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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Novembre 2007 |
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TRENTO: SÌ AL PROGRAMMA DI RICERCA SANITARIA
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Trento, 5 novembre 2007 - “L’obiettivo strategico perseguito attraverso il sistema della ricerca sanitaria finalizzata è la promozione, anche con riferimento agli obiettivi della programmazione sanitaria nazionale, della qualificazione complessiva del sistema sanitario provinciale, sia dal punto di vista clinico-assistenziale, sia sul piano della organizzazione e gestione dei servizi, coerentemente con quanto delineato dalla programmazione sanitaria provinciale”. Muove da questa considerazione l’importante delibera proposta da Remo Andreolli, assessore alle politiche per la salute, approvata oggi dalla Giunta provinciale. Delibera che dà il via libera, per la prima volta, al programma di ricerca sanitaria finalizzata per il periodo 2007-2008 nonché al bando di invito per la presentazione di progetti di ricerca sanitaria per l’anno 2007. Il finanziamento complessivo a carico del bilancio provinciale è di euro 975. 000,00, di cui euro 500. 000,00 per il bando relativo all’anno 2007 ed euro 475. 000,00 per quello del 2008. Ricordiamo che nel marzo 2006, la Giunta Provinciale ha approvato l’”Atto di indirizzo per lo sviluppo delle attività di ricerca sanitaria finalizzata in provincia di Trento”, con lo scopo di studiare, definire e implementare una strategia complessiva per lo sviluppo della ricerca sanitaria in provincia di Trento in tutti i suoi aspetti e secondo gli indirizzi della programmazione sanitaria. Questa deliberazione ha previsto – fra l’altro - la costituzione, presso l’Assessorato alle politiche per la salute, per la durata della legislatura, di un Comitato scientifico per le attività di ricerca sanitaria finalizzata e di una Commissione per la valutazione dei progetti di ricerca sanitaria finalizzata presentati a seguito dell’emissione dello specifico Bando. Nella delibera si ricorda altresì come, nel contesto della riforma del sistema provinciale della ricerca e dell’innovazione, occupi una posizione rilevante l’ambito della Ricerca Sanitaria, per il quale è stato appunto riservato un finanziamento separato, mirato e specifico, sebbene l’interconnessione tra la ricerca sanitaria e il sistema della ricerca provinciale debba essere garantita. Per questo è stato anche definito il giusto coordinamento tra i due Comitati scientifici provinciali. La ricerca sanitaria finalizzata – questa la precisa indicazione della delibera dell’assessore Remo Andreolli – “inclusa quella sui sistemi sanitari, per essere efficace e produttiva, ossia in grado di tradurre rapidamente i risultati in azioni migliorative per le attività di prevenzione, cura, riabilitazione e assistenza, deve essere caratterizzata dalla pervasività, dalla capacità cioè, di operare trasversalmente nei servizi sanitari attraverso il coinvolgimento del maggior numero possibile di professionisti, nella logica di migliorarne le competenze a beneficio della popolazione curata. ” L’atto di indirizzo per lo sviluppo delle attività di ricerca sanitaria finalizzata in provincia di Trento, prevede il coinvolgimento di tutte le componenti del sistema sanitario provinciale (ospedaliero e territoriale); il coinvolgimento di tutto il personale sanitario (professionisti della salute medici e non medici); l’attribuzione all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di specifiche competenze in materia di ricerca sanitaria finalizzata da esplicare anche attraverso l’attivazione di un apposito nucleo con il compito anche di supportare i professionisti della salute, dipendenti dall’Azienda stessa, nell´attività di ricerca; il coinvolgimento nelle iniziative di ricerca delle Scuole superiori di formazione sanitaria; l’attribuzione alla Scuola di Formazione specifica in Medicina generale, attualmente gestita in convenzione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Trento, di specifiche competenze in materia di ricerca sanitaria finalizzata al fine di supportare nell´attività di ricerca i medici di medicina generale, i medici coordinatori delle Rsa ed i pediatri di libera scelta che operano sul territorio della provincia di Trento. L’attivazione del sistema di ricerca sanitaria finalizzata costituisce un’occasione per i professionisti che operano all’interno del sistema sanitario trentino di confrontarsi con altre realtà sanitarie di alto livello superando qualsiasi resistenza in termini di autoreferenzialità del sistema sanitario provinciale, e di inserirsi in processi innovativi di ampio respiro, aprendosi al confronto con le nuove frontiere della prevenzione, della cura, della riabilitazione e dell’assistenza. Questo modello promuove, quindi, una ricerca di qualità con un’attenzione