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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Novembre 2007
 
   
  UBS ARCHIVIA IL TERZO TRIMESTRE CON UNA PERDITA DI CHF 726 MILIONI ANTE IMPOSTE

 
   
  Zurigo / Basilea, 5 novembre 2007 - Come annunciato il 1° ottobre, il risultato del terzo trimestre comprende notevoli perdite e svalutazioni in posizioni di negoziazione correlate al mercato statunitense dei mutui ipotecari residenziali a rischio, che si sono tradotte in un risultato negativo per i ricavi di Chf 4,2 miliardi nelle nostre attività di reddito fisso, cambi e materie prime. Le unità di Ubs al di fuori delle aree penalizzate di Investment Bank hanno evidenziato una notevole solidità. Le attività di sottoscrizioni di azioni e di consulenza aziendale hanno conseguito un’ottima performance. Nel terzo trimestre la raccolta netta nelle attività di gestione patrimoniale risulta pari a Chf 40,2 miliardi. Le commissioni sono rimaste elevate sia nella gestione patrimoniale che nell’asset management, in ragione del livello di patrimoni investiti che al 30 settembre 2007 si attestava a Chf 3100 miliardi. Ubs chiude il terzo trimestre 2007 con una perdita operativa al lordo delle imposte e degli interessi minoritari pari a Chf 726 milioni, collocandosi nella fascia compresa tra i Chf 600-800 milioni come preannunciato nel comunicato stampa del 1° ottobre 2007. Al netto delle imposte e degli interessi minoritari, la perdita netta di competenza degli azionisti è stata di Chf 830 milioni. «Il risultato del terzo trimestre è stato senza dubbio deludente, tuttavia abbiamo adottato una serie di misure per migliorare la performance. Con il nuovo team dirigenziale intendiamo implementare modifiche volte a gestire i punti deboli che hanno causato le perdite. Tali provvedimenti riguardano il management, la struttura e il volume del nostro bilancio. Ci stiamo altresì adoperando per rafforzare la nostra gestione del rischio di mercato e i nostri sistemi di controllo», ha affermato Marcel Rohner, Chief Executive Officer di Ubs. Nei tre mesi in rassegna la performance di Ubs è stata principalmente penalizzata dalle ingenti perdite e svalutazioni registrate sul mercato statunitense dei titoli garantiti da mutui ipotecari residenziali a rischio, che si sono tradotte in un risultato negativo per i ricavi di Chf 4,2 miliardi nelle attività di Fixed income, currencies and commodities di Investment Bank. Quando Ubs ha assunto le posizioni, di notevole volume e di cui detiene ancora una parte, aveva provveduto a controbilanciarle parzialmente con coperture volte a mitigare i rischi in condizioni normali di mercato. Tuttavia, il deterioramento del settore statunitense dei mutui subprime è stato così marcato e improvviso, in particolare in agosto, da rendere i mercati illiquidi. Ne è conseguita una notevole flessione del valore di tali titoli, inclusi quelli con rating creditizi elevati. Nel corso del trimestre la debolezza del mercato immobiliare statunitense è continuata e le valutazioni a fine settembre che Ubs ha assegnato alle proprie posizioni in titoli correlati alle ipoteche americane riflettono tale andamento. Le altre attività di Ubs hanno tuttavia evidenziato una solidità ragguardevole. Il settore della gestione patrimoniale ha archiviato un trimestre eccellente, con livelli record di redditività. La performance di raccolta delle attività si conferma sostenuta, con un totale di afflussi di nuovi capitali netti nell’attività di gestione patrimoniale pari a Chf 40,2 miliardi per il periodo in rassegna. Le commissioni sia nella gestione patrimoniale che nell’asset management rimangono elevate, in ragione del livello di patrimoni investiti che si è collocato a Chf 3100 miliardi al 30 settembre 2007. Per l’intera Ubs, i compensi e le commissioni attive netti sono stati considerevolmente più elevati di quelli ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente, risultando solo marginalmente inferiori ai massimi storici raggiunti nel secondo trimestre 2007. Oltre alla solida performance delle unità