Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Ottobre 2007
 
   
  I LIVELLI DI CO2 ATMOSFERICA AUMENTANO PIÙ RAPIDAMENTE DEL PREVISTO

 
   
  Bruxelles, 25 ottobre 2007 - Secondo un´équipe internazionale di scienziati, i livelli di biossido di carbonio (Co2) presenti nell´atmosfera sono aumentati più velocemente del previsto negli ultimi anni. I ricercatori, il cui lavoro è stato in parte finanziato dall´Ue, attribuiscono il drastico incremento dei livelli di Co2 a tre fattori. «Dal 2000 la combinazione tra un´economia globale in espansione, un incremento delle emissioni di carbonio necessarie a produrre un´unità di attività economica, e una diminuzione dell´efficienza dei serbatoi di carbonio sulla terraferma e negli oceani ha prodotto l´aumento su un periodo di sette anni più rapido della Co2 atmosferica dall´inizio del monitoraggio atmosferico continuo nel 1959», hanno spiegato i ricercatori nel loro articolo pubblicato in «Proceedings of the National Academy of Sciences of the Usa» (Pnas). La crescita dell´economia mondiale rappresenta il 65% dell´accelerazione dei livelli di Co2 nell´atmosfera, si legge nell´articolo, mentre ciascuno degli altri due fattori è responsabile del rimanente 35%. Tuttavia, sono questi altri due fattori, ossia l´intensità del carbonio dell´economia e l´indebolimento dei serbatoi di carbonio, che destano particolare preoccupazione. Gli scienziati hanno constatato che fino a poco tempo fa l´intensità del carbonio dell´economia, che corrisponde alla quantità di Co2 emessa per unità economica, stava migliorando. L´intensità del carbonio del prodotto mondiale lordo era scesa da 0,35 kg di carbonio per dollaro nel 1970 a 0,24 kg di carbonio per dollaro nel 2000. Quasi tutti gli scenari di emissioni future ipotizzano un proseguimento di tale miglioramento nel futuro più lontano. I ricercatori hanno rivelato che dal 2000 l´intensità del carbonio dell´economia ha cessato di migliorare, iniziando a peggiorare a un ritmo dello 0,3% l´anno. Hanno fatto presente che tale tendenza, associata a un aumento rapido delle emissioni, «ingigantisce la sfida della stabilizzazione della Co2 atmosferica». Il terzo fattore che ha contribuito all´incremento improvviso dei livelli di Co2 è il calo dell´efficienza dei serbatoi di carbonio naturali che ci sono al mondo. «Negli ultimi 50 anni la percentuale di biossido di carbonio che permane nell´atmosfera dopo che la vegetazione e gli oceani hanno assorbito le quantità massime possibili è salita e ha evidenziato una riduzione della capacità del pianeta di assorbire le emissioni antropogeniche», ha spiegato il dottor Pep Canadell, autore principale dello studio e direttore esecutivo del Global Carbon Project. «Cinquant´anni fa, per ogni tonnellata di Co2 emessa, i serbatoi naturali ne eliminavano 600 kg. Nel 2006 i chilogrammi per tonnellata rimossi erano soltanto 550, con una tendenza al ribasso». Metà della riduzione dell´efficienza dei serbatoi di carbonio oceanici è dovuta alle variazioni dei venti occidentali nell´Oceano Antartico, a loro volta determinate dalle attività umane. Sulla terraferma, in molte regioni dal 2002 al 2005 si sono verificati diversi periodi di siccità che hanno indebolito i serbatoi terrestri di carbonio. «Il ciclo del carbonio sta causando forzature climatiche più forti del previsto e prima di quanto ci si aspettasse: si tratta di meccanismi che costringono il clima a cambiare», ha spiegato il dottor Mike Raupach dell´australiana Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation. «A propria volta, lo stesso cambiamento climatico esercita un impatto sul ciclo del carbonio, provocando un calo dei serbatoi di carbonio terrestri e oceanici». «La riduzione dell´efficienza dei serbatoi globali lascia presagire che la stabilizzazione della Co2 atmosferica sarà ancor più difficile del previsto», ha aggiunto Corinne Le Quéré dell´Università dell´East Anglia e del British Antarctic Survey. Secondo il dottor Raupach, i nuovi risultati evidenziano l´urgenza di tenere sotto controllo le emissioni globali di Co2. «Abbiamo scoperto che la Terra sta perdendo la propria capacità riparatrice di assorbimento delle emissioni di Co2 a causa degli incrementi massicci delle emissioni registrati nell´ultimo mezzo secolo. Più ritarderemo la riduzione delle emissioni, più capacità riparatrice andrà perduta», ha messo in guardia. I fondi comunitari a favore dello studio sono stati erogati dai progetti Carbocean e Carboeurope del Sesto programma quadro (6°Pq). Per maggiori informazioni consultare: http://www. Globalcarbonproject. Org .  
   
 

<<BACK