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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Ottobre 2007 |
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IL SETTORE AUTO? VALE 47 MILIARDI DI EURO
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Roma, 23 ottobre 2007 - Oltre 47 miliardi di euro per 2. 350mila auto immatricolate e un prezzo medio per auto pari a 20. 114 €, queste le cifre che identificano a livello nazionale il mercato dell’auto nel 2006. I dati sono contenuti in una ricerca sul giro d’affari del settore automotive presentata il 19 ottobre nel corso dell’appuntamento annuale “La Capitale Automobile”, evento promosso dal Centro Studi Fleet&mobility. Per la prima volta uno studio di settore non si limita a prendere in considerazione il numero delle autovetture immatricolate, ma documenta il valore delle vendite ai clienti finali. Un nuovo modo di analizzare il settore che evidenzia risultati sorprendenti. Dalla ricerca emerge una classifica dei brand per valore che delinea alcuni significativi cambiamenti negli equilibri tra le case automobilistiche. La Fiat resta leader di mercato, anche se nel passaggio da volume (immatricolazioni) a valore (milioni di euro), la quota scende dal 23,2% al 17,2%, a testimonianza della focalizzazione della casa piemontese su auto di medio-piccola dimensione e quindi dal prezzo più contenuto. Seppure in parte atteso, impressiona il balzo in avanti compiuto dai due brand Bmw (dal 3,2% al 6,7%) e Mercedes (dal 3,5% al 6,7%), insieme ad Audi e Volvo; ma il dato più significativo è forse quello targato Volkswagen, unico brand ad avere la stessa quota (6,4%) sia in volume che in valore, a dimostrazione di un posizionamento equilibrato al centro del mercato. La conferma del primato della Fiat sul mercato nazionale arriva anche dalla Top 15 dei modelli di auto: 1° e 2° posto rispettivamente per Fiat Punto (6,9% del mercato a valore) e Fiat Panda (3,9%) seguita dalla Ford Focus (2,9%) e dall’ottima performance della Bmw Serie 3 (2,7%). La ricerca del Centro Studi Fleet&mobility si è soffermata anche sul peso dei diversi segmenti (tradizionali categorie di riferimento) delle autovetture in termini di valore delle vendite: le auto “piccole” (segmenti A/city car e B/utilitarie) – che pesano per il 56% sul numero delle immatricolazioni – incidono “solo” per il 38% sul giro d’affari del settore. Le auto di grandi dimensioni (D/grandi, E/superiori e F/lusso) – appena il 17% in volume – raddoppiano quasi il loro peso in valore (33%). Il segmento C (le “medie”) si conferma come il “punto d’equilibrio” del mercato, con quasi lo stesso peso sia in volume che in valore. Un ultimo focus concerne il prezzo medio delle vetture per marca. I top 15 brand per quota di mercato in valore sono stati ordinati in base al prezzo medio di vendita. In vetta alla graduatoria si posiziona Bmw, sopra i 42. 000 euro, seguita da Mercedes, Volvo e Audi, tutti nello spazio di mille euro (38-37mila euro). Da sola in 5° posizione c’è Alfa Romeo. Sopra i 20. 000 euro Volkswagen, e poi nove brand raggruppati in meno di 3. 500 euro. Secondo Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&mobility e ideatore della ricerca, “questa analisi è essenziale per i concessionari che devono valutare se prendere o meno nuovi mandati e se e quanto investire. Per le Case è importante perchè fa emergere il valore che il cliente attribuisce al brand: se due brand vendono un’auto nello stesso segmento, in volume sono uguali, ma se uno dei due spunta un prezzo del 5% più alto vuol dire che il cliente ha trovato un plus che l’altra marca non ha”. . |
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