di gestione patrimoniale e asset management, tale evoluzione è ascrivibile ai ricavi su base annua generati dalle attività di sottoscrizione di azioni e di consulenza aziendale di Investment Bank nonché alle sostanziali commissioni registrate dalle operazioni equity cash. I ricavi sono altresì progrediti nel raffronto annuo in alcune delle attività di negoziazione, in particolare nell’ambito di derivati azionari, prime brokerage, derivati su tassi e obbligazioni governative come pure nelle aree di distribuzione a diretto contatto con la clientela delle operazioni su mercato monetario, valute e materie prime. Nonostante i risultati deludenti per il terzo trimestre, nei primi nove mesi dell’anno la performance di Ubs si è confermata su livelli sostenuti. Nel corso di tale periodo, l’utile netto di competenza degli azionisti da attività continuative si è attestato a Chf 7713 milioni. Escludendo la plusvalenza generata dalla vendita della partecipazione in Julius Baer e i costi correlati alla chiusura di Drcm nel secondo trimestre, l’utile netto di competenza si sarebbe collocato a Chf 6016 milioni rispetto ai Chf 8349 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Prospettive - Il quarto trimestre è iniziato con risultati positivi in tutte le attività, compresa Investment Bank. Tuttavia, la nostra attività Ficc resta esposta a un ulteriore deterioramento dei mercati degli alloggi e ipotecario negli Stati Uniti nonché a un abbassamento dei rating relativi ai titoli ipotecari, il che potrebbe comportare ulteriori svalutazioni delle nostre posizioni. Di conseguenza, non ci aspettiamo che gli ultimi tre mesi dell’anno seguiranno lo stesso andamento di inizio trimestre o che le difficoltà attuali si risolveranno a breve termine. In particolare, riteniamo improbabile che Investment Bank contribuisca positivamente ai risultati Ubs negli ultimi tre mesi dell’esercizio. I mercati restano caratterizzati dall’incertezza, ma in base alle informazioni attuali, il Gruppo dovrebbe tornare ad essere redditizio nel quarto trimestre 2007. Risultati raffrontati agli obiettivi - Ubs concentra la propria attenzione su quattro principali indicatori di performance, fissati in modo tale da poter fornire ai propri azionisti rendimenti sempre migliori. Tutti gli indicatori sono calcolati sulla base dei risultati da attività continuative. I primi due indicatori, ovvero gli obiettivi del Roe e l’utile diluito per azione, sono calcolati per l’intera Ubs, mentre gli altri due, ossia quelli relativi al rapporto costi/ricavi e alla raccolta netta, sono circoscritti alle attività finanziarie. In base a tali premesse, gli indicatori di performance nel terzo trimestre 2007 evidenziano quanto segue: il Roe annualizzato per i primi nove mesi del 2007 si è attestato al 20,7%, in calo dal 26,0% dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Le ingenti perdite registrate da Investment Bank sono state solo parzialmente neutralizzate dalla plusvalenza al netto delle imposte di Chf 1926 milioni derivante dalla vendita della partecipazione in Julius Baer nel secondo trimestre 2007. Escludendo questa plusvalenza e i costi correlati alla chiusura di Drcm (pari a Chf 229 milioni al netto delle imposte) nel secondo trimestre di quest’anno, il Roe annualizzato per i primi nove mesi del 2007 sarebbe stato pari al 17,2%; l´utile diluito per azione è stato negativo di Chf 0,49 rispetto al risultato positivo di Chf 1,07 del terzo trimestre 2006; il rapporto costi/ricavi nelle attività finanziarie è del 115,2%, in netto progresso rispetto al 73,8% dello stesso periodo dell’esercizio precedente; la raccolta netta, pari nel terzo trimestre 2007 a Chf 38,3 miliardi, è in flessione rispetto ai Chf 41,9 miliardi registrati nello stesso periodo del 2006. Nei tre mesi in rassegna l’apporto nelle unità di gestione patrimoniale è stato di Chf 40,2 miliardi, in crescita dai Chf 26,8 miliardi del terzo trimestre 2006, mentre gli afflussi nelle unità di gestione patrimoniale internazionali e svizzere sono progrediti di Chf 11,7 miliardi a Chf 35,1 