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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2007
 
   
  GIOVE, SATURNO O LO SPAZIO VICINO ALLA TERRA: QUAL È LA PROSSIMA DESTINAZIONE DELL´EUROPA NELLO SPAZIO?

 
   
  Bruxelles, 24 ottobre 2007 - Da una riunione del comitato consultivo per la scienza spaziale dell´Agenzia spaziale europea (Esa) tenutasi il 17 e 18 ottobre è emersa un´idea più chiara delle prossime destinazioni dell´Europa nello spazio. Sono stati selezionati vari candidati per le missioni future, tra cui lo studio del sistema gioviano, dei satelliti di Saturno e della materia oscura. «La selezione dei gruppi vincenti da inserire in quelli che definirei i quarti di finale di una delle gare più importanti della scienza spaziale mondiale si è rivelato un processo laborioso per l´Esa e per la comunità», ha dichiarato il direttore scientifico dell´Esa David Southwood. «Ora possiamo intravedere il futuro e sarà emozionante!». Da un elenco di 50 proposte presentate dalla comunità scientifica, sono emersi i candidati che passeranno alla prossima fase della selezione: - Laplace: studio del sistema gioviano Il sistema gioviano è un piccolo sistema planetario a tutti gli effetti. La missione proposta studierebbe l´abitabilità del sistema gioviano utilizzando tre piattaforme orbitanti per le osservazioni. - Tandem: una nuova missione su Saturno, Titano ed Encelado L´idea è esplorare le due lune di Saturno sia in loco sia dall´orbita. La missione si propone di approfondire i sistemi di Titano ed Encelado, le loro origini, le regioni interne, l´evoluzione e il potenziale astrobiologico. Nei prossimi anni verrà verosimilmente avviata una discussione con i partner internazionali su quale delle missioni avrà effettivamente luogo. - Cross-scale: uno studio dello spazio vicino alla Terra Nell´ambito di questa missione, 12 navicelle spaziali effettuerebbero rilevazioni contemporanee del plasma (il gas di particelle cariche che circonda la Terra) su scale diverse e in diverse regioni dello spazio in prossimità del nostro pianeta. Se approvata, la missione verrebbe effettuata in collaborazione con l´agenzia giapponese per lo spazio e l´esplorazione (Jaxa). - Marco Polo: una missione per il recupero di un campione di asteroide Marco Polo caratterizzerebbe un oggetto vicino alla Terra su scale multiple e ne recupererebbe un campione, che potrebbe fornire nuove informazioni sull´evoluzione del sistema solare, il ruolo di corpi minori nel processo, le origini e l´evoluzione della Terra e della vita stessa. Anche questa missione sarebbe portata a termine in collaborazione con Jaxa. - Energia oscura Sono state presentate due proposte per studiare la materia oscura e l´energia oscura. Benché siano proposte tecniche diverse (un riproduttore di immagini a largo campo e una sonda per la volta celeste a infrarosso vicino), l´obiettivo scientifico di base è lo stesso. - Plato: per scoprire nuovi pianeti Plato, missione fotometrica volta a individuare e caratterizzare gli esopianeti in transito, misurerebbe anche le oscillazioni sismiche delle loro stelle madri. - Spica: osservatorio a infrarossi di prossima generazione Si tratta di un progetto che porterebbe alla realizzazione di un osservatorio a infrarossi medi e lontani con un telescopio criogenico ad ampia apertura. La missione analizzerebbe la formazione dei pianeti, il funzionamento del sistema solare e l´origine dell´universo. L´iniziativa costituirebbe un progetto congiunto con Jaxa. - Xeus: un osservatorio spaziale a raggi X di prossima generazione Xeus studierebbe le leggi fondamentali dell´universo nonché le sue origini. Le principali aree di approfondimento sarebbero la crescita dei buchi neri di grande massa, il feedback cosmico e l´evoluzione delle galassie, l´evoluzione delle strutture su larga scala, la gravità estrema e la materia in condizioni estreme. Vari partner internazionali hanno manifestato interesse a partecipare a Xeus. Tutte le missioni suddette competono ora nell´ambito di un ciclo di valutazione che dovrebbe terminare nel 2011 e in seguito al quale saranno scelte due missioni che da attuare nel 2017 e 2018. «Riteniamo che l´insieme delle missioni selezionate plasmerà il futuro della scienza spaziale europea», ha affermato Tilman Spohn, presidente del comitato consultivo per la scienza spaziale dell´Esa. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Esa. Int .  
   
 

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