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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Novembre 2007
 
   
  SICUREZZA DELL’ARNO, IL PROGRAMMA È IN PIENA ATTUAZIONE AL VIA NUOVI LAVORI IN VALDARNO. IL PUNTO SULLA MESSA IN SICUREZZA

 
   
  Firenze, 7 novembre 2007 - «Il programma di messa in sicurezza del bacino dell’Arno è in piena attuazione. Nuovi cantieri per realizzare una serie di interventi strategici lungo l’asta principale del fiume saranno aperti a breve, sia a monte che a valle di Firenze e si susseguiranno fino alla fine del 2009. Queste opere consentiranno di ridurre sensibilmente il rischio di inondazione del fondovalle del Valdarno, del centro storico di Firenze e dell’area metropolitana fiorentina, del distretto conciario, di Pisa e del suo centro storico. A sbloccare questi importanti interventi è stato, un anno fa, un protocollo d’intesa firmato dalla Regione e dal ministro Pecoraro Scanio che ha riconfermato le opere previste dall’accordo di programma del 2005 e consentito lo stanziamento dei primi 7 milioni di euro da parte dello Stato. Suona strano che oggi ad accusare l’attuale governo di inerzia sia proprio l’ex ministro Matteoli, con il quale la Regione aveva firmato, insieme all’Autorità di bacino, quell’accordo di programma che, fino allo scorso anno, è rimasto lettera morta». Così l’assessore alla difesa del suolo e al servizio idrico, Marco Betti, risponde alle polemiche sollevate dal capogruppo di An al Senato, Altero Matteoli. Com’è noto l’ex ministro dell’ambiente ha accusato il governo Prodi di non aver dato alcun finanziamento, costringendo il programma di messa in sicurezza dell’Arno a rimanere fermo al palo. «Niente di più falso», replica l’assessore, ricordando che, «per un piano che complessivamente richiede investimenti per 200 milioni di euro, attualmente sono disponibili circa 64 milioni, di cui 43 stanziati dalla Regione e dagli enti locali e 21 dallo Stato (di questi 14,7 stanziati in programmazioni precedenti al 2000)». «Si tratta di un piano di interventi – prosegue l’assessore – in grado di mettere al sicuro l’80% del bacino toscano dell’Arno. A prevederlo era l’accordo di programma stipulato nel 2005: un accordo importante, che ha segnato alcune novità anche sul piano metodologico, ma che, purtroppo, non ha visto intervenire concretamente lo Stato fino allo scorso anno quando, grazie all’intesa con il nuovo governo, si sono sbloccati i fondi statali per la realizzazione delle opere. Se infatti la Regione, da parte sua, aveva destinato risorse al programma, lo Stato, durante la scorsa legislatura, non aveva fatto altrettanto». L’assessore coglie infine l’occasione per fare il punto sul programma di messa in sicurezza nell’intero territorio regionale. «La Regione considera la questione della sicurezza idrogeologica una priorità. Per questo insieme agli enti locali siamo intervenuti e continuiamo ad intervenire, anche con nostre consistenti risorse, su altri fronti critici, come l’Ombrone grossetano, il fiume Cecina, il torrente Petraia nel Comune di Follonica e il torrente Carrione, in provincia di Massa-carrara». Prima della fine dell’anno, nel bacino dell’Arno, partiranno gli interventi previsti per realizzare casse di espansione a Roffia, nei pressi di San Miniato, cui seguiranno opere analoghe a Montevarchi (il località Paduletta), a Poppi e Bibbiena. Fra il giugno 2008 e la fine del 2009 saranno inoltre realizzate casse di espansione sull’Ombrone pistoiese nei pressi di Quarrata e altre sul fiume Era, oltre a primi interventi sullo scolmatore a Pontedera, A monte di Firenze, saranno realizzate casse di espansione a Pizziconi e Restone, vicino a Figline Valdarno. Infine l’assessore precisa che in Toscana sono stati approvati tutti i piani di assetto idrogeologico dei bacini idrografici (Pai) che sono una radiografia dello stato di pericolosità del territorio. I programmi regionali in materia di difesa del suolo tengono conto delle indicazioni dei Pai e sono comunque definiti d’intesa con le autorità di bacino. Dal 2000 ad oggi sono stati più di 900 gli interventi di mitigazione delle piene e per il consolidamento dei versanti effettuati sul territorio regionale. Circa 700 sono stati già collaudati e oltre 200 sono in fase di ultimazione. .  
   
 

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