miliardi, grazie agli elevati contributi di tutte le regioni. La raccolta netta nelle attività di gestione patrimoniale in Europa si è attestata nel terzo trimestre 2007 a Chf 7,3 miliardi, in rialzo rispetto ai Chf 2,7 miliardi dello stesso periodo nel 2006, in virtù dei maggiori contributi apportati da tutti i mercati, ad eccezione dell’Italia. Nel periodo in esame gli afflussi nelle unità statunitensi di gestione patrimoniale sono stati pari a Chf 5,1 miliardi, in aumento dai Chf 3,4 miliardi di un anno prima grazie agli afflussi da nuovi clienti, alimentati dall’incremento del numero di consulenti finanziari. Nell’ambito dell’asset management le attività istituzionali e di wholesale intermediary hanno registrato complessivamente un deflusso netto di Chf 2,8 miliardi, in forte calo rispetto all’afflusso sostenuto di Chf 15,5 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Il comparto della clientela istituzionale ha risentito dei deflussi da alcuni mandati azionari sottoperformanti, parzialmente neutralizzati dagli afflussi in investimenti alternativi e quantitativi nonché multiasset. Nelle attività wholesale intermediary, i deflussi da fondi obbligazionari sono stati solo in parte controbilanciati dagli afflussi in altre categorie di attivi. Nel terzo trimestre 2007, nel settore retail in Svizzera è stata conseguita una raccolta netta di Chf 0,9 miliardi rispetto al deflusso di Chf 0,4 miliardi dello stesso periodo nel 2006, prevalentemente a seguito della crescita degli afflussi di clienti esistenti. Risultati relativi alle attività finanziarie Nell’ambito delle proprie attività operative strategiche, Ubs ha conseguito una perdita netta di competenza (da attività continuative in ambito finanziario) pari a Chf 1086 milioni, in diminuzione rispetto all’utile netto di Chf 2114 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente e all’utile di Chf 3455 milioni del secondo trimestre di quest’anno (vendita della partecipazione in Julius Baer e costi connessi alla chiusura di Drcm esclusi). Includendo queste due voci, nel secondo trimestre 2007 l’utile si è attestato a Chf 5152 milioni. Global Wealth Management & Business Banking - Nel terzo trimestre 2007 l’utile ante imposte di Global Wealth Management & Business Banking si è attestato a un livello record di Chf 2388 milioni, con un progresso di Chf 47 milioni ossia del 2% rispetto ai tre mesi precedenti. L’utile ante imposte delle attività di Wealth Management International & Switzerland ha toccato un nuovo massimo storico a Chf 1616 milioni, in crescita del 5% dal secondo trimestre. I proventi operativi complessivi sono aumentati del 4% per effetto dell’incremento dei ricavi ricorrenti dovuto a sua volta alla crescita del livello medio dei patrimoni in gestione. I ricavi non ricorrenti sono, invece, diminuiti leggermente in seguito alla riduzione dell’attività con la clientela nel periodo in rassegna. Le spese operative sono salite del 3% rispetto al trimestre precedente. Anche le spese per il personale sono risultate più elevate, riflettendo principalmente l’ampliamento dell’organico e i maggiori compensi correlati alla performance. Le spese generali e amministrative sono aumentate marginalmente. Nel terzo trimestre 2007, l’unità Wealth Management Us ha archiviato un utile ante imposte di Chf 181 milioni, in progresso del 12% rispetto ai Chf 161 milioni dei tre mesi precedenti. In dollari statunitensi, l’utile al lordo delle imposte ha registrato un incremento del 14% collocandosi a un livello record di Usd 151 milioni. Questo miglioramento è ascrivibile alla flessione delle spese generali e amministrative dovuta a un calo consistente dei costi legali e per contenziosi. I proventi operativi complessivi sono diminuiti dell’1% in franchi svizzeri, ma sono aumentati dell’1% in dollari. Le spese operative complessive sono scese del 2% in franchi svizzeri e dell´1% in dollari, per effetto dei minori costi legali e per contenziosi. Le spese per il personale hanno subito un incremento dell’1% in ragione dei maggiori compensi per i consulenti