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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Novembre 2007
 
   
  AL TEATRO CIAK SI APRE LA STAGIONE CON ASCANIO CELESTINI PROTAGONISTA DI TRE SPETTACOLI

 
   
  Milano, 5 novembre 2007 - Per l’apertura della stagione il Teatro Ciak ha scelto Ascanio Celestini, uno dei più giovani e importati esponenti del filone del teatro della memoria, nonché attore, scrittore, autore televisivo e radiofonico. Dopo aver presentato all’ultima Festa del Cinema di Roma il documentario Parole sante sul precariato, che ne ha segnato il debutto al cinema, il cantastorie Celestini sale sul palco del Ciak con 3 spettacoli accomunati da una forte componente di denuncia sociale. Dal 9 all’11 novembre , alle ore 21. 00, sul palco del Teatro Ciak andrà in scena “Scemo di Guerra” – Roma, 4 giugno 1944. E’ la storia del 4 giugno del 1944, il giorno della liberazione di Roma. E’ la storia che Celestini si è sentito raccontare dal padre quando era ragazzino: un racconto che per l’autore diventa l’unica storia concreta della guerra. Concreta perché conosceva le strade di cui parlava e perché, dopo tante volte in cui la sentiva raccontare, aveva iniziato ad immaginarsi anche i particolari più dettagliati. Nello spettacolo si ritrovano alcuni avvenimenti storici come il bombardamento di San Lorenzo o il rastrellamento del Quadraro. Alcuni avvenimenti sono realmente accaduti, altri sono inventati dall’autore o presi da altri racconti di guerra. Dal 15 all’17 novembre, Ascanio Celestini si esibirà con lo spettacolo “La pecora nera” – Elogio Funebre del manicomio elettrico, un’indagine volta a raccontare la memoria sull’istituzione manicomiale. In questo spettacolo Celestini raccoglie storie di chi ha conosciuto il manicomio, partendo dai racconti autobiografici degli operatori psichiatrici, visitando i luoghi degli ex manicomi, raccogliendo memorie ed esperienze, prevalentemente degli infermieri ma anche dei medici, sempre affiancato dagli attori che hanno partecipato alla sua ricerca, volta allo studio della relazione fra gli individui e le istituzioni cardine del nostro paese. Dal 23 al 25 novembre sarà in scena “Appunti per un film sulla lotta di classe”, spettacolo nel quale Celestini affronta il tema del lavoro precario. L’idea è nata dopo alcuni incontri con i lavoratori di un call center romano, uno dei maggiori in Europa, dove solo poco più dell’1% dei lavoratori sono assunti mentre tutti gli altri sono precari. Viene anche affrontato il tema della lotta di classe“un conflitto inevitabile in una società fatta di Prozac e Mulini Bianchi, di divi del cinema e chilocalorie”. Per il pubblico è disponibile l’abbonamento speciale “Trittico Celestini”: i tre spettacoli al prezzo complessivo di 68 € e, inoltre, due biglietti omaggio per un’altra prima a scelta tra gli spettacoli in calendario. Dopo questi tre appuntamenti il Ciak si trasferirà alla Fabbrica del Vapore in via Procaccini. Il Ciak non muore ma torna a vivere in una sede completa, seppur transitoria, in attesa della collocazione definitiva che andrà a garantire almeno altri 30 anni di storia di questo teatro patrimonio della città e dei suoi abitanti. .  
   
 

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