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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Novembre 2007
 
   
  PRESENTATO IL PRIMO VOLUME DELLA COLLANA “LE SIRENE” DEDICATO ALL’ELETTRA TEATRO ED EDITORIA

 
   
  Trento, 5 novembre 2007 - Presentato al Liceo classico “G. Prati” il primo volume – dedicato al mito di Elettra e alle sue fortune in ambito scolastico – di una nuova collana editoriale battezzata “le Sirene”. La pubblicazione fa seguito ad un lavoro in campo teatrale svolto da docenti e studenti, in collaborazione con gli artisti del Gad (storica compagnia teatrale trentina) che ha portato all’allestimento di una rappresentazione in varie località del Trentino e in parte “riassunta” anche stamani nell’aula magna del liceo. Anche il presidente Lorenzo Dellai – nelle sue vesti di assessore all’istruzione – ha voluto portare oggi il suo saluto ai docenti e agli studenti del Prati, istituto nel quale a sua volta si è diplomato, sottolineando l’importanza di esperienze come questa ed in generale il valore della cultura classica. La pubblicazione presentata oggi contiene quattro brevi saggi, curati in parte da due insegnanti del Prati, Marialia Guardini e Michele Ruele, e in parte da due genitori di studenti del classico, Paola Maria Filipi e Annely Zeni. Un esempio anche questo di messa in comune di idee e di energie, per un istituto, ha sottolineato il preside Antonio Di Seclì nella sua presentazione di stamani, che vuole essere sempre più aperto non solo alle modalità espressive e didattiche diverse dalla lezione frontale, ma anche alla società nel suo complesso. Un approccio lodato dal presidente Dellai, per il quale, conclusasi la fase dell’acquisizione degli strumenti in capo alla Provincia autonoma per far funzionare il complesso apparato della scuola trentina, è necessario oggi concentrarsi di più sui contenuti, sulla didattica. Dellai ha colto però anche l’occasione per abbozzare un ragionamento di più ampio respiro sul ruolo del liceo classico e soprattutto della cultura classica in un’epoca in cui a dettare legge sembrano essere a volte piuttosto le mode passeggere. “La rigida distinzione fra le diverse materie, ma anche fra cultura scientifica e cultura umanistica, non ha ragione più d’essere – ha detto Dellai - perché non c´è competenza tecnico-scientifica che non abbia necessità di confrontarsi con la dimensione valoriale, che è propria della cultura umanistica. La cultura classica in questo senso ha ancora una funzione importante, non certamente legata al passato ma al presente ed al futuro. Guardo invece con sospetto a quelle mode passeggere per le quali un anno bisogna dedicarsi solo all’informatica, un altro anno alle lingue e così via. ” Non solo: per il presidente Dellai del modello rappresentato dal liceo classico è positiva anche l’organizzazione dell’orario (basata sulle 30 ore settimanali), che lascia allo studente il tempo per sviluppare percorsi personali, non in antitesi ma complementari a quanto studiato fra le mura scolastiche. Attenzione, infine, a non allargare a dismisura il ventaglio delle discipline, magari più per esigenze “sindacali” che attinenti al percorso formativo reale che si vuole proporre ai giovani, infrangendo una regola fondamentale della progettazione disciplinare, secondo la quale se entra una disciplina nuova ne deve uscire un´altra. ” Se riuscirà a mantenere il giusto equilibrio fra conservazione di quei depositi non solo culturali ma anche valoriali ed etici di cui è tradizionale portatore ed improcrastinabili esigenze di rinnovamento, il liceo classico, insomma, ha davanti a sé un futuro luminoso. .  
   
 

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