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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Novembre 2007
 
   
  POTENZA: APPROVATA RELAZIONE PROGRAMMATICA E LINEE OPERATIVE 2008

 
   
  Potenza, 5 novembre 2007 – Il Consiglio della Camera di Commercio di Potenza ha approvato all´unanimità – ed è l’ottavo anno consecutivo che ciò accade – la relazione programmatica che definisce le linee strategiche per il prossimo biennio, nonché le linee operative per la redazione del bilancio di previsione dell´esercizio finanziario 2008. Sulla scorta della verifica della programmazione triennale chiusa nel 2007 e dello scenario del prossimo biennio, l’analisi è partita dal contesto di una provincia penalizzata dalla scarsa dotazione infrastrutturale, da pochi investimenti in ricerca e innovazione tecnologica, da un tessuto di piccole e piccolissime imprese, da una scarsa propensione all’apertura verso i mercati extraregionali, da un difficile rapporto tra imprese e sistema bancario. “Nell’ambito di un contesto che sconta un’intensificazione dei fenomeni di chiusura di imprese e la persistente debolezza della propensione ad avviare nuove attività – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte -, diviene utile focalizzare il ruolo della Camera di Commercio in chiave di decentramento istituzionale. L’ente camerale dovrà continuare a rappresentare, sulla base di una concretizzazione rigorosa del principio di sussidiarietà, la sede di raccordo e di sintesi degli interessi del mondo economico sul territorio, in special modo in questa prima fase di attuazione del nuovo Por Basilicata 2007-2013. Un ruolo che rivendichiamo con forza, malgrado permangano fenomeni di frammentazione e rigidità nelle relazioni fra organismi, nelle deleghe e nei procedimenti amministrativi, oltre che di scarso coordinamento se non, a volte, di vera e propria competizione nel governo della spesa pubblica. Nonostante ciò, la Cdc continuerà a proporre (in linea con quanto accaduto negli ultimi anni) misure innovative a sostegno dello sviluppo economico locale, sia pure nella consapevolezza che, con le esigue risorse proprie da mettere in campo, si tratterà per lo più di azioni a carattere sperimentale che, auspichiamo, possano fungere da positiva ‘provocazione’ per la platea degli altri attori istituzionali”. Modello di azioni concertative - La Camera di Commercio, anche attraverso la rete delle proprie articolazioni locali e regionali, ritiene necessario mantenere fermi e sviluppare alcuni aspetti quali la crescita della collaborazione con il mondo associativo delle imprese, l’organizzazione di “una rete di relazioni forti e permanenti” con le Associazioni di categoria, la concentrazione di proposte e relazioni operative con la Regione Basilicata su problematiche dello sviluppo ben selezionate, lo sviluppo qualitativo delle relazioni con altre istituzioni ed organismi locali. Obiettivi strategici - Si ritiene pertanto fondamentale portare a termine il programma avviato nel 2005, consolidandone i risultati nell’ambito dei seguenti obiettivi strategici: la valorizzazione delle risorse umane, il rafforzamento delle filiere produttive e commerciali ed il sostegno a sistemi distrettuali, l’attenzione decisa all’innovazione, l’organizzazione dei servizi e della circolazione delle informazioni secondo logiche di Customer satisfation, la definizione di nuovi strumenti di finanza innovativa alle imprese per favorire l’accesso al credito delle Pmi locali, l’utilizzo del Fondo di Perequazione nazionale quale volano di sviluppo di progetti di rete ad alto contenuto innovativo, il ruolo fondamentale dell’Azienda Speciale Forim quale braccio operativo della Camera, il crescente valore dell’outsorcing e del più ampio sistema del “in house providing”, il partenariato con la Provincia e quello con l’Alsia. Proposte innovative di intervento - A questi elementi, che hanno fortemente caratterizzato l’ultimo triennio di attività camerali, occorre tuttavia affiancare nuovi ambiti potenziali di intervento che, sulla base dell’analisi di contesto e degli elementi di debolezza che ancora segnano il territorio provinciale, appaiono come possibili aree di azione in cui il sistema camerale può esprimere la propria competenza istituzionale ed operativa. “Una particolare attenzione – ha sottolineato il presidente Lamorte - va posta al problema della dotazione infrastrutturale del nostro territorio, comprendendo l’intera gamma delle infrastrutture materiali ed immateriali di servizio al sistema produttivo locale”. Con riferimento alle strutture di carattere promozionale e rappresentativo, è stato ricordato, in anni recenti l’Ente camerale ha avviato insieme alla Regione Basilicata e all’Ente Fiera Autonomo di Basilicata una prima riflessione sulla revisione organizzativa e logistica del sistema fieristico locale che, attualmente, si sviluppa in modo disorganico, rispondendo a sollecitazioni “spot”, senza una programmazione concertata, e con soluzioni logistiche caratterizzate da evidente provvisorietà. La creazione di un polo espositivo e congressuale, da realizzare con una ampia partecipazione di soggetti istituzionali e organismi pubblici e privati che operano sul territorio, potrebbe divenire uno dei meccanismi di impulso dell’economia locale e reimpostare una programmazione moderna ed innovativa delle attività espositive”. La Camera di Commercio di Potenza intende altresì riproporre la propria attenzione sull’ambito aeroportuale, sui centri merci e gli interporti, sulla piattaforma logistica e sui sistemi di accompagnamento allo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali attraverso gli incubatori, con l’obiettivo di facilitare la fase di avvio operativo di nuove imprese. “A questo proposito, si può pensare anche al possibile riutilizzo e alla messa a valore di strutture dismesse di proprietà di enti pubblici – ha concluso Lamorte -, spesso carenti delle risorse necessarie per il riassetto strutturale e funzionale degli immobili non più in uso, così pure può in futuro valorizzarsi l’esperienza del partenariato in atto sul programma di ricerca e innovazione fra Camera, Università, Provincia e Associazioni di categoria”. .  
   
 

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