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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Novembre 2007
 
   
  SCOPAZZI DEL MELO, NUOVO PROGRAMMA TRIENNALE PER LA LOTTA ALLA PATOLOGIA CAMPAGNA 2007: ENTRO IL 30 NOVEMBRE LE DOMANDE PER OTTENERE L’INDENNIZZO

 
   
  Con due delibere che portano la firma dell’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini, la Giunta provinciale ha approvato oggi un nuovo programma, valido per il triennio 2007-2009, per lotta alla malattia Apple proliferation, nota come “scopazzi del melo”, e la disciplina relativa all’estirpazione degli impianti colpiti. Dai monitoraggi realizzati emerge un trend in continua crescita della patologia fino all’anno 2004. Nell’anno 2005 per la prima volta si sono avuti segnali di controtendenza, che si sono consolidati con il monitoraggio dell’autunno 2006. Occorre dunque proseguire nello sforzo intrapreso con l’obiettivo di ridurre al minimo l’incidenza della patologia. L’intensa attività di ricerca condotta dall´Istituto Agrario di San Michele all’Adige, le importanti scoperte, quali l´individuazione del vettore (psilla) e la lotta alla malattia restano gli strumenti da privilegiare per consolidare le basi per la risoluzione del problema, che risulta ancora a livelli preoccupanti. Questi gli obiettivi del programma approvato stamane dalla Giunta: sostenere la prevenzione ed il controllo della diffusione della fitoplasmosi; salvaguardare la produzione sia dal punto di vista fitosanitario che qualitativo; garantire la produzione di materiale vivaistico sano; indennizzare gli agricoltori per la perdita causata dall´evento calamitoso di origine parassitaria. Tutto ciò allo scopo di evitare l´abbandono della frutticoltura e delle aziende a seguito della patologia, evitare di conseguenza il degrado delle superfici abbandonate ed un decremento occupazionale delle aree interessate. Gli interventi saranno di tipo preventivo (controllo) e di profilassi (eradicazione) con indennizzo delle perdite imputabili alla malattia. La prevenzione consisterà principalmente nella costituzione di apposite reti di informazione agli agricoltori sulla patologia, nella predisposizione e attuazione di specifici piani di monitoraggio, nella messa a dimora di materiale vivaistico sicuramente sano e, qualora la ricerca lo renda disponibile, resistente alla patologia e nella lotta ai vettori. Per quanto riguarda l’eliminazione dai frutteti delle piante infette, ogni proprietario o conduttore di un frutteto ha l’obbligo di estirpare ogni pianta sintomatica presente sul proprio fondo. Considerato che i residui vitali di apparato radicale rappresentano una fonte di potenziale diffusione della malattia, nella fase di estirpo gli operatori agricoli devono assicurare l’accurata pulizia del campo da tali residui e da possibili ricacci. Poiché dal monitoraggio effettuato negli ultimi anni, al fine di verificare l’evoluzione epidemiologica della malattia, emerge che negli impianti con un’età superiore a 25 anni, l’incidenza della malattia è mediamente superiore al 20 per cento, si è operata una distinzione tra impianti di età superiore e impianti di età inferiore a 25 anni: per gli impianti frutticoli di età uguale o superiore a 25 anni, la Giunta provinciale già lo scorso anno ha imposto un programma quadriennale di estirpo obbligatorio, totale o parziale, dei frutteti che presentano un’incidenza della malattia superiore al 20 per cento. Solo qualora in una medesima azienda la percentuale di superficie da estirpare sia pari o superiore al 60 per cento degli impianti in produzione, con riferimento alla sola coltura del melo, può essere accordata una specifica riprogrammazione degli estirpi nell’ambito sempre del medesimo quadriennio. Per impianti frutticoli di età inferiore ai 25 anni, invece, c’è l’obbligo di estirpazione di ogni pianta sintomatica, ma, qualora le unità produttive presentino una quantità di piante infette superiore al 20 per cento, rimane comunque l’obbligo di estirpazione dell’intero impianto. Solo qualora in una medesima azienda la percentuale di superficie da estirpare sia pari o superiore al 60 per cento degli impianti in produzione, può essere accordata una specifica riprogrammazione degli estirpi nell’ambito sempre del medesimo quadriennio. Anche i frutteti abbandonati devono essere estirpati totalmente o parzialmente (piante singole), qualora presentino una quantità di piante infette rispettivamente superiore o inferiore al 20 per cento. Quali le misure di sostegno alle aziende agricole? All’indennizzo delle perdite di reddito dovute all´abbattimento e distruzione degli impianti infetti hanno diritto tutti i conduttori di aziende agricole nonché i possessori a qualsiasi titolo di materiale vegetale di specie e varietà di melo che risultano infette dalla fitopatologia. L´entità massima dell´intervento sarà pari al 70 per cento del valore ammissibile, calcolata in funzione del mancato reddito dovuto all´abbattimento e alla distruzione delle piante, come indicato nella tabella.
Età impianto -anni- Massimale per ettaro - Euro - Massimale per ettaro per gli impianti abbandonati a causa della forte presenza della fitoplasmosi (Euro/ha)
1 – 15 12. 430 4. 000
Oltre 15 9. 572 4. 000
Qualora le risorse finanziarie nell’esercizio di riferimento fossero insufficienti per soddisfare completamente le domande, si provvederà ad una riduzione della percentuale di contributo in modo da consentire il finanziamento di tutte le domande ammissibili. I termini per la presentazione delle domande sono così fissati: campagna 2007: entro il 30 novembre 2007 o comunque entro 30 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione della delibera oggi approvata dalla Giunta; campagna 2008: entro il 30 novembre 2008; campagna 2009. Entro il 30 novembre 2009. Saranno ammesse all’indennizzo solo le richieste riferite ad estirpazioni: già effettuate a partire dall’1 settembre 2006 o da effettuarsi entro il 31 dicembre 2007 per le domande riguardanti la campagna 2007; da effettuarsi entro il 31 dicembre 2008 per le domande riguardanti la campagna 2008; da effettuarsi entro il 31 dicembre 2009 per le domande riguardanti la campagna 2009. .
 
   
 

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