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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Novembre 2007
 
   
  IL PRESIDENTE DELL’ANASB RAFFAELE GAROFALO: RILANCIARE IL COMPARTO BUFALINO CON L’ALLEVAMENTO DOP.

 
   
  Raffaele Garofalo, presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori Bufalini, in merito a quanto accaduto dice: “E’ arrivato il momento per l’intero comparto bufalino di voltare completamente pagina, di modernizzarsi ancora di più, di uscire dalle secche di una mentalità troppo appiattita sulla produzione e poco rivolta alle esigenze di un consumatore moderno ed europeo. ” Sulla Mozzarella di bufala Campana, Garofalo ribadisce:” E’un prodotto sicuro perché si tratta di un formaggio cotto, ma non ci basta più, occorre raccogliere la sfida del mercato, dimostrando, come abbiamo sempre fatto nella nostra storia, che siamo capaci di produrre qualità e di poterla controllare lungo tutta la filiera”. Garofalo sottolinea come: ”Per volare alto sussistono tutti i presupposti produttivi e scientifici, occorre solo por mano ad alcune scelte forti all’interno del sistema della Mozzarella Dop. ” Per Garofalo: ”E’ ormai non più rinviabile una modifica del disciplinare della Mozzarella di Bufala Campana Dop che ancori il prodotto finito all’allevamento iscritto al Libro Genealogico, così da poter beneficiare, solo in tal caso, della patente di allevamento Dop da parte dell’ente di certificazione. ” L’allevamento Dop, secondo Garofalo sarebbe sottoposto al contempo: ”All’iscrizione al Libro Genealogico e alla obbligatoria schedatura degli animali in lattazione con la consegna di campioni di Dna. ” Altro passo da fare:”L’inserimento del regolamento di alimentazione nel disciplinare della Mozzarella Dop con una giusta ricompensa economica all’allevatore che lo applica, che prevede l’utilizzo di forggi Ogm free. ” Lanciata l’idea dell’allevamento Dop, Garofalo sposta il tiro sul mondo della trasformazione:”Chiediamo a chi produce mozzarella di fare un passo avanti, inserendo nel disciplinare della Mozzarella Dop l’obbligatorietà dell’utilizzo di reparti esclusivamente dedicati alla produzione di Mozzarella a denominazione di origine protetta all’interno di ogni stabilimento, perché il consumatore deve poter avere la certezza che non avvengano confusioni tra produzioni Dop e non Dop. ” Per Garofalo, in: “Un tale sistema di controlli incrociati, non solo tenderebbe a blindare definitivamente l’area Dop e Igp delle produzioni bufaline a latte e a carne, ma avrebbe anche l’effetto di rinforzarne il sistema di rintracciabilità sia per la materia prima agricola che per i prodotti finiti. ” Senza contare altri vantaggi della doppia blindatura: ”Gli animali iscritti al Libro Genealogico devono essere tutti necessariamente indenni da zoonosi – spiega Garofalo – con l’obbligatorietà dell’iscrizione al Libro per le produzioni a denominazione di origine, avremmo un incentivo forte sia verso il miglioramento della razza, sia verso la migliore caratterizzazione degli elementi di tipicità. ” Per Garofalo, infine: ”Occorre rifare un tentativo per riaprire il Consorzio di Tutela della Mozzarella Dop al mondo allevatoriale, perché la collaborazione tra parte agricola e trasformatori possa essere più viva, mentre, al tempo stesso, si percepisce come sempre più necessaria una cura per quelle misure di trasparenza del comparto che possano favorire un dialogo costruttivo, in un clima di condivisione delle informazioni, con le associazioni dei consumatori. ” .  
   
 

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