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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Giugno 2006
 
   
  ITALIANI E DIVERTIMENTO IN 10 ANNI MILANO E ROMA SUL PODIO

 
   
   Milano, 26 giugno 2006 - Notte Bianca a Milano: previsto un giro d’affari di oltre 4 milioni di euro solo per i pubblici esercizi e i locali, più di 6500 imprese potenzialmente interessate. Intanto, gli italiani cambiano gusti per il divertimento in 10 anni. Ma Roma e Milano si confermano sul podio. Considerando i valori percentuali sul totale nazionale, Milano e Roma sono prime rispettivamente per sale da ballo, circhi e spettacoli viaggianti. Si registrano valori significativi anche per Torino e Napoli. Per numero di rappresentazioni teatrali e musicali Roma è prima, Milano seconda, seguono Torino e Napoli. Per quanto riguarda il cinema, Roma è ancora prima sia per numero di sale cinematografiche, sia per giorni di spettacolo. A seguire Torino è terza e Napoli quarta. Considerando i valori di incidenza, Aosta è prima sia per numero di sale da ballo sia per numero di circhi e spettacoli viaggianti. Roma è seconda per circhi e spettacoli mentre Perugia lo è per il numero di sale da ballo. Si registrano valori bassi per Napoli. Per numero di spettacoli teatrali e musicali Roma è sempre prima, seguono Trento e Trieste. Milano è terza. Bologna e Firenze sono le prime città per sale cinematografiche e giorni di spettacolo. Milano presenta valori più bassi ma in linea con le altre. Emerge dalla ricerca “Le specificità della classe creativa a Milano: sfruttare i punti di forza della città per supportare i creativi” a cura della Camera di commercio di Milano attraverso l’Università Bocconi, a partire dai dati del censimento Istat e classificazioni Siae. Ballo e Spettacoli Viaggianti. Per gli indicatori relativi all’offerta di intrattenimento di sale da ballo e circhi e spettacoli viaggianti ci si è avvalsi del Censimento Istat Industria e Servizi 1991 e 2001 relativamente alle categorie 92. 34. 1 - Discoteche, sale da ballo, night clubs e simili; 92. 32. 0 - Gestione di sale di spettacolo e attività connesse; 92. 34. 3 - Circhi e altre attività itineranti di intrattenimento e di spettacolo; 92. 34. 4 - Altre attività di intrattenimento e di spettacolo. Gli indicatori percentuali segnano il primato delle province di Roma (4,37% sul totale Italia nel 1991 e 4,64% nel 2001 per le sale da ballo; 5,00% nel 1991 e 10,95% nel 2001 per circhi e spettacoli viaggianti), Milano (3,79% nel 1991 e 5,66% nel 2001 per le sale da ballo; 7,03% nel 1991 e 8,41% nel 2001 per circhi e spettacoli viaggianti), Torino (4,04% nel 1991 e 3,84% nel 2001 per le sale da ballo; 5,56% nel 1991 e 4,51% nel 2001 per circhi e spettacoli viaggianti) e in ultima istanza Napoli con percentuali inferiori ma più alte rispetto alla media delle province italiane. Gli indicatori di incidenza fanno emergere una classifica differente. Prima sia per numero di sale da ballo sia per numero di circhi e spettacoli viaggianti è la città di Aosta con 1,98 nel 2001 e 3,09 nel 1991 (sale da ballo) e 1,80 nel 2001 (circhi e spettacoli viaggianti). Teatro. Le rappresentazioni teatrali, come indicatore di offerta di spettacolo comprendono, secondo le classificazioni Siae – Istat, spettacoli di prosa, teatro dialettale, lirica e balletti, concerti di musica classica, di danza e musica jazz, operetta, rivista e commedia musicale, concerti di spettacoli di musica leggera e d´arte varia, burattini e marionette e saggi culturali. Roma (17,59% sul totale Italia nel 1991, 9,61% nel 2001), Milano (10,17% nel 1991, 9,13% nel 2001), Torino (4,69% nel 1991, 3,27% nel 2001) e Napoli (4,30% nel 1991, 4,79% nel 2001) sono rispettivamente prima, seconda e terze per numero percentuale di rappresentazioni teatrali e musicali sia nel 1991 sia nel 2001. E’ da notare come per Roma si registri un calo del 7,98% tra 1991 e 2001 che, sebbene non vada ad intaccare la leadership della capitale, può rappresentare, tuttavia, un dato significativo. Analizzando i dati di incidenza, Roma e Milano mantengono le alte posizioni in classifica: Roma rimane prima sia nel 2001 (1,48) sia nel 1991 (2,65), Milano diventa terza nel 2001 (1,40), superata da Trento (1,43). I dati relativi alle prime cinque province presentano uno scostamento di valori comunque poco accentuato. Cinema. Gli indicatori relativi all’offerta cinematografica hanno come fonte le statistiche culturali Istat, rielaborazione di dati Siae. I dati disponibili sono relativi al 1991 e al 2001, mentre il numero di sale del 2001 è sostituito dal 1999. Sia relativamente al numero di sale cinematografiche sia al numero di giorni di programmazione per entrambi gli anni, le province con i valori percentuali più alti sono Milano (sale: 7,94% sul totale Italia nel 1991, 6,72% nel 2001; giorni di spettacolo: 7,78% nel 1991, 6,24% nel 2001), Roma (sale: 5,00% nel 1991, 7,55% nel 2001; giorni di spettacolo: 6,72% nel 1991, 9,00% nel 2001) e Torino (sale: 3,21% nel 1991, 3,16% nel 2001; giorni di spettacolo: 4,82% nel 1991, 3,64% nel 2001). Con gli indicatori di incidenza Milano e Roma non risultano più tra le prime cinque città. Posizioni rilevanti sono assunte da Bologna e Firenze: nel 2001 Bologna e Firenze sono seconde per numero di sale (1,52), mentre Bologna è prima per numero di giorni di programmazione (1,66) e Firenze terza (1,52). Nel 1991 Firenze è prima per numero di sale (1,78), terza per giorni di programmazione (1,70), mentre Bologna è seconda per numero di sale (1,73) e prima per giorni di spettacolo (2,34). Per quanto riguarda il settore teatrale gli anni 2002-2003 sono in linea con l’anno precedente. Rispetto al 1991 quasi tutte le città fanno registrare un calo, seppur minimo, nel numero di rappresentazioni teatrali e musicali. Sul fronte cinema i dati relativi al numero di sale cinematografiche nel 2002 e nel 2003 non sono disponibili. Rispetto al 2001 nel 2004 in quasi tutte le città si riscontra un numero inferiore di sale. Tale scostamento potrebbe essere in parte attribuibile alla disponibilità di fonti diverse per i due anni. Per quanto riguarda i giorni di spettacolo nel biennio 2002-2003 Roma registra un incremento sia rispetto al 1991 sia rispetto al 2001. .  
   
 

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