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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Novembre 2007
 
   
  AL TEATRO CARCANO DI MILANO TULLIO SOLENGHI NE LE NOZZE DI FIGARO

 
   
  Milano, 5 novembre 2007 - Certamente una delle commedie più complesse e vivaci del teatro francese. Le nozze di Figaro è l’ultimo grande testo teatrale prima della Rivoluzione Francese, definito dal regista Matteo Tarasco “un’allegra commedia in un mondo che crolla” un’anticipazione di tempi nuovi, dunque, il simbolo della lotta del Terzo Stato contro una classe sociale e politica che chiude per sempre l’ancient regime Nei panni di Figaro un inedito e rivoluzionario Tullio Solenghi. Capolavoro di Pierre-augustin Caron de Beaumarchais, l’autore considerato il “figlio teatrale” di Molière, dal quale eredita la genialità, e il “padre teatrale” di Feydeau, al quale insegnerà l’arte del vaudeville, La folle giornata, ovvero Le nozze di Figaro venne scritta nel 1 778 come secondo capitolo della cosiddetta “trilogia di Figaro” (comprendente anche Il barbiere di Siviglia e La madre colpevole). Tre anni dopo, nel 1781, venne presentata agli attori della Còmedie Francaise, che la accettarono per ‘acclamazione”. Re Luigi Xvi la censurò per immoralità, vietandone la rappresentazione per tre anni. Nonostante ciò, a Parigi si formò un partito pro-Figaro capeggiato addirittura da Maria Antonietta, ansiosa di veder rappresentato il nuovo lavoro di Beaumarchais. La commedia debuttò poi con esito trionfale nel 1783. Il successo dei lavori di Beaumarchais deriva dalla vivacità delle situazioni, dal linguaggio franco e spiritoso e soprattutto dalla forte satira sociale. Essi segnano una netta rottura con la tradizione del teatro contemporaneo borghese, basato su personaggi e tra me convenzionali, generalmente subordinati a intenzioni morali e edificanti. La vicenda narrata è il seguito de Il barbiere di Siviglia Sono passati tre anni e Rosina è diventata la Contessa D’almaviva, ma il Conte, stanco della vita coniugale, fa la corte alla cameriera della moglie, Susanna, prossima sposa di Figaro. Figaro è indignato, la Contessa è rattristata dall’atteggiamento del marito e turbata per l’amore del paggio Cherubino. Sfruttando la gelosia del Conte per Cherubino, le due donne e Figaro si beffano di lui: Susanna finge di dare al Conte un appuntamento, al quale si reca invece Rosina nei panni della cameriera. Figaro, credendosi ingannato dalla fidanzata, si apposta per sorprendere Susanna con il Conte Incontra però Susanna, vestita con gli abiti della contessa, che gli racconta l’inganno. All’arrivo del Conte ogni equivoco è dissipato: il Conte si pente, la Contessa ritrova l’antica tenerezza per il marito, Figaro può sposare Susanna. .  
   
 

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