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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Ottobre 2007 |
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LA SOCIETA’ DEI CONSUMI E LE POLITICHE DI TUTELA DEI CONSUMATORI CARACCIOLO INDICA LE LINEE DELLA REGIONE PIEMONTE
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Torino, 23 ottobre 2007 - La società dei consumi e le politiche di tutela dei consumatori sono state il tema di un convegno, svoltosi questa mattina, al Centro congressi di Torino Incontra. Organizzato dalla Regione e dalla Camera di Commercio di Torino, il convegno ha visto la presenza di numerosi relatori, esponenti del mondo universitario, delle istituzioni, delle associazioni di categoria e dei consumatori. I lavori sono stati introdotti da Alfonso Facco, segretario della Consulta regionale per la difesa e la tutela del consumatore, che ha illustrato le politiche regionali per i consumatori, dalla metà degli anni ’80 ad oggi. “Occorre -ha affermato- un forte investimento in cultura della conoscenza, della trasparenza, della correttezza, del rispetto dei cittadini e dei consumatori. ” Per l’Assessore regionale al Commercio, Giovanni Caracciolo, “il problema della tutela dei consumatori è centrale e lo è per tutti, istituzioni, associazioni, categorie economiche. Esiste un problema di povertà relativa che tende a crescere e a coinvolgere fasce più estese di popolazione. E’ un tema che va affrontato da tutti, non può essere delegato solo al volontariato e a chi si occupa di solidarietà sociale. ” “La Giunta regionale- ha sostenuto Caracciolo- è consapevole che la concorrenza del mercato è la strada maestra per abbattere i prezzi e migliorare la qualità dei servizi. E’ altresì cosciente che, in una società di servizi, il pubblico deve esercitare il controllo. La tutela del consumatore è un compito che spetta in prima istanza alle istituzioni, che si debbono avvalere anche del contributo e del lavoro delle associazioni. Abbiamo preparato una legge che è in fase di limatura e che spero venga approvata entro il termine della legislatura: oltre a recepire le più recenti norme europee e nazionali, essa costruisce delle modalità procedurali per garantire la più ampia oggetttività nella ricerca delle lesioni dei diritti dei consumatori, definendo anche precise tutele. ” Guido Sertorio, dell’Università di Torino, Facoltà di Economia, ha affrontato il tema della trasformazione della società dei consumi: deriva consumistica e controtendenze. “Negli ultimi anni sono nati, soprattutto negli Stati Uniti, numerosi movimenti di critica ai consumi, che in Italia non hanno particolare risonanza. ”- ha evidenziato il docente. Per Maria Cristina Martinengo, sempre della Facoltà di Economia dell’Ateneo torinese, “la transizione delle società moderne industriali verso la postmodernità determina profondi cambiamenti nei consumi e nei consumatori. Alla crescita ed alla differenziazione dei beni e dei servizi corrisponde la trasformazione di ampie fasce di consumatori che, iperstimolati dal mercato e dalla tecnologia, elaborano strategie diverse ed innovative di acquisto e di consumo. ” Dario Romano, dell’Università di Milano Bicocca, direttore di Micro¯o Marketing, ha spiegato le nuove forme di consumo ed i nuovi orientamenti del consumatore, anche rispetto al concetto della privacy e delle sue tutele. Claudio Bosio, docente di psicologia dei consumi e del marketing all’Università Cattolica di Milano, vicepresidente di Gfk Eurisko, ha analizzato il sentiment del cittadino-consumatore: “Ci sono segnali che inducono a prefigurare come imminente una riconfigurazione del ruolo e dell’identità del consumatore, dal terreno strettamente privato dove fin ad ora si è situato, al terreno pubblico e politico. ”- ha sostenuto. Nella seconda parte del convegno sono intervenuti: Giuseppe Bagnolesi, presidente Confesercenti provinciale di Torino, che ha evidenziato la crescita nel periodo 2003-2006 della distribuzione commerciale e la necessità dell’intervento dei poteri pubblici a favore delle classi più deboli, sempre più in difficoltà per l’aumento di prezzi e tariffe. Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom di Torino, che ha ricordato le molte iniziative della sua associazione, anche in collaborazione con la Regione e la Camera di Commercio, sul fronte del contenimento dei prezzi e della trasparenza. Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana di Torino, che ha riferito dell’aumento della povertà nel capoluogo e delle politiche di welfare e dei loro risultati. Angela Migliasso, assessore regionale al Welfare, ha sottolineato che “il Piemonte ha il 4% come tasso di disoccupazione ed una crescita molto elevata di occupazione femmnile. Dati positivi che, tuttavia, sono in contraddizione con il fenomeno della povertà. Occorre sviluppare i servizi, con particolare attenzione al settore socio-sanitario. La Regione ha ripristinato il sistema di programmazione, utile strumento per gestire questo periodo di transizione. ” Giorgio Rossetto, segretario regionale della Uil, è intervenuto sul tema dell’inclusione ed esclusione dalla società dei consumi. “L’accesso ai beni primari oggi si intreccia molto di più con i beni secondari. Ciò che un tempo era superfluo, oggi è indispensabile. ” – ha detto. Claudia Savio ha ricordato le iniziative della Camera di Commercio di Torino, in particolare la conciliazione, strumento utile a risolvere le controversie tra le imprese ed i consumatori. Rosario Trefiletti, presidente nazionale di Federconsumatori, ha dichiarato che “le associazioni dei consumatori devono essere autonome, ambivalenti sul piano complessivo e radicali nelle denunce. ” Le conclusioni sono state tracciate da Marco Cavaletto, direttore regionale del Commercio, che ha ribadito l’impegno della Regione rispetto ai temi affrontati nel corso del convegno. . |
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