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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Novembre 2007
 
   
  MILANO ALLOGGI POPOLARI, NUOVA LEGGE SUI CANONI D´AFFITTO SCOTTI: 20.000 FAMIGLIE PAGHERANNO MENO DI QUANTO PAGANO OGGI

 
   
  Milano, 7 novembre 2007 - Il rispetto del principio di sopportabilità per l´inquilino, di sostenibilità economica del sistema di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) e la sua valorizzazione mediante programmi di razionalizzazione e sviluppo. Ma anche l´individuazione per gli inquilini di 4 aree di appartenenza in base alle quali saranno definiti i canoni. Sono questi i criteri previsti dalla nuova legge, approvata oggi dal Consiglio regionale della Lombardia che sancisce i criteri generali per la determinazione dei canoni di affitto dei 170. 000 alloggi Erp (105. 000 gestiti dalle Aler e 65. 000 dai Comuni) e le norme sulla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio Erp stesso. "Oggi -ha detto l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti - abbiamo varato una legge che aspettavamo da 24 anni, un provvedimento che mette fine a canoni iniqui e ingiusti che penalizzavano soprattutto le famiglie numerose, cioè quelle con figli e/o anziani a carico e che non teneva conto dell´ubicazione e dello stato di conservazione degli alloggi". "Il canone medio ora applicato - ha aggiunto Scotti - è di 106 euro, il 35% degli inquilini Aler (pari a 35. 767 nuclei famigliari) paga meno di 50 euro al mese e più precisamente, 4. 225 famiglie pagano meno di 7 euro al mese, 12. 242 famiglie pagano tra 7 e 20 euro, 13. 819 famiglie tra 20 e 35 euro al mese e 5. 481 famiglie tra 35 e 50 euro. Con la nuova legge circa 20. 000 famiglie potranno addirittura pagare meno di quanto non facciano oggi". Dal 1^ gennaio 2008, quindi, giorno di entrata in vigore di questo provvedimento, il canone sarà commisurato alle caratteristiche dell´unità abitativa e alla condizione economica del nucleo familiare (reddito Isee) secondo le seguenti quattro aree di appartenenza individuate: - 1) area della protezione, per i nuclei con Isee-erp fino a 9. 000 euro. Riguarda i nuclei familiari con reddito imponibile derivante esclusivamente o prevalentemente da pensione o da lavoro dipendente od assimilato. In quest´area, i nuclei con un Isee-erp inferiore a 4. 000 euro pagheranno solo il canone minimo di 20 euro al mese; le famiglie che, invece, hanno un Isee-erp superiore a 4. 000 euro e inferiore a 9. 000 euro corrispondono un canone in una misura non superiore al 36% del valore locativo dell´unità abitativa, misura anche in questo caso ridotta per i nuclei con un solo componente. Per tutti i nuclei familiari appartenenti a quest´area, il canone di locazione non può comunque essere superiore ad una incidenza compresa tra il 14 e il 16% del reddito netto del nucleo familiare stesso, fatti salvi il canone minimo mensile di 20 euro o altri canoni minimi mensili fissati dall´ente proprietario e vigenti al momento di entrata in vigore della presente legge. - 2) area dell´accesso, per i nuclei con Isee-erp da 9. 001 a 14. 000 euro. I locatari corrispondono un canone in una misura compresa fra il 43 e il 61% del valore locativo dell´unità abitativa, misura ridotta per i nuclei con un solo componente. Il canone di locazione non può comunque essere superiore ad una incidenza del 20% del reddito netto del nucleo familiare stesso fatto salvo il canone minimo mensile di 70 euro. - 3) area della permanenza, per i nuclei con Isee-erp da 14. 001 a 28. 000 euro. Gli assegnatari corrispondono un canone in una misura compresa fra il 66 e il 110% per cento del valore locativo dell´unità abitativa, misura ridotta per i nuclei con un solo componente. Per questi nuclei famigliari il canone di locazione non può essere superiore ad una incidenza del 22% del reddito netto della famiglia stessa, fatto salvo il canone minimo mensile di 120 euro. - 4) area della decadenza, per i nuclei con Isee-erp superiore a 28. 000 euro. I nuclei famigliari corrispondono anch´essi un canone in una misura compresa fra il 60 e il 98% per cento del valore locativo dell´unità abitativa, maggiorato di una percentuale fissata dall´ente proprietario in relazione ai valori di mercato. Ai fini della determinazione di tale canone non si tiene conto dell´incidenza sul reddito netto del nucleo familiare. Il contratto è stipulato per una durata non superiore a due anni; l´ente proprietario, sentito il Comune, ha facoltà di rinnovare il contratto a fronte di motivate difficoltà dell´inquilino a reperire altra unità abitativa. In concreto, il provvedimento introduce canoni minimi pari a 20, 70 e 120 euro, un tetto di sopportabilità sul reddito netto delle famiglie che va dal 14 al 22% e un aumento medio che non può essere superiore al: 23% per i nuclei famigliari collocati nell´area di protezione fatto salvo il canone minimo; 28 % per i nuclei famigliari collocati nell´area dell´accesso; 37 % per i nuclei famigliari collocati nell´area della permanenza. "Tra le famiglie con canone in diminuzione - aggiunge Scotti - ci sono in particolare quelle numerose che, grazie alla sola introduzione dell´Isee, possono far valere il peso della composizione famigliare (fino ad oggi era riconosciuta una detrazione di 516 euro per famigliare a carico sul reddito imponibile lordo) e quelle con Isee medio-basso che vivono in alloggi ubicati in estrema periferia anche se di recente costruzione". "Tra i nuclei familiari che subiscono un aumento percentuale - dice ancora Scotti - ci sono le 4. 