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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Ottobre 2007 |
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ATTIVATO UN TAVOLO DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA’ CON LE ASSOCIAZIONI DEI CITTADINI ED ISTITUITA LA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE DEL CUP MANAGER
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Verona, 22 ottobre 2007 - “Il grande tema della partecipazione dei cittadini all’attuazione delle linee guida programmatiche e alla certificazione della qualità è e sarà il punto cardine del mio operare in Regione del Veneto. Per questo oggi voglio comunicare qui l’istituzione di un tavolo di concertazione permanente con le Associazioni che rappresentano i cittadini. La conferma che il cittadino è il cuore della sanità con i suoi bisogni di salute, le sue domande di tempi certi, le sue richieste di eccellenza. ”. Così l’assessore alle politiche sanitarie, Francesca Martini, ha commentato l’incontro dl 18 ottobre in Azienda Ospedaliera a Verona con i delegati provinciali e regionali di Cittadinanza attiva - Tribunale dei diritti del malato. Spiega Francesca Martini: “Proprio per assicurare servizi efficaci ed efficienti su tutto il territorio veneto mi sto attivando per la nascita di una nuova figura professionale, il Cup Manager, che possa, dopo essere stato adeguatamente formato, declinare sul territorio la campagna di abbattimento delle liste d’attesa che abbiamo lanciato il primo luglio 2007 e che ci vede primi nel nostro Paese ad avere introdotto la prioritarizzazione. I codici di priorità delle prestazioni sono un segno di civiltà perché garantiscono agli utenti tutte le prestazioni nel giusto tempo. L’attenzione dovrà essere posta soprattutto sulle criticità che non rientrano nelle urgenze ed emergenze e che attualmente si riversano in maniera impropria nel Pronto Soccorso degli ospedali dove il 60, 70 per cento dei codici sono rossi e quindi impropri”. Conclude l’Assessore: “Il tavolo di monitoraggio tra Regione del Veneto e Associazioni dei cittadini servirà anche a verificare la qualità della rete delle Utap (devono essere due per ciascuna azienda sanitaria), della rete dei distretti (dove si dovranno erogare pure prestazioni di diagnostica e specialistica: abbiamo cominciato con la cardiologia), e della rete dell’assistenza domiciliare integrata (gli ospedali di comunità garantiranno il rientro morbido del paziente dall’ospedale alla casa). La sfida da vincere è modulare sempre più spesso i servizi sanitari e socio sanitari su base individuale. Per fare ciò deve essere sottoscritto un patto sinergico con i medici di famiglia che sono il fulcro del sistema sanitario e sociosanitario del Veneto e che sono il punto di contatto fra il territorio e l’ospedale. Voglio, in sintesi, rafforzare il sistema dei diritti dei cittadini”. . |
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