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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2007
 
   
  SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO IN UMBRIA ASSESSORE PRODI: “PRIORITARIO LAVORARE PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA REGIONALE”

 
   
  Perugia, 24 ottobre 2007 – “La Regione Umbria intende lavorare per un’effettiva collaborazione e il coordinamento tra i diversi soggetti che erogano orientamento, così come indicato dal Consiglio dell’Unione Europea con la risoluzione in cui ha ribadito la necessità di sviluppare servizi di orientamento di buona qualità, accessibili a tutti i cittadini e in ogni stadio della loro vita”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Maria Prodi nel seminario nel quale sono stati illustrati gli obiettivi e il programma operativo della proposta regionale agli operatori e ai rappresentanti istituzionali dell’orientamento negli ambiti di istruzione, formazione e lavoro. “Manca ancora una cornice di riferimento chiara e unitaria in termini di legislazione nazionale - ha detto l’assessore Prodi – ma va sottolineata, come una novità importante, l´intenzione del Governo italiano di introdurre per la prima volta un riferimento esplicito all´orientamento lungo l´intero arco della vita e un richiamo al ruolo attivo che a tal fine i diversi soggetti istituzionali sono chiamati ad esprimere. Con il seminario – ha proseguito – diamo avvio al percorso per lo sviluppo di un sistema di servizi di orientamento sufficientemente diversificato ed integrato. Con la collaborazione e la partecipazione di tutti, attraverso le ‘azioni di sistema per l’orientamento’ e la partecipazione alla ‘Comunità virtuale dell’orientamento’, pensiamo sia possibile un consistente avvicinamento rispetto ai risultati attesi a livello europeo”. “La Regione Umbria – ha rilevato l’assessore – ritiene sia necessario investire risorse e impegno per irrobustire il sistema di relazioni e la cornice entro cui possa crescere l’offerta di servizi, ma non intende sovrapporre la sua azione a quella di quanti finora si sono impegnati per assicurare servizi di qualità, né indicare nuove strade da percorrere. La nostra funzione è quella di assicurare un quadro di regole minime e condivise in termini di standard di riferimento, criteri di valutazione e finanziamento, priorità attese. Funzione della Regione è inoltre quella di promuovere comunicazione e scambio fra i soggetti socio-istituzionali impegnati sul terreno dell´orientamento, così da favorire la crescita di una cultura comune e l´integrazione dell´offerta di servizi sul territorio, e promuovere interventi per assicurare visibilità ed accessibilità dell´offerta”. “Il primo risultato finale verso cui convergere – ha detto ancora l’assessore regionale - sarà quello della definizione del repertorio dei servizi di orientamento da erogarsi in ambito regionale, con riferimento in particolare ai bisogni connessi alla fase dell´apprendimento e a quella dell’ingresso nel mondo del lavoro”. Attualmente, l’offerta in Umbria nel campo dell’orientamento si concentra sui servizi erogati dai Centri per l’impiego, su quelli predisposti nell’ambito di progetti volti a intervenire sul rischio di dispersione scolastica e su quelli erogati nell’ambito dei percorsi d’istruzione. “Nostro intento è che, a partire da tali nuclei forti, possano svilupparsi ulteriori servizi in grado di rispondere alle diverse tipologie di bisogni – ha sottolineato l’assessore Prodi – Occorrerà lavorare perché tale offerta sia accessibile a ogni categoria di cittadini e a questo contribuirà il sito dedicato alla ‘Comunità virtuale dell´orientamento’ (www. Comorientamento. It), con i suoi vari servizi”. “Altra questione cruciale – ha concluso l’assessore Prodi - è quella della continuità dei servizi. Finora, nella stragrande maggioranza dei casi, si è trattato di progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Lavorare per lo sviluppo del sistema regionale di orientamento significa lavorare per creare condizioni tali che favoriscano la continuità dei progetti e la loro trasformazione in servizi erogati in modo continuativo. In preparazione di questo passaggio occorrerà in particolare impiegare quell´ultima significativa riserva di risorse finanziarie che la fase di programmazione dei Fondi Comunitari appena avviata ci metterà a disposizione”. .  
   
 

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