finanziari, derivanti a loro volta dall’incremento delle remunerazioni, e del progresso dei costi salariali. L’utile ante imposte di Business Banking Switzerland si è attestato a Chf 591 milioni, in diminuzione rispetto ai Chf 637 milioni del secondo trimestre, quando l’unità aveva registrato una serie di rivalutazioni delle plusvalenze delle partecipazioni azionarie. I proventi operativi complessivi sono scesi marginalmente dal periodo precedente, nonostante l´aumento degli interessi attivi, e le spese operative sono calate leggermente riflettendo la diminuzione degli accantonamenti correlati alla performance. Global Asset Management - Nei tre mesi in rassegna l’utile al lordo delle imposte si è collocato a Chf 369 milioni, in crescita dai Chf 66 milioni del secondo trimestre 2007 quando erano stati iscritti a bilancio i costi di chiusura di Drcm pari a Chf 384 milioni. Escludendo tali spese di liquidazione, l’utile ante imposte si è contratto del 18% rispetto ai Chf 450 milioni del periodo precedente, riflettendo ampiamente il calo delle commissioni di performance. I proventi operativi complessivi per il periodo in esame si sono attestati a Chf 942 milioni, in flessione del 13% dai tre mesi precedenti. I ricavi nel segmento Institutional sono risultati pari a Chf 503 milioni, in calo dai Chf 642 milioni del secondo trimestre per effetto delle minori commissioni di performance degli investimenti alternativi e quantitativi e delle attività brasiliane di asset management. Nel segmento Wholesale Intermediary i ricavi si sono collocati a Chf 439 milioni, in leggero progresso dai Chf 436 milioni del periodo precedente. Tale risultato è riconducibile all’inclusione di Ubs Hana Asset Management, ma è stato in parte neutralizzato dalla flessione delle commissioni di performance. Nel terzo trimestre, le spese operative complessive sono state pari a Chf 573 milioni, scendendo dai Chf 1012 milioni del periodo precedente. Escludendo i costi di chiusura di Drcm, le spese si sono ridotte del 9% rispetto al secondo trimestre, prevalentemente grazie ai minori compensi d’incentivo. Le spese per il personale sono ammontate a Chf 413 milioni nei tre mesi in esame e, rettificate per i costi di liquidazione dell’unità Drcm, sono calate del 10% dal trimestre precedente, dato che i compensi d’incentivo sono diminuiti in linea con le commissioni di performance. Le spese generali e amministrative (escludendo i costi di chiusura di Drcm) sono risultate pari a Chf 107 milioni nel terzo trimestre, in flessione dai Chf 124 milioni dei tre mesi precedenti, soprattutto per effetto dei minori costi legali, It, di viaggio e di rappresentanza. Investment Bank - Nel trimestre in rassegna, Investment Bank ha registrato una perdita di Chf 3680 milioni rispetto a un utile ante imposte di Chf 1083 milioni per lo stesso periodo dell’esercizio precedente. I proventi operativi complessivi nel terzo trimestre sono stati negativi, di Chf 1419 milioni, mentre un anno prima erano positivi a Chf 4500 milioni. I ricavi dell’unità Equities si sono attestati a Chf 1709 milioni, restando pressoché allo stesso livello di un anno prima. La deludente performance dell’arbitraggio statistico e di altre attività di negoziazione per conto proprio ha comportato perdite che sono state quasi completamente neutralizzate dalla crescita dei ricavi nella maggior parte delle altre attività su azioni. Il cash equity è progredito sulla scia di maggiori volumi globali nel trimestre a fronte di livelli record nelle transazioni. Grazie a questa evoluzione le commissioni hanno toccato il massimo storico. I derivati si confermano molto vigorosi con ricavi più elevati in tutte le regioni grazie all’incremento dei proventi su prodotti strutturati. I ricavi di prime brokerage hanno registrato una notevole crescita, sostenuti dall´aumento del numero di clienti e dei loro saldi medi, anche se questo risultato è stato in parte controbilanciato dalla flessione negli spread applicati ai clienti. I derivati quotati hanno archiviato un altro trimestre record, alimentati dalla