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Notiziario Marketpress di Mercoledì 31 Ottobre 2007
 
   
  TURISMO: PARTICOLARMENTE ALTO TASSO CRESCITA FRIULI VENEZIA GIULIA

 
   
   "I dati turistici relativi all´anno in corso indicano chiaramente che gli sforzi messi in atto dalla Regione, per rendere competitivo il Friuli Venezia Giulia come sistema turistico, stanno andando nella giusta direzione. Lo dimostra anche il fatto che nonostante il trend negativo che accomuna molte destinazioni italiane, la nostra regione è riuscita a mantenere un tasso di crescita particolarmente alto". L´assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi, ha presentato così i risultati relativi agli afflussi turistici in Friuli Venezia Giulia, illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 30 ottobre ad Udine. "Al di là del dato particolarmente positivo dell´estate e di Lignano in particolare - ha osservato Bertossi - il cambiamento di rotta si evince dai segni ampiamente positivi ottenuti da quei prodotti turistici, finora inesplorati, che ci consentono di ampliare anche al resto dell´anno la nostra capacità di fare turismo. Va letta in quest´ottica l´ottima performance offerta quest´anno dalle città d´arte, in particolare in primavera". Senza una strategia forte, votata alla destagionalizzazione, posizionarsi come destinazione turistica competitiva diventa difficile. "Storicamente siamo una regione molto sbilanciata sul periodo estivo - ha sottolineato Bertossi - e troppo legata alle condizioni climatiche. Il piano di sviluppo che la Regione sta implementando, attraverso Turismo Fvg, punta proprio a valorizzare tutte quelle nicchie turistiche che mancavano di struttura e quindi di competitività". Un concetto espresso anche dal direttore generale di Turismo Fvg, Josep Ejarque, nel corso della sua analisi dei dati turistici. "I risultati ottenuti quest´anno rappresentano un´altra tappa del percorso di crescita che la Regione ha intrapreso", ha spiegato Ejarque. "Interpretando questi dati potremmo dire che il Friuli Venezia Giulia ha iniziato a consolidare il portafoglio diversificato che ha a disposizione". I numeri dell´estate 2007 - Con un incremento del 5,4 per cento negli arrivi, l´estate in Friuli Venezia Giulia continua il processo di crescita già evidenziato nel 2006. Il prodotto mare si conferma, come da tradizione, lo zoccolo duro del turismo regionale: particolarmente buona la performance di Lignano, che ha chiuso la stagione superando quota +4 per cento negli arrivi e sfiorando un incremento del 2 per cento nelle presenze. In termini assoluti questo significa quasi 20 mila arrivi e circa 46 mila presenze in più rispetto al 2006. Sostanzialmente stabile Grado, che ha bilanciato un calo di arrivi del 2,75 per cento nella clientela straniera con una crescita del 2,37 per cento di turisti italiani. All´interno di una stagione complessivamente soddisfacente, la località balneare gradese ha evidenziato consistenti incrementi all´inizio e alla fine del periodo compreso tra maggio e settembre. Queste fasi di crescita, con particolare riferimento al mese di agosto, che ha registrato un +3,49 per cento, sono state equilibrate da una flessione emersa tra giugno e luglio. Rispetto agli andamenti storici del turismo regionale, i risultati di questa stagione estiva sono stati fortemente influenzati dal cambiamento di strategia incarnata da Turismo Fvg, che ha come obiettivo quello di posizionare il Friuli Venezia Giulia come destinazione turistica complessiva. Per questo il 2007, e la stagione estiva in particolare, rappresenta un punto di svolta per il sistema turistico regionale: le città d´arte - trainate in particolare da Trieste e da Udine - hanno fatto segnare tassi di crescita superiori al 10 per cento negli arrivi e di quasi il 13 per cento nelle presenze. "Perle d´arte" - prodotto turistico creato da Turismo Fvg che raccoglie le località turistiche maggiormente spendibili a livello artistico e culturale: Aquileia, Cividale, Codroipo, Gemona e Venzone, Sacile, San Daniele e Spilimbergo - ha aumentato arrivi e presenze rispettivamente dell´8,15 e dell´8,54 per cento. Soddisfacenti anche i risultati provenienti dal versante montagna, cresciuto di oltre il 2 per cento negli arrivi. Stagione estiva particolarmente positiva per il Tarvisiano e per la Carnia, che hanno visto aumentare gli arrivi di turisti stranieri rispettivamente del 25,14 e del 16,41 per cento. Il calo generalizzato di presenze, diffuso anche tra i prodotti turistici in forte espansione, conferma i cambiamenti in atto nel settore turistico. Per una precisa scelta del turista, infatti, la durata dei periodi di vacanza si sta progressivamente riducendo, in favore di un aumento della frequenza. L´andamento del turismo da gennaio a settembre - La destagionalizzazione c´è e si vede. Si potrebbe riassumere così l´andamento