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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Ottobre 2007
 
   
  PRESIDENTE LORENZETTI: “NEL PIANO SOCIALE DELLA REGIONE UMBRIA STRUMENTI PER LA LOTTA ALLE POVERTÀ”

 
   
  Terni, 30 ottobre 2007 - “Non si può affrontare il problema delle povertà attraverso singoli interventi settoriali. Al contrario, questo problema va ‘aggredito’ mettendo in campo azioni in diverse direzioni, in modo coordinato e continuativo”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, nell’intervento di chiusura della conferenza che si è svolta ieri a Terni per la presentazione del Iv Rapporto sulle povertà in Umbria. La presidente ha ricordato, innanzitutto, come la Regione Umbria abbia da sempre investito grandi risorse, oltre che finanziarie, anche di impegno politico e culturale per favorire al massimo politiche adeguate ed efficienti per la lotta alle povertà, siano esse nuove o vecchie. “Il nostro Piano sociale rappresenta ancora oggi uno strumento positivo di lotta alla povertà – ha detto - perché è stato il frutto di una grande cooperazione e collaborazione tra le istituzioni, il mondo del volontariato cattolico e laico, il ‘terzo settore’ e ogni altro soggetto della nostra società regionale. In questi anni, inoltre, abbiamo proceduto anche ad una sensibile rivisitazione del ‘welfare’ regionale al fine di adeguare il sistema di protezione sociale secondo un criterio di appropriatezza rispetto alla mutata realtà sociale e ai bisogni emergenti delle persone e delle famiglie”. La presidente Lorenzetti ha quindi affermato che lungo questo asse la Regione si muoverà anche per il nuovo Piano sociale, privilegiando il piu possibile le “politiche integrate” che mettano al centro innanzitutto la persona e la sua dignità. Riferendosi, infine, alla presenza in Umbria – tra le fasce sociali in cui si registra una maggiore povertà – di un notevole numero di immigrati, soprattutto extracomunitari, la presidente ha affermato che “occorre evitare un ulteriore rischio di impoverimento legato ad una società che sottovaluta o si rifiuta di cogliere invece le opportunità offerte dall’immigrazione. Senso di appartenza ad una unica comunità regionale, coesione tra vecchi e nuovi cittadini, rispetto delle differenze e pari opportunità nella eguaglianza di diritti e doversi sono gli elementi fondamentali di una corretta strategia di inclusione”. .  
   
 

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