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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Novembre 2007 |
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PROGETTO UE SULLA PLASTICA NATURALE IMPRIME SLANCIO ALLO SVILUPPO DEGLI IMPIANTI OSSEI
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Bruxelles, 5 novembre 2007 - Secondo alcuni ricercatori europei che studiano gli impianti ossei il futuro potrebbe risiedere nella plastica naturale; a loro parere, infatti, questo materiale è maggiormente in grado di adattarsi allo scheletro e pertanto consentirebbe di eliminare la necessità di sottoporsi a nuovi interventi. Gli scienziati, che lavorano al progetto finanziato dall´Unione europea Newbone, sono impegnati nella ricerca e nello sviluppo delle proprietà delle fibre composite per simulare quelle delle ossa e sostituire gli impianti in acciaio inossidabile utilizzati attualmente. «Stiamo lavorando a una variante di fibre composite (ossia plastica rinforzata) dotata di proprietà che sono compatibili con le ossa dello scheletro. Questo significa che le proprietà meccaniche dell´impianto saranno identiche a quelle delle ossa e che l´impianto sarà perfettamente compatibile con lo scheletro», spiega Karri Airola, ricercatore presso lo University College di Borås (Svezia). I ricercatori di nove paesi europei ritengono che i nuovi materiali da impianto siano dotati di un effettivo potenziale che occorre sviluppare ulteriormente. «La combinazione di polimeri e fibra di vetro permette di creare materiali molto resistenti e il trattamento della loro superficie con vetro bioattivo consente al tessuto osseo di crescere intorno a questi impianti», afferma il dottor Airola. «I nuovi impianti ossei forniranno diversi vantaggi rispetto a quelli in metallo. Questi ultimi, infatti, talvolta espongono il paziente al rischio di doversi sottoporre a un nuovo intervento per la sostituzione dell´impianto. Nel caso degli impianti in fibra composita, invece, il rischio è minore, poiché le proprietà di questi materiali sono più simili a quelle delle ossa», ha aggiunto. Le persone che soffrono di osteoporosi o di cancro alle ossa o che sono state vittime di infortuni sportivi o incidenti stradali sono i probabili destinatari di questo tipo di impianti. Il mercato globale ha un fatturato annuo di 700 Mio Eur. Si tratta di una cifra che aumenta annualmente di circa il 20% a causa dell´invecchiamento demografico. Uno degli obiettivi del progetto è rafforzare la competitività del settore impiantistico europeo in questo settore di nicchia. «Riteniamo che i nuovi impianti biostabili e biodegradabili costituiscano un´importante soluzione avanzata di assistenza sanitaria a livello mondiale», afferma il professore ortopedico Hannu Aro dell´Università di Turku (Finlandia). Gli scienziati presenteranno le loro conclusioni provvisorie in occasione di una conferenza che si terrà presso lo University College di Borås (Svezia), il 5 e 6 novembre 2007. I risultati finali della ricerca verranno poi illustrati nel 2011 e la produzione dei nuovi materiali sarà probabilmente avviata subito dopo quella data. Il progetto, finanziato a titolo del Sesto programma quadro (6°Pq), avrà un bilancio complessivo di 6,5 Mio Eur. Oltre la metà dei partner di Newbone è costituita da piccole e medie imprese (Pmi). Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Hb. Se/ih/polymer/newbone/default. Asp . |
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