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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Novembre 2007
 
   
  PIL IN FRENATA NEL 2008, RALLENTANO INVESTIMENTI ED EXPORT

 
   
  Roma, 6 novembre 2007 – Pil in frenata nel 2008 rispetto al 2007: gli Scenari delle economie locali, elaborati dal Centro studi di Unioncamere in collaborazione con Prometeia, rivedono al +1,5% il dato sulla crescita del prossimo anno a fronte del +1,8% con cui si chiuderà il 2007. La crescita rallentata dell’economia italiana il prossimo anno è in parte dovuta anche all’insoddisfacente incremento della domanda interna: nel 2008, la spesa per consumi delle famiglie dovrebbe aumentare con gli stessi ritmi del 2007 (+1,7%). Segnali di rallentamento provengono anche dalle esportazioni e degli investimenti fissi lordi, che dovrebbero comunque incrementare rispettivamente del +2,3% e +1,6%, ma raggiungendo risultati inferiori a quelli previsti per la fine di quest’anno (+3,6% le esportazioni e +3,5% gli investimenti). Per il mercato del lavoro è in atto un rallentamento dopo i risultati particolarmente brillanti ottenuti lo scorso anno (+1,6%). La crescita prevista nel 2007 è pari al +0,8%, mentre il 2008 sarà interessato da una leggera decelerazione al +0,7%. Il Prodotto Interno Lordo – Nel 2008, a livello regionale il primato della crescita spetta al Veneto, all’Emilia Romagna e alla Sicilia, tutte al +1,8% Seguono, con il +1,6%, Lombardia, Campania e Sardegna. L’andamento più deludente, nel 2008, dovrebbe coinvolgere il Molise (+0,7%), la Basilicata (+0,9%) e la Liguria (+1,0%). Spese per consumi delle famiglie – Dovrebbero essere il Nord-est in generale e le famiglie venete in particolare ad aggiudicarsi nel 2008 il primato della crescita dei consumi delle famiglie. Con il +2,3% il Veneto si pone al vertice della classifica regionale, seguito da Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Umbria (+2,1%). Agli ultimi posti, invece, tutte regioni meridionali: Molise (+1,0%), Sardegna e Basilicata (+1,1%), Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Abruzzo (+1,3%). L’occupazione - Il 2008 dovrebbe registrare un maggiore incremento delle unità di lavoro nel Nord-est e nel Centro (+0,9%), seguono Mezzogiorno (+0,7%) e Nord-ovest con +0,4%. A livello regionale l’occupazione mostra una dinamica più vivace in Valle d’Aosta e Lazio (+1,5%), seguiti dalla Basilicata (+1,2%). Le più deludenti sono le performance di Sicilia, Molise e Umbria (+0,2% la crescita in tutte e tre le regioni). Esportazioni – Vola alto la Liguria nel 2007 (+7,8%) e continuerà a volare nel 2008 (+6,4%) invertendo radicalmente la rotta seguita lo scorso anno (-6,2%). Elevate, però, le performance anche di Puglia (+4,3%), Calabria (+3,7) e Piemonte (+3,6%). Il segno meno precede invece gli andamenti in primo luogo della Basilicata (-8,8%), quindi della Valle d’Aosta (-0,9%), dell’Abruzzo (-0,8%) e della Sardegna (-0,3%). Investimenti fissi lordi – Uno dei pochi elementi a favore della crescita meridionale nel 2007 e anche nel 2008 è rappresentato dalla buona evoluzione degli investimenti totali, che nel biennio dovrebbero crescere più della media nazionale (+4,5% nel 2007 a fronte del +3,5% medio e +2,2% nel 2008 a fronte dell’1,6% nazionale). Nel 2008, tra le regioni è la Valle d’Aosta a guidare la classifica dell’aumento previsto, con un +5,0%. Seguono a breve distanza la Campania (+4,1%) e la Liguria (+3,5%). Ultime in graduatoria invece le Marche (0,0%), l’Abruzzo (+0,1%), e la Sardegna (+0,2%). .  
   
 

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