la candidatura delle imprese toscane per il recupero di beni artistici e storici in Cina; dall’altro, la formazione degli operatori cinesi che potranno apprendere “l’arte toscana” del restauro e conoscerne le metodologie operative, oltre che i più recenti sviluppi della ricerca nel settore e le possibili applicazioni sul loro patrimonio culturale. » Lo ha detto Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana, durante la conferenza stampa odierna di presentazione del progetto “From Survey to Project: the identity of a City”, dedicata al know how toscano e organizzata dall’Agenzia di promozione economica “Toscana Promozione”, in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università di Firenze e con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero. «Il dialogo intrapreso a Pechino e a Shanghai nel 2006, prosegue oggi qui in Toscana, con il seminario formativo “From Survey to Project: the identity of a City”, dedicato al know how toscano. – ha commentato il direttore di Toscana Promozione, Roberto Pucci - La nostra regione, d’altronde, è una terra che ha fatto dell’unione di sviluppo e tradizione il segreto del suo successo internazionale. Un luogo dove si è riusciti a salvaguardare il proprio passato vivendolo come stimolo alla modernità. E le imprese toscane che operano nel settore dell’edilizia e del restauro, possono offrire alla Cina un patrimonio di esperienza e di conoscenze la cui eccellenza è riconosciuta a livello internazionale. Da tutto ciò nasce l’idea di questo progetto che avrà durata triennale e che mira a far guadagnare alla Toscana quote importanti in un mercato – quello cinese della tutela dei beni culturali – che ha visto, nel 2006, un investimento di ben 900milioni di euro da parte del Governo». Per Francesco Montanini, direttore dell’Ufficio Ice di Firenze «I prodotti e tecnologie del restauro sono l’ennesimo esempio di eccellenza del Made in Italy: nel 2008 sono previsti interventi in Russia, Turchia, India e Marocco per oltre 500 milioni di euro. Questo progetto è estremamente importante per Ice perché vede operare insieme per la prima volta tutti gli attori del comparto, università, organismi pubblici nazionali e territoriali preposti, aziende di prodotti e macchinari e di servizi, in un’ottica di reciproco scambio di informazioni ed esperienze con gli esperti di una realtà culturale millenaria. » Scheda Dal 15 al 25 ottobre una delegazione di esperti cinesi in visita alle nostre eccellenze- Promuovere sul mercato cinese le imprese e i prodotti della cosiddetta ‘filiera toscana del restauro’, in particolare le esperienze, le tecnologie e le metodologie d’intervento più innovative ed efficaci. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘From survey to the project: the identity of the towns’ (Dall’indagine al progetto: l’identità delle città), pensato per creare opportunità di affari tra imprese toscane e cinesi nel campo commerciale, della ricerca e della collaborazione economica, attraverso potenziali joint-venture per l’aggiudicazione di appalti pubblici e privati nel settore della valorizzazione degli insediamenti urbani e del restauro. Un progetto innovativo, che nasce dalla stretta collaborazione tra imprese, istituzioni, centri di ricerca e università e che vede coinvolta anche una delegazione cinese composta da 12 membri - architetti, esperti ed operatori di settore - che, dal 15 al 25 ottobre, potrà approfondire, con seminari e visite, la propria conoscenza della realtà culturale, economica e strategica della Toscana e, in particolare, il nostro know how nel settore del restauro. ‘From survey to the project’ è il frutto di un lungo lavoro di relazioni avviato nel 2004 a Pechino durante il convegno International conference on remote sensing Archeology e culminato nel settembre 2006 in occasione della missione in Cina del Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, durante la quale è stato definito un accordo di collaborazione tra il dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università di Firenze e la Tsinghua University School of Architecture di Pechino. Sempre in questa occasione, inoltre, sono state gettate le basi per un duraturo rapporto tra la Facoltà di Architettura di Firenze, la Regione Toscana e la direzione della Città Proibita, la cui vicedirettrice - Ms Zhou Suquin - fa parte della delegazione in visita in Toscana. Da tutto ciò è nato, presso il Ministero degli Affari Esteri, il Tavolo di Lavoro Permanente per la promozione del settore restauro toscano in Cina, di cui fanno parte tutti i soggetti promotori del progetto ‘From survey to the project: the identity of the towns’ (Regione Toscana, Toscana Promozione, Ministero Affari Esteri, Ice, Facoltà di Architettura di Firenze) e un gruppo di imprese del settore restauro che hanno aderito e partecipato attivamente alle precedenti iniziative e che rappresentano l’eccellenza toscana nel settore: Mida; Cooperativa Archeologia; Piacenti; El. En. ; Geal; Sannini Project; Poggiolini Restauro. Il progetto ‘From survey to the project: the identity of the towns’durerà 3 anni e si articola in 3 fasi ben distinte: 1) Il Know How Toscano (15-25 ottobre 2007) - In questa prima fase si svolgerà in Toscana un seminario formativo dedicato agli operatori cinesi, con visite ai principali cantieri gestiti dalle aziende aderenti al progetto e a quelli nei quali sono impiegate le tecnologie da queste prodotte. Nei dieci giorni di seminario, sarà svolto un programma che si propone di offrire un quadro quanto più completo possibile dell’esperienza toscana nel campo del restauro rispondendo alla necessità di mettere in comunicazione le differenti realtà culturali al fine formare, nei quadri e negli operatori cinesi presenti al seminario, una conoscenza generale delle metodologie operative, degli sviluppi recenti della ricerca in questo settore e delle possibilità di applicazioni specifiche sul patrimonio culturale. 