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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Novembre 2007
 
   
  APOFRUIT ITALIA: INNOVAZIONE E PIÙ REDDITO PER L’ORTOFRUTTA SICILIANA

 
   
  Accordo con Syngenta per la commercializzazione esclusiva di nuove varietà di pomodoro – Obiettivo 2008: coinvolgere 150 produttori e raddoppiare il fatturato – Se ne è parlato al Convegno del 20 ottobre nello stabilimento di Donnalucata (Scicli – Rg) Apofruit Italia - la cooperativa con sede a Cesena - assocerà direttamente i produttori siciliani e gestirà uno stabilimento per la lavorazione dei prodotti orticoli a Donnalucata (Comune di Scicli – Provincia di Ragusa). Apofruit Italia (3. 800 produttori associati in 9 stabilimenti di produzione) in Sicilia aveva operato attraverso tre cooperative: Cod, Cooperativa Ortofrutticola Deliana, nell’area delle pesche e nettarine tardive della provincia di Caltanissetta, Valletnea, in provincia di Catania per gli agrumi biologici e la Moc Mediterraneo per i prodotti orticoli della Provincia di Ragusa, coinvolgendo 80 produttori per un fatturato 2007 di 5 milioni di euro. A Donnalucata, si producono oltre 15. 000 quintali, al 50% pomodoro, e il rimanente peperone, melanzana e cetriolo (dal 2006 si è iniziato a produrre Biologico). Per rendere note le strategie e le proposte, che porteranno a coinvolgere 150 produttori ed a raddoppiare il fatturato, è stato organizzato a Donnalucata, all’interno dello stabilimento di Apofruit Italia, il Convegno “Le strategie e i progetti di Apofruit Italia per la Sicilia”. “Esprimo soddisfazione per il rapporto fra Apofruit Italia e territorio” ha sottolineato Bartolomeo Falla, Sindaco di Scicli, aprendo l’incontro, ed ha ricordato che la fortuna di Donnalucata è venuta dalla coltivazione del pomodoro ma che, ora, occorre produrre bene e, soprattutto, vendere bene. “Il prodotto deve essere anche sano” ha aggiunto Giordano Conti, Sindaco di Cesena, città che durante la sua Notte Bianca ha ospitato un gemellaggio con i prodotti siciliani. “Siamo abituati a lavorare le produzioni dei nostri soci –ha affermato Enzo Treossi Presidente di Apofruit Italia – ed ora dall’inizio del 2008 i soci di questa zona potranno contare sui servizi e sulla capacità organizzativa e finanziaria di una grande impresa, solida ed efficiente. Non solo, ma il valore aggiunto portato dalla lavorazione in questo stabilimento rimarrà a Donnalucata. Il nostro auspicio è di poter diventare, al più presto, un punto di riferimento per l’ortofrutticoltura di questa area”. Primo passo in questa direzione è un accordo con la multinazionale Syngenta, uno dei leader mondiali nel settore delle sementi, per la commercializzazione esclusiva di nuove varietà di pomodoro. Ne ha parlato Enrico Rappuoli, Marketing Manager della multinazionale nella Tavola rotonda moderata da Mirko Aldinucci, caporedattore de Il Corriere Ortofrutticolo. L’introduzione delle novità in Italia si scontra con la frammentazione dei produttori, fa sapere Rappuoli e pertanto “abbiamo scelto un partner di forte peso a livello nazionale come Apofruit, anche perché crediamo alla Sicilia come area di grande sviluppo nel prossimo futuro”. “Anche nel settore orticolo – ha affermato Renzo Piraccini, Direttore Generale di Apofruit Italia – come già avviene da anni nel campo frutticolo, si sta diffondendo la gestione delle novità vegetali attraverso un “club di prodotto”. L’ortofrutticoltura siciliana ha trascurato il mercato estero. Noi vogliamo sviluppare la presenza del prodotto siciliano con una strategia che per il pomodoro si qualifica nell’innovazione, e per l’estero, proponendo progetti anche ai nostri concorrenti (vedi uva senza semi)”. “L’ortofrutticoltura italiana ha bisogno del prodotto siciliano –ha specificato Gianni Bonora, Direttore Cpr System-, ma che sia innovativo e così potremo tentare di abbassare anche della metà quei costi che per la logistica incidono al 50% sul consumatore finale”. “Su 100 milioni del nostro fatturato siciliano –ha sostenuto Roberto Fiammenghi direttore acquisti Coop Italia- il 50% sono arance e il 40% pomodori da Ragusa in giù. Occorre fornire prodotti che piacciano al consumatore. Valga l’esempio del pomodoro ciliegino che ora rappresenta quasi il 50% del venduto italiano. Dobbiamo spingere sull’italianità, sulla tipicità e località. Ben venga questa iniziativa di Apofruit Italia che va in questo senso”. Luciano Sita, Presidente Legacoop Agroalimentare ha parlato di “Festa perché è l’occasione per capire che copn la cooperazione certi problemi diventano opportunità per costruire il futuroi, che consta anche nel difendere i nostri prodotti e cercare di esportarli in maniera più massiccia”. Progetti e strategie sono stati illustrati anche da un punto di vista più tecnico, grazie alle due relazioni di Piero Turroni, Direttore Tecnico e Qualità di Apofruit Italia (Le novità per gli agrumi, le drupacee tardive e l’uva della Sicilia centrale) e di Ernesto Fornari, Direttore Moc Mediterraneo (Le nuove opportunità per l’orticoltura di serra). Apofruit Italia – 3. 800 produttori associati, 9 stabilimenti di produzione (5 in Romagna, uno in Emilia, uno nel Lazio e due in Metaponto), 3 centri di ritiro e stoccaggio; 220. 000 tonnellate di prodotto e un valore della produzione di 198 milioni di Euro a livello consolidato, 135 dipendenti fissi e 2000 stagionali (dati 2006). La compagine del Gruppo è completata da: Canova srl, azienda commerciale specializzata nel prodotto biologico con oltre 38 milioni di fatturato e licenziataria del marchio Almaverde Bio, e Moc Mediterraneo srl (25,9 milioni di fatturato) che fornisce servizi ai partner commerciali come Coop Sole - Parete (Ce) e Codma - Fano .  
   
 

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