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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2007
 
   
  CENSIMENTO DEL PATRIMONIO DELLO STATO GESTITO DALL’AGENZIA DEL DEMANIO

 
   
   Roma, 24 ottobre 2007 - In occasione della conclusione del Censimento del Patrimonio Immobiliare dello Stato, l´Agenzia del Demanio ha organizzato un Convegno dal titolo "Conoscere Per Riconoscere" che si è tenuto giovedì 18 ottobre a Palazzo Colonna, in Roma. Al convegno, era presente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Presenteremo il Censimento del Patrimonio dello Stato: siamo il primo Paese a farlo ed è un segnale importante". Lo ha annunciato a Venezia, in occasione della presentazione del progetto per il recupero di Punta della Dogana, il Direttore dell´Agenzia del Demanio, Elisabetta Spitz. "Il patrimonio - ha proseguito Spitz - deve essere messo a disposizione delle città e delle collettività, perché deve favorire lo sviluppo del territorio, attraverso un’offerta culturale ma non solo". Con questo appuntamento, l´Agenzia avrà concluso la realizzazione del censimento tecnico-fisico del Patrimonio Immobiliare dello Stato. Questo ambizioso obiettivo è stato perseguito attraverso un lungo percorso durato circa 4 anni ed è stato il frutto di una sinergia che ha visto impegnati in tutta Italia, oltre alla Cabina di regia, al personale delle Filiali e delle altre Amministrazioni Pubbliche, più di 1. 400 operatori che hanno raccolto e classificato i dati. I risultati ottenuti sono riepilogati nei numeri del Censimento, che saranno presentati in occasione del convegno internazionale, e rappresentano una base di solida conoscenza e competenza; punto di partenza per intraprendere un percorso di crescente valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato. Il Censimento è stato affidato all´Agenzia del Demanio dal Ministero dell´Economia e delle Finanze come compito istituzionale con l’obiettivo di sviluppare uno strumento moderno e flessibile con cui individuare soluzioni gestionali in un´ottica di redditività e in grado di supportare la valorizzazione dei beni del Patrimonio dello Stato. Il lavoro determinato e dinamico che l´Agenzia del Demanio ha svolto, a beneficio della collettività, consentirà anche la diffusione della conoscenza dei dati raccolti al fine di illustrare le caratteristiche della consistenza e della ricchezza del patrimonio immobiliare dello Stato. Quattro anni di lavoro, 1. 600 persone impegnate, 150 mila rilievi tecnici per un totale di 70. 000 planimetrie, 700 mila immagini realizzate e archiviate, 400 informazioni raccolte per ogni singolo bene. Un’operazione imponente e complessa, la prima di queste proporzioni mai realizzata in Italia. Il Censimento del patrimonio dello Stato, gestito dall’Agenzia del Demanio, è stato portato a termine e viene presentato a Roma, il 18 e 19 ottobre, in un Convegno internazionale dal titolo “Conoscere Per Riconoscere”, alla presenza del Presidente della Repubblica. Partecipano al Convegno anche le delegazioni di 23 Paesi dell’Unione Europea. Trentamila beni di cui ventimila edifici e diecimila terreni. In realtà, però, i numeri non riescono a descrivere in alcun modo un insieme di beni vasto, eterogeneo e geograficamente differenziato come quello in questione. Il Censimento consente invece all’Agenzia del Demanio una conoscenza del patrimonio dello Stato tale da garantirne la buona amministrazione. Conoscere - si tratta d’altronde di buon senso - per poter agire correttamente. L’obiettivo del Censimento è stato, quindi, quello di riordinare, ampliare e approfondire la conoscenza dei beni dello Stato, consentendo la creazione di una griglia conoscitiva moderna con cui supportare una gestione efficace e razionale del patrimonio. Le informazioni raccolte, e trattate in modo da poter essere facilmente aggiornate ed evitarne il precoce “invecchiamento”, sono il necessario substrato di una gestione dinamica del patrimonio orientata alla valorizzazione dei beni e, laddove è possibile, alla loro messa a reddito. Un patrimonio immobiliare come quello dello Stato italiano - enorme, eterogeneo, sparso su tutto il territorio nazionale e di grande pregio - non può essere solo un capitolo del bilancio: proprio per le sue caratteristiche, esso è un elemento fondamentale della cultura e dell’identità nazionale e quindi va consegnato ad una conoscenza diffusa da parte dell’opinione pubblica. Il patrimonio dello Stato è, insomma, un bene di tutti e un merito del Censimento è quindi anche aver consentito una puntuale conoscenza di questa ricchezza. Dai monumenti più famosi, come il Colosseo o la Reggia di Caserta, ai tesori nascosti come la rinascimentale Villa Tolomei fino a gioielli meno noti ma altrettanto preziosi sparsi per tutto il Paese. La raccolta sistematica di informazioni sul patrimonio gestito è una delle missioni fondamentali dell’Agenzia del Demanio, tanto da essere stata inserita nel decreto legislativo del 1999 che la istituì. Nel 2003 si è partiti quindi, dopo un attento lavoro preparatorio, con la raccolta delle informazioni sui beni appartenenti alle categorie “Patrimonio disponibile”, “Usi governativi” e “Demanio storico artistico” sparsi su tutto il territorio nazionale, avvalendosi sul campo del lavoro di società esterne particolarmente esperte. Il lavoro è stato coordinato da una Cabina di Regia dell’Agenzia anche grazie al rapporto con le Filiali regionali, “memoria storica” del patrimonio immobiliare sul territorio. Quattro anni di lavoro, come si è detto, che hanno portato alla costruzione di una grande Banca dati unica, un contenitore informatico in cui i soggetti interessati possono acquisire tutte le informazioni utili su ogni singolo bene dello Stato. Una piccola rivoluzione per il nostro Paese, che consentirà, attraverso il Fascicolo immobiliare elettronico, di sostituire integralmente la gestione cartacea. Questo governo informatico dei beni ha anche consentito, all’interno del vasto patrimonio italiano, di creare insiemi di beni affini razionalizzandone la gestione. Si è proceduto cioè ad una segmentazione del patrimonio – tenendo conto delle caratteristiche tecnico-fisiche degli immobili, ma anche del contesto in cui si trovano e delle possibili scelte strategiche – individuando una rete di beni ad alto potenziale di valorizzazione. Si tratta di 2. 500 edifici sparsi in 153 comuni, concentrati per l’80% in otto regioni: Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Campania e Sicilia. Con il Convegno internazionale di Roma si apre un nuovo capitolo nel percorso di innovazione e dinamicità che l’Agenzia del Demanio sta dando al governo dei beni dello Stato. Definita la conoscenza del patrimonio, affinate le capacità di gestione, anche grazie a nuovi strumenti operativi come la concessione dei beni per 50 anni e i Programmi Unitari di Valorizzazione (entrambi previsti dalla Finanziaria 2007), occorre rivolgere lo sguardo all’esterno. Con la partecipazione al Convegno delle 23 delegazioni estere, che rappresentano gli organismi, analoghi all’Agenzia del Demanio, dell’Unione Europea, si crea un network professionale ed istituzionale con cui condividere e definire un modello europeo di gestione dei patrimoni pubblici. .  
   
 

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