2) Progettazione del Cantiere (I semestre 2008) - Dopo la visita della delegazione cinese in Toscana è previsto un nuovo viaggio di due settimane dei toscani in Cina. Obiettivo specifico di questa seconda fase è la verifica diretta, mediante test di acquisizione e campionamento, delle necessità operative per la realizzazione dell’intervento di restauro su un determinato “bene culturale” scelto come campione procedendo, poi, alla progettazione del cantiere e all’individuazione delle principali problematiche da affrontare e delle attività didattiche da svolgere. 3) Il Sistema Toscana in Cina (2008-2009) - Obiettivo della terza fase è l’attuazione del programma e del progetto predisposti nella fase 2. E’ previsto il completamento della didattica sulle tecnologie del restauro dei materiali, lo svolgimento di un workshop strutturato in più stage e la realizzazione degli interventi di restauro veri e propri con l’assistenza del personale specializzato delle imprese toscane. A conclusione di questa terza fase è prevista l’organizzazione, presso la sede del restauro, di un convegno internazionale durante il quale saranno presentati gli interventi realizzati dalla filiera toscana. L’investimento – Per la prima fase del progetto ‘From survey to the project: the identity of the towns’ sono stati investiti circa 65mila euro da parte di Toscana Promozione e 25mila da parte di Ice. Per l’intero progetto (3 fasi) è previsto, invece, un investimento complessivo che, approssimativamente, dovrebbe attestarsi su 1milione di euro (sommando le quote dei vari soggetti che compongono il Tavolo di Lavoro Permanente). Scheda - I numeri del mercato cinese del restauro e le imprese toscane del settore Restauro in Cina, un business da 900 milioni di euro. Quello del restauro è uno dei settori più promettenti per lo sviluppo di relazioni economiche tra Toscana e Cina. Il forte e dinamico sviluppo dei centri urbani sta, infatti, consumando i monumenti e degradando le condizioni di vita dei cittadini cinesi. La classe dirigente sente sempre di più l’esigenza di proteggere l’immenso giacimento di tradizioni presente sul proprio territorio. Lo testimonia l’elenco – presentato nel 2006 in occasione della Giornata del patrimonio culturale - di 1. 080 nuovi monumenti storici e siti archeologici da preservare, che si aggiungono ai 2. 351 già noti. Ne fanno parte tra gli altri la pagoda Longhua di Shanghai, il quartiere delle villette imperiali Zhongnanhai vicino alla Città proibita di Pechino (abitato dai capi della nomenklatura comunista) ma anche molti templi buddisti tibetani. Sempre nel 2006, il Ministero dei Beni culturali ha reso nota inoltre una lista di 518 "arti e tradizioni storiche" da inserire nel "patrimonio culturale intangibile dell´umanità" come definito dall´Unesco. In queste tradizioni poste sotto tutela rientrano la medicina tradizionale cinese e tibetana a base di erbe e di massaggi, la ginnastica Tai-chi, l´agopuntura, varie forme di arti marziali, le scuole di acrobati Wuqiao, l´Opera di Pechino e di Kunqu, letterature popolari e dialettali incluso l´antico spettacolo del teatro comico di strada tuttora praticato nei vicoli della città vecchia di Pechino, una sorta di Commedia dell´Arte vernacolare. Un impegno, quello del Governo cinese, sostenuto dal varo di 30 nuove leggi e dallo stanziamento di 900 milioni di euro (dato 2006). In parallelo il governo ha avviato una mobilitazione altrettanto imponente di risorse per dotare la Cina di nuovi musei: ne saranno costruiti 1000 entro i prossimi 10 anni, di cui 20 da inaugurare a Pechino entro le Olimpiadi del 2008. Le imprese toscane del restauro - Nel 2006 in Toscana sono stati affidati 51 appalti per interventi interenti il ‘Restauro di Beni Culturali’ per un valore complessivo di oltre 90milioni e 210mila euro. Sul territorio sono presenti 50 aziende in possesso dell’attestazione di qualifica Soa (Categoria Os2) necessaria per partecipare agli appalti pubblici di restauro e manutenzione delle superfici decorate e beni mobili di interesse storico e artistico. Di queste il Consorzio Stabile Obc può partecipare alle gare d’appalto fino a 15milioni e 493mila euro, mentre altre nove possono concorrere per appalti fino ad un massimo di 2milioni e 580mila euro; nel progetto sono presenti (in neretto quelle che partecipano al progetto): Piacenti Srl, P. T. Color, Società Cooperativa Archeologia, Decoart, Impresa Cellini, Meridiana Restauri, Poggiolini Restauro. .  
   
 

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