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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2007
 
   
  TRASPORTI: UNICO STAND IN CINA PER LOGISTICA ALTO ADRIATICO

 
   
  Trieste, 24 ottobre 2007 - Le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-romagna parteciperanno con lŽallestimento di un unico stand, che raccoglierà tutto il Nord Adriatico, alla Fiera "Transport Logistics China 2008", che si svolgerà nella prossima primavera a Shangai. Lo annuncia lŽassessore regionale ai Trasporti, Lodovico Sonego, a margine di un convegno svoltosi oggi a Verona con la presenza degli assessori ai Trasporti di tutto il Nord Italia. Gli assessori Renato Chisso (Veneto), Alfredo Peri (Emilia-romagna) e Sonego nellŽoccasione hanno reso pubblica la decisione di portare in Cina lŽintero sistema trasportistico e logistico dellŽAlto Adriatico e hanno sottoscritto un documento con il quale le tre Regioni hanno concordato i contenuti di una collaborazione in materia di portualità. Con il documento firmato ieri a Verona le tre Regioni concordano le linee essenziali del Programma quadro per lo sviluppo di una politica marittima comune e si impegnano a sviluppare ogni forma di collaborazione che risulti utile allŽimplementazione organica e completa degli indirizzi indicati. Le positive prospettive devono essere sostenute e rese stabili, in quanto - afferma il Programma - il Mediterraneo sta riacquistando una funzione strategica nellŽambito dei traffici marittimi mondiali; in questo quadro anche lŽAdriatico sta già svolgendo una funzione sempre più rilevante in quanto via dŽacqua mediterranea che si inserisce in profondità nellŽEuropa centrorientale e il suo ruolo è accentuato dalla possibilità sia di essere al servizio della crescita economica e dellŽintegrazione degli stati membri dellŽEuropa centrorientale recentemente entrati nellŽUnione Europea, sia di diventare forte elemento di stabilizzazione e integrazione dellŽarea balcanica; va considerata anche la funzione rilevante che lŽAdriatico svolge e potrebbe svolgere a sostegno dellŽinterscambio commerciale di Baviera, Salisburghese, Carinzia e Stiria. A tal fine servono strumenti adeguati perché lŽAdriatico possa sfruttare appieno le opportunità connesse alla globalizzazione dei mercati e possa fronteggiare con successo i cambiamenti in atto, che tendono a una continua ridefinizione dei pesi relativi tra le diverse aree geografiche toccate dai flussi commerciali. Le tre Regioni, consapevoli del ruolo che possono svolgere nellŽorientare le scelte di assetto infrastrutturale nelle aree portuali e nel loro hinterland, desiderano sviluppare una comune politica adriatica nella consapevolezza che ciò corrisponde agli interessi delle rispettive comunità, ma anche agli interessi dellŽItalia e dellŽEuropa. Esse, inoltre, propongono allŽItalia e allŽUnione europea di assumere lŽAdriatico come leva per promuovere lo sviluppo e lŽintegrazione dellŽEuropa centrorientale nonché per sostenere la stabilizzazione e lŽintegrazione dellŽarea balcanica, ritenendo che ciò possa favorire anche un sollecito ingresso della Croazia nella Ue. Tra le proposte avanzate, la nascita del Distretto Portuale Nord Adriatico (Dpna) inteso come rete portuale integrata che includa gli scali di Ravenna, Venezia, Chioggia, Porto Viro, Porto Nogaro, Monfalcone, Trieste, Capodistria e Fiume; la regolazione della concorrenza tra gli scali del Dpna mutuando il meccanismo di collaborazione involontaria/ competizione che sussiste tra le imprese dei distretti industriali. Ancora, la promozione della domanda di trasporto intermodale centrata sulle vie del mare attraverso la attivazione di progetti mirati che coinvolgano i diversi operatori internazionali; lŽattivazione da parte delle Regioni, degli Stati membri e dellŽUnione europea di unŽefficace e coordinata politica delle infrastrutture stradali, ferroviarie, energetiche e delle telecomunicazioni a servizio della rete dei porti dellŽalto Adriatico, di una comune politica della sicurezza della navigazione e ambientale per gli scali del Dpna, di una comune politica degli Stati membri e della Ue per favorire il più alto livello di legalità nellŽarea alto adriatica; di misure che favoriscano lo sviluppo delle Autostrade del mare, del cabotaggio, del trasporto passeggeri da una sponda allŽaltra dellŽAdriatico settentrionale. Emilia-romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto decidono infine di volere dare seguito a queste linee essenziali del Programma quadro attraverso unŽazione congiunta nei confronti delle autorità nazionali, comunitarie e di altri Stati nonché attraverso la definizione di più approfonditi programmi di azione che verranno successivamente stabiliti. .  
   
 

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