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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Novembre 2007 |
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LA CASA DI LEGNO TRENTINA A PROVA DI TERREMOTO DELLAI: “PROGETTO STRAORDINARIO CHE CI APRE AL FUTURO”
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Trento, 5 novembre 2007 - Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha voluto complimentarsi oggi con il team di ricercatori Ivalsa e imprese trentine, guidato dall’assessore alla ricerca e innovazione Gianluca Salvatori, che esattamente una settimana fa hanno ottenuto nei laboratori antisismici di Miki (Giappone) la prima certificazione al mondo per una casa completamente di legno, alta sette piani, a prova di terremoto. “La casa sviluppata dal centro di ricerca Ivalsa, in collaborazione con le imprese trentine – ha esordito il presidente Dellai – rappresenta un progetto strategico per il Trentino. Una piccola provincia è riuscita a sviluppare un sistema di casa di legno che, oltre al fuoco, resiste perfettamente anche ai più devastanti terremoti. Ciò che abbiamo ottenuto in Giappone è un riconoscimento unico al mondo, mai prima d’ora era riuscito a progettare una casa di sette piani, altra oltre 20 metri, a prova di terremoto. Ci sono riusciti i ricercatori di San Michele e le imprese trentine. A loro va il ringraziamento dell’intera comunità trentina”. Alla presentazione dei risultati dei test antisismici di Miki, in Giappone, erano presenti anche il direttore del Centro di ricerca Ivalsa/cnr di San Michele, il professor Ario Ceccotti, e due delle imprese che hanno partecipato al progetto (Rasom della Val di Fiemme e Rothoblaas), oltre allo scario della Magnifica comunità di Fiemme, Raffaele Zancanella. La casa di legno trentina, sviluppata da Ivalsa di San Michele con la collaborazione di imprese trentine, è stata sottoposta esattamente una settimana nei laboratori del centro antisismico di Miki in Giappone, alla stessa onda sismica – di elevatissima magnitudo - che dodici anni or sono sconvolse la regione di Kobe, causando la morte di oltre 6 mila persone. La palazzina di legno, sviluppata su 7 piani e per 24 metri di altezza, aveva una caratteristica unica al mondo: era costruita interamente in legno, utilizzando oltre 250 metri cubi di legname proveniente dalla foresta di Paneveggio. Casa Ivalsa ha ottenuto un risultato storico: per la prima volta al mondo, una struttura di legno ha ottenuto la certificazione giapponese (la più severa a livello internazionale) della resistenza all’onda d’urto dei terremoti. Il 31 ottobre, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha presentato a margine della conferenza stampa di giunta, il bilancio della trasferta giapponese del team della casa di legno antisismica Ivalsa. “Il Trentino – ha esordito il presidente – ha ottenuto in Giappone un risultato storico, che premia il lavoro e l’impegno di ricercatori e imprese durato 3 anni. Mai prima d’ora, una casa interamente di legno, costruita per di più con legno trentino, aveva superato i test antisismici internazionali e, in particolare, quelli giapponesi. Il risultato apre ora nuovi scenari, soprattutto economici per il sistema trentino che ha l’occasione di sfruttare una soluzione innovativa nel campo delle costruzioni. Il progetto di casa Ivalsa è per noi un progetto strategico perché apre la nostra terra al futuro. E’ di progetti come questo che il Trentino ha bisogno per guardare al futuro con spirito rinnovato e con una nuova concezione di impresa. La casa di legno antisismica è la conferma che la ricerca avanzata, tutta trentina, può dare un aiuto concreto al sistema trentino”. Un riconoscimento che va soprattutto all’assessore provinciale alla ricerca e innovazione Gianluca Salvatori, che per primo ha creduto nel progetto Ivalsa, e al direttore del centro di ricerca di San Michele, Ario Ceccotti. “Grazie a questo progetto – ha sottolineato il professor Ceccotti – ho realizzato il sogno di ogni ricercatore, ovvero quello di veder concretizzato un’idea e un lavoro di ricerca in una concreta prospettiva futura. Devo ringraziare la Provincia autonoma di Trento che nel 2004 ha creduto nelle capacità dei nostri ricercatori, finanziando e sostenendo lo sviluppo di casa antisismica che oggi tutto il mondo ci invidia. Prima di ora non era riuscito a nessuno con alcuna struttura di queste dimensioni, in acciaio o cemento, superare la serie di test nel laboratorio di Miki. Dopo la simulazione di cinque terremoti, tra i più devastanti al mondo, la casa di legno trentina è rimasta integra e ancora abitabile”. Oggi erano presenti anche gli imprenditori che hanno partecipato allo sviluppo della casa antisismica: Marco Felicetti dell’impresa di costruzioni Rasom e Albino Angeli della Rothoblaas, la società che ha sviluppato il sistema di ancoraggi meccanici. “In Giappone – hanno spiegato i due imprenditori – abbiamo presentato un modello di Trentino moderno, capace di sviluppare ricerca avanzata e una filiera produttiva che dai boschi di Paneveggio porta alla casa antisismica. Per noi è motivo di soddisfazione aver partecipato a questo progetto, nato nel 2004 e che nessuno poteva immaginare potesse portare a risultati tanto importanti. Le prove antisismiche in Giappone sono state per noi non un punto di arrivo bensì di partenza, che ci porterà a sviluppare anche in termini economici un modello di casa unica al mondo”. Infine è toccato allo scario della Magnifica comunità di Fiemme, Raffaele Zancanella portare la soddisfazione dell’intera vallata trentina: “La Magnifica comunità ha una storia millenaria e trova oggi un motivo di rinnovamento della propria tradizione. Il merito va anche a chi, come il professor Ceccotti, ha saputo esaltare le qualità del legno della valle di Fiemme fino a sviluppare un modello di casa che oggi è già un punto di riferimento in tutto il mondo”. . |
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