particolare alla fruizione pubblica dei suoi risultati, alla informazione, alla formazione dei professionisti della salute. L’attività di ricerca deve trasformarsi in una pratica clinico-assistenziale costante sia a livello ospedaliero che territoriale. La ricerca sanitaria finalizzata della Provincia autonoma di Trento deve perciò rispondere al fabbisogno di conoscenze scientifiche e tecniche del Servizio Sanitario Provinciale e prevedere ricadute in termini di miglioramento dell’efficacia, dell’efficienza e dell’appropriatezza dell’assistenza erogata. La ricerca sanitaria può infatti contribuire alla crescita e al miglioramento della sanità trentina attraverso progetti di diffusione e miglioramento delle conoscenze scientifiche con riguardo sia alla diagnosi e alla cura delle principali patologie sia ai modelli assistenziali e organizzativi di funzionamento dei servizi sanitari. Per definire e implementare una strategia complessiva per lo sviluppo della ricerca sanitaria finalizzata in provincia di Trento in tutti i suoi aspetti, la Giunta Provinciale promuove, quindi, il programma di ricerca sanitaria finalizzata, prevedendo, per la prima volta, un finanziamento a carico del Bilancio provinciale pari a circa 975. 000 euro per il periodo 2007-2008. La delibera individua anche gli ambiti di ricerca prioritari. Si va dalla ricerca rivolta all’accertamento dei fattori di rischio presenti sul territorio provinciale e della loro rilevanza nel determinare le condizioni di salute alla ricerca clinico-assistenziale rivolta all’accertamento degli effetti sulla salute dei cittadini dovuti a interventi clinico-assistenziali sul territorio provinciale; dalla ricerca bio-medica rivolta all’accertamento degli effetti sulla salute dei cittadini dovuti alla sperimentazione di trattamenti sanitari (farmaci, altre terapie, tecnologie, ecc…) alla ricerca organizzativa rivolta all’accertamento dell’impatto sulla salute dei cittadini dei modelli organizzativi sanitari. Ecco, nel dettaglio, gli ambiti e le aree di ricerca individuati come prioritari per il 2007. Ambito di ricerca: ricerca rivolta all’accertamento dei fattori di rischio presenti sul territorio provinciale e della loro rilevanza nel determinare le condizioni di salute. Aree prioritarie dell’ambito di ricerca a) determinanti dello stato di salute della popolazione con riferimento a: stato socio-economico; qualità alimentazione; qualità ambiente; agenti patogeni e cancerogeni. B) sorveglianza dello stato di salute nella popolazione con riferimento a: incidenti domestici; incidenti sul lavoro. Ambito di ricerca: ricerca clinico-assistenziale rivolta all’accertamento degli effetti sulla salute dei cittadini dovuti a interventi assistenziali sul territorio provinciale Aree prioritarie dell’ambito di ricerca: continuità assistenziale riferita alle patologie cronico-degenerative; percorsi di cura integrati per persone affette da demenza o in fase terminale della vita; appropriatezza clinica delle prestazioni rese in ambito territoriale e ospedaliero; trattamenti riabilitativi neurologici e neuropsicologici. Ambito di ricerca: ricerca bio-medica rivolta all’accertamento degli effetti sulla salute dei cittadini dovuti alla sperimentazione di trattamenti sanitari (farmaci, altre terapie, tecnologie, ecc…) Aree prioritarie dell’ambito di ricerca: tecnologie diagnostiche innovative nella valutazione di danni d’organo o deficit funzionali; tecnologie innovative nel trattamento di neoplasie; tecnologie innovative per la somministrazione personalizzata di farmaci; tecnologie dell’informazione e comunicazione per il controllo di qualità della cura erogata; sperimentazione efficacia terapeutica somministrazione di farmaci sperimentazione efficacia terapeutica relativa a trattamenti sanitari. Ambito di ricerca: ricerca organizzativa rivolta all’accertamento dell’impatto sulla salute dei cittadini dei modelli organizzativi sanitari Aree prioritarie dell’ambito di ricerca: modelli assistenziali personalizzati e integrati ospedale-territorio-domicilio per pazienti con patologie cronico-degenerative; modelli organizzativi innovativi nelle aree chirurgiche; appropriatezza organizzativa delle prestazioni rese in ambito territoriale e ospedaliero. L’importo massimo di finanziamento a carico della Provincia di Trento per singolo progetto è pari a euro 150. 000. Sulla base del programma e limitatamente agli ambiti descritti, con l’intenzione di regolamentare, in termini di semplificazione, trasparenza ed equità nell’accesso, il processo di selezione e di finanziamento dei progetti di ricerca avverrà attraverso la predisposizione annuale di un Bando pubblico d’invito alla presentazione dei progetti di ricerca. Il Bando di invito è adottato con deliberazione della Giunta Provinciale, da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione. . |
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