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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2007
 
   
  NO ALL’OMOFOBIA, L’ORIENTAMENTO SESSUALE NON È UNA SCELTA IL MANIFESTO DONATO DALLA FONDAZIONE CANADESE “EMERGENCE” LA TOSCANA LANCIA OGGI UNA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

 
   
   Firenze, 24 ottobre 2007 - Il manifesto ritrae un bambino, non perfettamente a fuoco, che è appena nato: in primo piano si nota il braccialetto di riconoscimento usato in ogni ospedale. Sopra però non c’è scritto il nome, Matteo od Elisa, Anna o Paolo, ma la parola “homosexual”. Di fianco lo slogan: “L’orientamento sessuale non è una scelta”. Come dire: qualunque sia l’origine dell’omosessualità, genetica o sociale, non si può scegliere di non esserlo se i geni o le condizioni in cui sei cresciuto hanno voluto che lo si fosse. La Fondazione canadese Emergence ha utilizzato il manifesto la scorsa primavera per la giornata mondiale contro l’omofobia, con il patrocinio del governo del Quebec, dell’agenzia di salute canadese e della città di Montreal. Lo stesso manifesto sarà ora utilizzato dalla Regione Toscana per una campagna di comunicazione che inizierà oggi, patrocinata dal ministero per le pari opportunità: spot, pagine pubblicitarie, cartoline e depliant da distribuire e manifesti da affiggere in luoghi pubblici in collaborazione con le Province. «Si tratta di una campagna pulita, che rispetta la privacy e il buon gusto – spiega l’assessore all’attuazione dello Statuto, Agostino Fragai – Certo affronta con forza ed in modo efficace una delle questioni di fondo di un tema eticamente discusso, sottolineando come l’omosessualità non possa essere considerato un vizio, ma una delle tante espressioni della personalità di un individuo». La campagna è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Firenze, per illustrare anche il programma di una due giorni di incontri, con esperti anche internazionali, che animerà il 26 e 27 ottobre il Festival della creatività in programma dal 25 al 28 ottobre alla Fortezza da Basso di Firenze. Non un caso, poiché la differenza è sicuramente un valore che rende viva la nostra società incentivandone quindi sviluppo e creatività. Il manifesto è stato ceduto gratuitamente alla Regione Toscana dalla Fondazione canadese Emergence. Nel corso della due giorni di iniziative, all’interno del Festival della creatività, saranno esposti anche altri manifesti contro l’omofobia realizzati a giro per il mondo: dal Regno Unito alla Nuova Zelanda, dal Canada agli Stati Uniti, campagne di enti pubblici, associazioni di genitori e gruppi cristiani. E’ prevista anche una mostra fotografica dell’artista islandese Dagny. Dieci esempi concreti di azioni contro le discriminazioni Fragai: «Vogliamo difendere i diritti di lesbiche, gay e transessuali» La Toscana è stata la prima Regione in Italia a garantire che venga rispettato il principio di non discriminazione per lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. Lo ha fatto con una legge, nel 2004. E per passare dalle parole ai fatti ha deciso a gennaio, nell’anno europeo della pari opportunità, di creare presso l’assessorato alle riforme istituzionali guidato a Agostino Fragai una task force che dia maggiore energia e slancio all’applicazione di quelle norme. «E’ solo uno degli esempi e delle buone pratiche di una regione che vuole difendere i nuovi diritti» spiega l’assessore. Sono decine di migliaia, probabilmente, gli omosessuali donne e uomini che vivono in Toscana: 13 mila le coppie omosessuali presunte. «Per annullare i pregiudizi e valorizzare le differenze, anziché comprimerle, ignorarle o rifiutarle – prosegue Fragai - il primo passo è conoscersi meglio. Per questo all’inizio dell’anno scolastico abbiamo organizzato un seminario con gli insegnanti, i genitori e gli studenti, dedicato al bullismo omofobico nelle scuole. Per questo ne vogliamo organizzare altri nei luoghi di lavoro, per parlare di mobbing e discriminazioni. E per lo