maggiore volatilità e dalla crescita dei volumi; quest’ultima a sua volta riconducibile all’acquisizione delle attività in future e opzioni di Abn Amro perfezionata nel 2006. I ricavi dell’unità Fixed income, currencies and commodities (Ficc) sono stati negativi di Chf 4226 milioni nel terzo trimestre 2007, in calo dal risultato positivo di Chf 1964 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’attività su tassi ha accusato ingenti perdite nelle attività su titoli garantiti da ipoteche e su asset-backed securities, dovute alla contrazione del portafoglio di titoli obbligazionari collateralizzati (Cdo) nonché dell’attività di negoziazione di titoli garantiti da mutui residenziali. Inoltre, il deterioramento del mercato statunitense dei mutui subprime in agosto ha causato un´ulteriore flessione delle obbligazioni strutturate. Il comparto del reddito fisso ha registrato perdite nel trading proprietario creditizio statunitense. Le svalutazioni di posizioni di leveraged finance sono state limitate a Chf 480 milioni, commissioni comprese, e riguardano Ficc come pure l’attività d’investment banking. Nonostante le consistenti perdite, alcune aree di Ficc hanno messo a segno risultati positivi. Nelle attività su tassi, sia i derivati che le obbligazioni governative hanno evidenziato una forte crescita dei ricavi per i clienti. I mercati emergenti hanno archiviato una performance molto sostenuta, in particolare in America latina grazie all´acquisizione di Banco Pactual nel 2006, e sono progrediti nella regione Asia-pacifico. Nelle operazioni su mercati monetari, valute e materie prime, Ubs ha conseguito notevoli ricavi nei derivati e sulle piazze emergenti come pure risultati record nelle attività su cambi spot. I ricavi sulle materie prime sono diminuiti a causa di una riduzione delle nostre posizioni di trading nonché della bassa volatilità dei mercati nel corso dei mesi estivi, che hanno causato una flessione del volume di attività nei segmenti elettricità e gas, in parte neutralizzata dalla crescita sostenuta dei ricavi in metalli preziosi, petrolio greggio e prodotti strutturati. I ricavi di Investment banking si sono attestati a Chf 1103 milioni, registrando il secondo miglior risultato di sempre e in progresso del 38% rispetto allo stesso periodo 2006. In Europa, Medio Oriente, Africa e Americhe i ricavi hanno espresso una crescita a due cifre, mentre nell´area Asia-pacifico hanno accusato una contrazione rispetto all’eccezionale terzo trimestre dell’esercizio precedente. I ricavi delle attività di consulenza sono notevolmente incrementati, come pure i risultati sui mercati dei capitali azionari: questo andamento ha più che neutralizzato il calo dei ricavi sui mercati dei capitali di debito riconducibile alle condizioni sfavorevoli sulle piazze creditizie. Rispetto al record stabilito nel secondo trimestre 2007, i ricavi di investment banking hanno registrato una flessione del 16%, con contrazioni in tutti i prodotti, ad eccezione della consulenza che ha espresso un miglioramento. Nel periodo in rassegna, i costi operativi complessivi sono scesi del 34% se raffrontati allo stesso trimestre del 2007. Le spese per il personale sono diminuite del 49%, riflettendo i minori accantonamenti dei compensi correlati alla performance nonché una modifica della composizione dei bonus nel rapporto tra contanti e azioni. Questa flessione è stata in parte controbilanciata dall’incremento nei salari dovuto all’aumento dell’organico. Le spese per i compensi azionari sono cresciute del 3% principalmente in seguito all’ammortamento accelerato delle remunerazioni differite di buonuscita. Le spese generali e amministrative sono salite del 7% a Chf 801 milioni rispetto al terzo trimestre 2006 per effetto dei costi di locazione più elevati causati dalla necessità di maggiori spazi adibiti ad ufficio e dall´incremento degli affitti. Anche il rialzo delle commissioni professionali e dei costi di consulenza hanno alimentato le spese generali e amministrative. .  
   
 

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