degli afflussi turistici in Friuli Venezia Giulia nel 2007. La valutazione dei dati relativi a questi primi nove mesi dell´anno conferma risultati in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane: se infatti nella maggior parte del resto dell´Italia gli afflussi turistici hanno registrato segni negativi, anche di diversi punti percentuali, il Friuli Venezia Giulia ha sfiorato una crescita del 6 per cento negli arrivi e centrato un più modesto +1 per cento nelle presenze, in linea con la progressiva diminuzione della durata delle vacanze alla quale si sta assistendo da alcuni anni. L´analisi dei dati relativi ai primi nove mesi del 2007 indica un cambiamento forte nella distribuzione dei flussi turistici: a fronte di un sistema turistico regionale che ha sempre concentrato arrivi e presenze quasi esclusivamente nella stagione estiva, l´anno in corso registra una ripartizione molto più omogenea dei movimenti turistici. L´indicatore più chiaro di questa nuova tendenza è rappresentato dalla primavera, che ha fatto segnare un vero e proprio boom di arrivi: +12,63 per cento in marzo, addirittura +13,45 per cento in aprile. Questa destagionalizzazione degli afflussi turistici non ha comunque intaccato le capacità di crescita dei mesi caldi, considerando che, luglio a parte, gli arrivi sono aumentati del 5,80 per cento in giugno, del 3,68 in settembre e del 7,73 in agosto. In termini assoluti questi primi nove mesi dell´anno hanno fruttato quasi 90 mila arrivi in più, con una permanenza media scesa dal 4,70 al 4,49. Dal punto di vista delle provenienze continuano a essere maggioritarie le presenze di turisti in arrivo dal Veneto e dalla Lombardia, due regioni che da sole si spartiscono quasi il 44 per cento della clientela italiana. In forte aumento, +22 p. C. , le provenienze dalla Campania, area sulla quale ha puntato molto Turismo Fvg, anche attraverso la creazione di collegamenti aerei diretti tra Napoli e Ronchi dei Legionari. Tra gli stranieri si conferma decisivo l´apporto di austriaci e tedeschi - Austria e Germania rappresentano da soli oltre 330 mila arrivi - che crescono rispettivamente dello 0,89 e del 7,13 per cento. Sono in crescita vertiginosa gli arrivi dai Paesi dell´Est Europa, con punte massime del 44,68 e del 40,04 per cento per Romania e Russia. Per quanto riguarda le tipologie di struttura scelte si registra un ottimo +5,5 per cento per gli alberghi, che rimangono ovviamente le soluzioni ricettive principali. Molto bene anche Bed & Breakfast e agriturismo, che crescono del 16,7 e del 17,4 per cento. Tra le strutture ricettive balza agli occhi l´incremento record di arrivi negli alberghi diffusi, protagonisti di un +178,2 per cento. La previsioni per gli ultimi tre mesi del 2007 indicano un trend di crescita in linea con gli altri mesi dell´anno con un incremento complessivo del 5,66 per cento negli arrivi e del 0,97 per cento nelle presenze. In valori assoluti questi dati si traducono in una mole di arrivi che si avvicina a quota 2 milioni e di presenze che sfondano il muro di 8 milioni 500 mila unità. I cluster in cifre - I dati relativi ai primi otto mesi del 2007 indicano chiaramente una nuova distribuzione dei pesi tra i prodotti turistici regionali. Buoni i risultati ottenuti dalle località balneari, che complessivamente crescono del 5,34 per cento negli arrivi e di oltre l´1 per cento nelle presenze. Lignano traina il comparto regionale con un +6 per cento negli arrivi e +2,50 per cento nelle presenze, mentre Grado resta in scia incrementando i due indicatori dell´1,80 e dello 0,89 per cento. L´analisi del periodo gennaio-agosto segnala in maniera netta l´aumentata incidenza degli altri prodotti turistici sul sistema complessivo degli afflussi. Nei primi otto mesi dell´anno le città d´arte sono cresciute del 10,05 per cento negli arrivi e del 12,85 per cento nelle presenze, confermando, su un periodo più lungo, gli ottimi risultati ottenuti da Trieste e da Udine anche nella stagione estiva. Stesso discorso vale per il prodotto "Perle d´arte", che pur movimentando numeri più piccoli, ha registrato tassi di crescita del 6,90 per cento negli arrivi e dell´8,06 per cento nelle presenze. Tra queste località spicca Aquileia, che ha incrementato del 13,85 e dell´11,94 per cento arrivi e presenze. In leggero calo invece la montagna, che ha risentito anche di una stagione invernale difficile dal punto di vista climatico. La mancanza di neve dimostra di aver influenzato non poco i flussi turistici, considerando che a fronte di una sostanziale tenuta degli arrivi (si parla di un -0,77 p. C. ), le presenze hanno subito un arresto più marcato (-6,72 per cento). Una tesi confermata anche dall´andamento del prodotto montagna nei mesi non invernali, nei quali la situazione degli arrivi è sensibilmente migliorata. .  
   
 

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