stesso motivo abbiamo deciso di investire risorse in una campagna di comunicazione che lanciamo da oggi». Gli esempi di buoni pratiche sono già diversi. Eccone dieci. Tutto sul sesso e l’identità sessuale, un corso on line - Sul sito www. Progettotrio. It, portale della formazione della Regione Toscana, è disponibile un corso on line che fornisce informazioni scientifiche sulle componenti dell’identità sessuale, sull’omosessualità e la disforia di genere: un corso di formazione a distanza destinato a insegnanti, formatori, operatori sanitari, agli stessi genitori e a quanti abbiano necessità di chiarimenti su queste materie. La task force contro le discriminazioni per orientamento sessuale La squadra opera presso l’assessore alle riforme ed è coordinata da Alessio De Giorgi, già presidente regionale dell’Arcigay. Lo scopo è tradurre nella pratica quotidiana di governo i principi di non discriminazione e di inclusione sociale già presenti nello statuto e nelle leggi della Regione. Alla task force è affiancato un tavolo permanente di confronto con le associazioni gay, lesbiche e transessuali della Toscana. Le discriminazioni nell’accesso ai servizi sanitari - Centomila euro in due anni per individuare e combattere le discriminazioni che lesbiche, gay e transessuali possono subire nell’accesso ai servizi sanitari. Ecco l’impegno della Sanità Toscana: questionari che individuano le discriminazioni nel personale medico, sanitario e tra gli studenti delle facoltà di medicina; un corso di formazione sperimentale a Lucca sull’orientamento sessuale e l’identità di genere; progetti sperimentali di collaborazione tra le Asl e le associazioni lesbiche, gay e transessuali della nostra regione. Cultura Queer: il sostegno della Toscana - Con il Florence Queer Festival, festival internazionale di cinema, arte a tematica gay, lesbica transgender, Firenze è un po’ diventata la capitale del mondo queer. L’iniziativa, giunta quest’anno alla quinta edizione, è sostenuta anche dalla Regione Toscana. Un modo per ricordare l’importanza che culture diverse si mescolino fra loro L’educazione alla legalità nelle scuole toscane - La sperimentazione comincerà il prossimo anno, a settembre, e coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado. Il progetto è ambizioso: insegnare a scuola la legalità e, nelle ore di legalità, affrontare temi come il rispetto dell’altro, la differenza come valore o il bullismo omofobico, assolutamente da condannare. Sono già una quarantina le scuole interessate. Uno Statuto all’avanguardia nella promozione dei nuovi diritti - Il nuovo Statuto della Regione Toscana è stato approvato nel luglio 2004. Lo Statuto ribadisce in modo solenne il rispetto verso tutte le culture e promuove l´attuazione di nuovi diritti, come quello di voto per gli stranieri o quello di chi ha scelto forme di convivenza diverse dal matrimonio. Sottolinea anche il divieto di discriminazione per orientamento sessuale. Le discriminazioni sessuali “fuori legge” in Toscana - La legislazione toscana è stata la prima in Italia a tutelare i suoi cittadini contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. La legge è del 2004 ed ha retto, nel suo impianto complessivo, alla sentenza della Corte costituzionale che è seguita al ricorso presentato a suo tempo dal governo Berlusconi. Il “diversity management”, nuova frontiera dell’inclusione - Nel corso del “Dire & Fare”, il salone dell’innovazione della pubblica amministrazione in programma a Marina di Carrara dal 14 al 17 novembre, la Regione Toscana approfondirà con le imprese, le associazioni di categoria e i sindacati toscani la nuova frontiera del “diversity management”, ovvero quella modalità di gestione delle risorse umane, mutuata dagli Stati Uniti, che nell’organizzazione aziendale mette in luce le diversità di ogni tipo e le valorizza, motivando così i propri collaboratori. Una card prepagata per transessuali e trans gender - Scoprire che il proprio corpo appartiene a un sesso diverso a quello cui si sente di appartenere può creare pesanti difficoltà. Le persone che hanno disturbi dell´identità di genere, transessuali e transgender, sono esposte a fortissimo rischio di esclusione sociale, specie nella delicata fase di passaggio da un sesso all´altro. Rischiano più di altri di perdere il lavoro o non trovare una nuova occupazione. La Regione ha deciso così di intervenire con una card che mette a disposizione di transgender e transessuali 2. 