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Notiziario Marketpress di
Venerdì 26 Ottobre 2007 |
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27/28 OTTOBRE 2007 – ROMA / “ESQUILINDO A PIAZZA FANTI”
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I circa 50 aderenti a “Esquilindo2007”, l’AMA e l’assessorato Capitolino alla Sicurezza, attraverso il Progetto Mediazione Sociale, tornano a organizzare una iniziativa nelle strade e in una piazza dell’Esquilino all’insegna di un Rione “più lindo”. Dopo la forte adesione e il successo delle tre giornate di fine settembre a cui hanno partecipato circa 2000 cittadini, è, infatti, nata l’idea di dare continuità all’iniziativa, stimolando, in maniera più locale, la sensibilità e la partecipazione degli abitanti e dei commercianti del Rione ad una comunicazione e collaborazione più fattiva ed efficace, anche con gli operatori ecologici dell’AMA. La possibilità di costruire insieme un’altra iniziativa per una“una città linda” (bella e pulita) - dove estetica e pulizia rappresentano una volontà di attenzione, sia all’ambiente urbano, che alle relazioni con l’altro - nasce in occasione della riapertura al pubblico dei giardini di Piazza Fanti. Questa, tornata ad essere fruibile, offre al Rione l’occasione di immaginare nuovi spazi di socialità e convivenza. Sabato 27 e domenica 28 ottobre 2007, quindi, ritorna “Esquilindo”, questa volta a piazza Fanti: sabato pomeriggio, tutti attorno a Piazza Fanti per pulire le quattro strade che portano all’Acquario Romano e domenica mattina presso la sede della Casa Dell’Architettura, tutti a godere dello spettacolo di cori e danze eseguiti da bambini e adolescenti di diverse nazionalità. Due giornate per festeggiare insieme la riapertura al pubblico dei giardini e per aggiungere uno spazio verde in più alla “città linda”. Attraverso la cura dell’ambiente e dello spazio urbano vengono curate le relazioni sociali; questo aumenta il senso di appartenenza al proprio territorio di cui ognuno, assumendosene la responsabilità in prima persona, può contribuire al suo miglioramento e al suo sviluppo. Con tale iniziativa le associazioni aderenti, gli abitanti e i commercianti del Rione auspicano che questa modalità di cura della città e del bene comune, come bene personale, possa trovare espressione anche in altre realtà territoriali, non solo dell’Esquilino. . |
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