225 famiglie che attualmente pagano meno di 7 euro al mese e che pagheranno il canone minimo a 20 euro e quelle che pagavano meno di 50 euro al mese pur avendo un Isee medio alto". Tra le cause di maggiore incremento percentuale dei canoni, sicuramente quella più significativa è l´esiguità del canone attuale: infatti il 70% dei canoni attuali inferiori a 50 euro/mese avranno un incremento di oltre il 60% , adeguando soprattutto i canoni di alloggi ubicati in zone di pregio delle città. Nel caso in cui l´aumento medio sia superiore, gli enti proprietari provvedono a ridurre proporzionalmente i canoni, fino a concorrenza delle percentuali d´incremento medio sopra indicate. Da notare anche che per i nuclei famigliari già assegnatari al momento di entrata della nuova legge, qualora l´eventuale variazione del canone sia superiore al 50% del canone determinato alla medesima data sulla base della normativa vigente, l´aumento è graduato nel triennio. Per i nuclei familiari collocati in area di protezione l´ente proprietario può graduare l´aumento anche su più anni in funzione della situazione economica della famiglia assegnataria. Uso Delle Entrate Provenienti Dai Canoni Le entrate provenienti da canoni di locazione sono destinate a compensare i costi di gestione, di amministrazione, della fiscalità, della mobilità degli inquilini e di manutenzione ordinaria per la buona conservazione del patrimonio. Eventuali introiti superiori ai costi indicati al periodo precedente, al netto della fiscalità e degli oneri finanziari, sono comunque destinati alla manutenzione, al recupero e allo sviluppo del patrimonio di Erp. Uso Razionale Del Patrimonio Diversi i provvedimenti per un uso razionale del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica. Il più importante è quello che riguarda le occupazioni abusive. L´ente proprietario ha infatti l´obbligo di adottare ogni iniziativa volta a prevenire il fenomeno delle occupazioni abusive e ad intervenire immediatamente al fine di salvaguardare la legittima destinazione di ogni singola unità abitativa, anche con intese e collaborazioni con le Forze dell´Ordine. Fermi restando gli obblighi di denuncia e ogni altra attivazione dell´autorità giudiziaria in sede penale e civile, l´ente proprietario provvede a un costante monitoraggio delle situazioni identificando gli occupanti. Inoltre, Aler e Comuni dovranno adattare un piano per la messa in sicurezza degli immobili occupati abusivamente. I nuclei familiari che occupano un´unità abitativa in sottoutilizzo e rifiutino la proposta di mobilità verso unità abitative di dimensioni adeguate corrispondono un canone pari a chi si trova nell´area della decadenza con una maggiorazione che non deve essere inferiore a 100 euro al mese. Qualora il nucleo familiare sia composto solo da persone con età superiore a sessantacinque anni, si applica la maggiorazione di 50 euro al mese. Contributo Di Solidarieta´ I Comuni, nell´ambito delle proprie competenze in materia di politica sociale, e le Aler sostengono gli assegnatari che non sono in grado di far fronte al pagamento del canone di locazione e dei servizi prestati dall´ente proprietario. Determinazione Del Canone Moderato Possono accedere agli alloggi a canone moderato i nuclei familiari con Isee-erp non superiore a 23. 000 euro. La nuova legge determina anche l´ammontare del canone moderato che deve essere inferiore a quello di mercato ed articolato in funzione dei costi di realizzazione e, contemporaneamente, non può essere superiore al 5%0 del costo di realizzazione al metro quadrato per la superficie dell´abitazione, come definita dalla Giunta regionale. Valorizzazione E Razionalizzazione Del Patrimonio Gli enti proprietari possono procedere alla vendita del 20% delle unità abitative esistenti esclusivamente per esigenze di razionalizzazione ed economicità della gestione del patrimonio, e applicando uno sconto di circa al 35% dei prezzi di mercato. I proventi sono anch´essi destinati allo sviluppo, alla valorizzazione e alla riqualificazione del patrimonio Erp, con priorità per il recupero delle unità abitative non assegnabili al fine di prevenire il fenomeno delle occupazioni abusive. "La nuova legge - ha concluso Scotti - offre a Comuni e Aler indirizzi e norme precise che garantiscono la corretta applicazione dei canoni, eliminando situazioni altrimenti spiacevoli. E´ l´ennesima dimostrazione di come vogliamo che i canoni siano quanto più possibili aderenti alle reali possibilità delle famiglie e alle caratteristiche degli alloggi". .  
   
 

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