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Notiziario Marketpress di Mercoledì 31 Ottobre 2007
 
   
  IN CERCA DI CASTAGNE E TARTUFI IN IRPINIA, IN CERCA DI OLIO NUOVO IN CHIANTI E A TREVI

 
   
  Nebbie leggere, il fumo di qualche camino in lontananza e lo scricchiolio delle foglie gialle sotto i piedi, mentre ci si avventura nel bosco. Il piacere dell´autunno è tutto questo, soprattutto se si può assaporare lontano dalla città. C´è una zona in Italia, conosciuta purtroppo per un evento catastrofico che la sconvolse nel 1981: è l’Irpinia, terra da scoprire per la sua natura imponente e intatta, ricca di acque, monti e boschi. L´autunno ci conduce ai suoi prodotti più autentici: la castagna di Serino e il tartufo nero di Bagnoli Irpino. Serino é una grande riserva naturale che si sviluppa con una fitta trama di faggi e castagni fino alle vette nude dei monti Picentini e del massiccio monte Terminio, famoso anche per la sua acqua che rifornisce la città di Napoli e che, secondo la leggenda, sarebbe il segreto del suo celebre caffè. D´altra parte il nome di Serino é antichissimo e tracce di insediamenti in questo territorio risalgono all´età del bronzo, mentre l´epoca romana é segnata dal ricordo di scontri feroci con queste popolazioni fiere e bellicose. Ancora più tardi la storia di Serino si confonde con quella del ducato longobardo di Benevento a cui appartenne fino al 848, fino all´arrivo dei Normanni. Oggi Serino, circondata da boschi e montagne, attrae per lunghe passeggiate alla ricerca delle castagne www. Prolocoserino. It Le castagne di Serino (la coltivazione Montemarano, detta anche marrone di Avellino, è considerata dagli esperti tra le migliori varietà italiane), raccolte a mano, sterilizzate e selezionate secondo la grandezza, vanno a comporre piatti prelibati, dalla zuppa rustica in abbinamento con fagioli, funghi e pancetta, ai raffinati marrons glacés delle pasticcerie più celebri di tutto il mondo. Questo frutto così decorativo per il suo colore caldo la forma tonda e il riccio dorato, si presta a infinite interpretazioni, di cui sono esperti i cuochi irpini. Cuochi che nascono proprio dall´abitudine di organizzare, all´interno dei castagneti, piccoli posti di ristoro che servivano un tempo a rifocillare gli operai. Le aziende che trasformano il prodotto come Terminio frutta& alimentari di Gaetano De Feo www. Terminiofrutta. It vi suggeriranno qualche ricetta tipica inserita nelle confezioni, le pasticcerie conquisteranno la gola con un sontuoso monte Bianco, le sfogliatelle e le crostate alle castagne, i ristoranti vi proporranno un menù completo ispirato a questo frutto. Ne sono esempio i ristoranti dell´hotel Serino, quello interno e quello in piazza, antica osteria O’Calabrisuotto hotelserino@hotelserino. It. I dolci al carrello sono un invito al peccato, con una varietà di assortimenti, di accostamenti e di sapori sorprendente: il ripieno é costante, una pasta di castagne bollite e schiacciate mescolate a cacao, zucchero, vaniglia e liquore. A pochi chilometri da Serino si eleva Bagnoli Irpino, un paese che testimonia le sue passate fortune, dovute alla lavorazione e al commercio di tessuti, con una serie di palazzotti nobiliari, portoni in pietra, affreschi e i resti di un castello normanno. Www. Bagnoli-laceno. It Oggi si va a Bagnoli per godere i profumi intensi del tartufo nero dal profumo forte pungente, che lo differenzia dal cosiddetto scorzone estivo. Vi è anche un inno dedicato al tartufo bagnolese scritto nel 1874, che indica in questo tubero il vero tesoro di questi monti. Anche qui aziende artigianali e ristoranti pittoreschi non deludono. Perna Tartufi é nata da pochi anni, ma si è già conquistata la celebrità, tanto da immortalare la fotografia del suo titolare che fa assaggiare un tartufo a Carlo d´Inghilterra. Www. Pernatartufi. Com Lenzi Tartufi, di più antica tradizione, è presente con i suoi prodotti in oltre venti città europee. Www. Lenzitartufi. Com In entrambe il tartufo è declinato in tutte le sue possibili variazioni: salsa, crema, paté di selvaggina, paté di lardo, burro, tagliolini, polenta, miele. Originalissimi anche la grappa al tartufo estivo, i tarallini e i cantucci al tartufo e il salame al tartufo. Ci sono poi piatti difficili da trovare e a maggior ragione da scoprire sul posto: il “migliatello”, l’”uscieddu”, la “conza”. Le sagre non mancano per creare l´occasione, ma tutto l´inverno offre l´atmosfera perfetta e lo scenario migliore per un weekend in questa Irpinia profumata. A completare l’itinerario e rimanere in tema, ecco un accostamento eccellente. Scendendo verso l´Irpinia, facciamo due soste una in Toscana, e una in Umbria per assaporare l´olio nuovo dell´anno. Dal 1 all’11 novembre torna “Chianti d’Autunno”, che vede protagonista l’olio l’extravergine di oliva, con degustazioni guidate, il percorso “Frantoi aperti”, il convegno “Olio e Salute”. Non mancheranno ovviamente i circuiti gastronomici con menù studiati per l´occasione www. Chiantidautunno. It. In Umbria, invece, dal 3 al 4 novembre a Trevi, in provincia di Perugia, si svolge la prima edizione di “Festivol, Trevi tra olio, musica, arte e papille”, manifestazione organizzata in collaborazione con la Strada dell’Olio DOP Umbria, che consente di gustare il prezioso alimento oltre che nei frantoi anche all’interno dei palazzi storici aperti eccezionalmente per l’occasione. Tra le iniziative in programma: trekking con i muli lungo il Sentiero degli Ulivi, bruschette e stand di presidi Slow Food in piazza, laboratori del gusto, inaugurazione di mostre e nuovi percorsi museali legati alla storia dell’olio, menu “Ristori dei presidi”. Infoturismo@comune. Trevi. Pg. It, info@stradaoliodopumbria. It . . .  
   
 

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