500 euro, da spendere in due anni: serviranno a partecipare ad attività formative che ciascuno sarà libero di scegliere, con l´ausilio di tutor, in modo mirato, secondo il proprio personale progetto. Positivo Scomodo, stop alla discriminazione Aids negli ospedali - “Positivo scomodo” è un progetto nato per individuare e correggere, con attività di formazione e informazione, le discriminazioni che possono colpire le persone sieropositive negli ospedali. Venticinque anni dopo il primo caso di Aids, il destino delle persone colpite è passato da una sopravvivenza di pochi mesi a un’attesa di vita di oltre venti anni. Quello che sono rimasti immutati sono gli episodi di discriminazione. Il progetto è stato realizzato nell’ambito della rete “Healt Promoting Hospital” (Ospedali che promuovono salute) e coinvolge mille sanitari toscani. “I ‘nuovi’ diritti si costruiscono in rete, Ready si presenta Tra gli ospiti il ministro Pollastrini, Vendola e Oliviero Toscani” Venerdì e sabato si riuniranno a Firenze i Comuni, le Province e le Regioni impegnate a superare le discriminazioni che subiscono gay, lesbiche e transessuali. Due giorni, con ospiti ed esperti anche internazionali, per lanciare Ready, la rete degli enti locali contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere che è nata per iniziativa dei Comuni di Torino e Roma e di cui anche la Toscana è parte. Due giorni per mettere in rete le buone pratiche di governo, valorizzando quelle più avanzate e incentivando chi è più indietro. Quella di Firenze, promossa dalla Regione Toscana, sarà una delle quindici azioni nazionali dell’Anno europeo per le pari opportunità e l’unica sul tema dell’orientamento sessuale. Si svolgerà all’interno del Festival della creatività alla Fortezza da Basso a Firenze, dove la rete avrà un suo stand. Ad aprire il convegno, venerdì pomeriggio alle 14. 30, sarà l’assessore toscano all’attuazione dello Statuto Agostino Fragai. Tra i ricercatori che interverranno nel corso della giornata ci sono Asher Colombo e Chiara Bertone. Si parlerà di omofobia e servizi pubblici e saranno presentati gli esiti di una ricerca condotta in Italia nell´accesso a tre servizi fondamentali come scuola, sanità e sicurezza. Sabato, con il presidente della Toscana Claudio Martini, interverranno invece tra gli altri il ministro Barbara Pollastrini, che lo concluderà nel pomeriggio, e il presidente della Regione Puglia Niki Vendola, che interverrà attorno alle 12. 30. Il pubblicitario Oliviero Toscani parlerà di comunicazione sulle differenze. Pierre Blain della Fondazione Emergence racconterà l’esperienza canadese. A parlare di sicurezza sarà il presidente dell’associazione europea gay di polizia, Jan Snijder, che spiegherà come in Europa, e in particolare in Olanda e nel Regno Unito, si costruisce una polizia vicina alla comunità gay e lesbica. Il programma dettagliato della due giorni è disponibile on line sul sito www. Primapaginatoscana. It. Ready, cos’è e chi vi aderisce L’idea di una rete nazionale delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere nasce alla fine del 2005. A metà dell’anno scorso viene definita una carta di intenti. Ad oggi la rete è composta dai Comuni di bari, Bologna, Capraia e Limite (Fi), Firenze, Messina, Roma, Salsomaggiore Terme (Pr), Torino e Venezia, dalle Province di Siracusa e Torino e dalle Regioni Toscana e Piemonte. Possono aderire alla rete le Regioni, le Province autonome, le Province, i Comuni e le loro associazioni. .  
   
 

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