Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Novembre 2007
 
   
  UTILITIES: “LA RESPONSABILITÀ SOCIALE È UN VALORE AGGIUNTO SIGNIFICATIVO” NEL CONVEGNO ORGANIZZATO DA CONFSERVIZI LAZIO UNO STUDIO, PARTE DEL PIÙ AMPIO PROGETTO RESTIS, FA IL PUNTO SULL’IMPEGNO SPESO FINORA DALLE AZIENDE DI SPL A FAVORE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE

 
   
  Roma, 7 novembre 2007 – Le aziende che erogano servizi pubblici locali possono essere considerate a ragion veduta pioniere per l’importanza che attribuiscono alla Responsabilità sociale d’impresa. Questo quanto emerge, in sintesi, dalla ricerca “La Responsabilità sociale nelle Imprese di Servizio Pubblico Locale”, presentata ieri a Roma, presso la Facoltà di Economia dell’Università Roma Tre (Via Silvio D’amico, 77), nel corso di un convegno organizzato da Confservizi Lazio dal titolo “La Responsabilità sociale nelle Imprese di Servizio Pubblico Locale. Confronti e prospettive”. Ai lavori hanno preso parte – accanto a Giuseppe Labarile, Presidente di Confservizi Lazio - Franco Dore, Presidente di Erfap Lazio, e i rappresentanti di Metropolitana di Roma, Trambus, Atac, Acea, chiamati a dare il proprio contributo a conclusione del più ampio progetto Restis “Responsabilità Sociale Territoriale delle Imprese di Servizi”, che li ha visti direttamente coinvolti. Finanziato dalla Regione Lazio (Legge 236/93) e sviluppatosi nel periodo marzo-novembre 2007, il progetto ha previsto anche una fase di formazione professionale rivolta a fasce diverse di lavoratori. Dall’indagine presentata oggi - che fornisce un quadro dettagliato sulla Rsi nelle Utilities e cerca di individuare strumenti concreti di analisi e intervento in queste realtà - è emerso chiaramente come la Responsabilità Sociale d’Impresa assuma giorno dopo giorno nelle aziende di pubblica utilità sempre maggiore rilevanza. A dimostrarlo – oltre all’evoluzione dell’attuale quadro normativo – la presenza di un codice etico, di un bilancio sociale che riassume le politiche attuate per il rispetto dell’ambiente circostante, di modelli di certificazioni che permettano di valutare correttamente l’operato delle aziende, ma anche di indagini di customer satisfaction, che consentono - oltre che di padroneggiare con dimestichezza tutte le variabili che compongono la domanda - di conoscere e rispondere al meglio alle richieste del cittadino-cliente. Esemplare il caso delle società impegnate nel Trasporto Pubblico Locale, settore nel quale quando l’offerta - per qualità e quantità - non è adeguata alle esigenze dei cittadini, viene preferito il trasporto privato, seppur economicamente più costoso. A fare le spese di questa scelta soprattutto l’ambiente e il sistema della mobilità locale con effetti sia a breve che a lungo termine: congestione delle città, incidentalità, ma anche cambiamenti climatici, esaurimento delle risorse, problemi di salute creati dall’inquinamento. Nota di merito a due aziende di pubblica utilità: Atac e Trambus. Entrambe, infatti, hanno inserito da tempo nel proprio codice etico “l’importanza di onestà e trasparenza nelle relazioni tra i soggetti interessati, anche al di là degli obblighi di legge, dando particolare rilievo al dovere di informazione chiara e corretta a tutti gli stakeholder”. “La responsabilità sociale d’impresa – ha detto il Presidente di Confservizi Lazio Giuseppe Labarile commentando i risultati emersi dal confronto fra le aziende impegnate nel progetto – è ad oggi elemento chiave sul quale anche le aziende che erogano servizi pubblici locali sono tenute a far leva per il raggiungimento dei propri obiettivi”. “Essere socialmente responsabili - ha proseguito Labarile - significa andare al di là degli obblighi previsti dalla legislazione, adottando volontariamente comportamenti che contribuiscano anche a migliorare la società e a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente”. “Ritengo che il fenomeno della globalizzazione – ha concluso infine il Presidente di Confservizi Lazio - abbia portato in primo piano questioni quali i diritti dei lavoratori e lo sfruttamento dell’ambiente sensibilizzando fortemente l’opinione pubblica, che presta sempre maggiore attenzione ai comportamenti delle aziende e alla loro attività sul territorio e sul mercato. Dunque non si può e non si deve improvvisare sulla Responsabilità Sociale dell´impresa, che anzi deve nascere da una vera e propria cultura d´impresa orientata verso la trasparenza e l´acquisizione di coscienza, fondata sulla necessità di far interagire al meglio gli interessi economici delle singole imprese con quelli sociali e ambientali del contesto di riferimento”. Interessanti i tanti contributi forniti nel corso dei lavori dai presenti, che hanno sottolineato in maniera unanime come la pubblicazione dei bilanci sociali e ambientali sia la chiara manifestazione della volontà di aderire al concetto, e rappresenti il primo fondamentale passo per cominciare a diffonderlo e a discuterne in azienda. .  
   
 

<<BACK