Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2007
 
   
  PROGETTO UE CONFERMA L´ECCELLENZA DELL´EUROPA NELLA RICERCA SULL´EMICRANIA

 
   
  Bruxelles, 8 novembre 2007 - Un progetto sulle emicranie finanziato dall´Unione europea non solo ha permesso ai ricercatori di comprendere meglio le cause degli attacchi invalidanti, ma ha creato una massa critica, rafforzando la reputazione di eccellenza dell´Europa in quest´ambito e rassicurando i pazienti affetti da emicrania sulla serietà con cui viene affrontata la loro malattia. Oltre il 12% della popolazione mondiale soffre di emicrania e i due terzi di questi pazienti sono donne. Gli attacchi non sono solo notevolmente fastidiosi per chi ne è vittima, ma sono anche costosi per i datori di lavoro e i servizi sanitari. Si stima che, solo per l´Ue, i costi annuali siano pari a circa 10 Mrd Eur. Benché il problema sia diffuso, le cure disponibili risultano inefficaci per oltre la metà di coloro che soffrono del disturbo. La comunità dei pazienti affetti da emicrania è quindi alla disperata ricerca di eventuali trattamenti e lo ha dimostrato partecipando allo studio di Eurohead. I coordinatori del progetto Eurohead, finanziato dall´Unione europea e conclusosi di recente, hanno illustrato al Notiziario Cordis le scoperte realizzate nell´ambito dello studio nonché l´effetto che il progetto ha avuto sulla comunità della ricerca sull´emicrania in tutto il mondo. Una cura per le emicranie è ancora piuttosto lontana, ma l´équipe di Eurohead ora dispone di molte più informazioni sul coinvolgimento dei geni nell´origine delle emicranie e sul modo di ridurre la soglia di insorgenza. Esistono prove certe che la depressione che si propaga attraverso la corteccia cerebrale (cortical spreading depression, Csd) è responsabile della cosiddetta «aura», ossia dei disturbi visivi che spesso accompagnano le emicranie. Ora gli studiosi di Eurohead ritengono che la Csd potrebbe essere responsabile anche dell´insorgere delle emicranie stesse. Allo studio hanno partecipato diverse migliaia di pazienti che soffrono di emicrania, tra cui gemelli e famiglie in cui tale patologia è diffusa. Fondamentale per il successo del progetto è stata la partecipazione di persone che soffrono di un sottotipo monogenico di emicrania, in cui un solo gene è responsabile della malattia. Fino a cinque o sei anni fa esisteva un solo gruppo di pazienti affetti dal sottotipo monogenico di emicrania. Ora gli studiosi del progetto Eurohead hanno individuato un numero ben più ampio di famiglie colpite da questa malattia e hanno inoltre identificato nuove sindromi. Buona parte della ricerca è stata effettuata utilizzando modelli cellulari, ma si è anche fatto ricorso a modelli animali e a volontari umani. I modelli cellulari hanno permesso all´équipe di constatare gli effetti prodotti dai geni sulle cellule a livello microscopico. Per analizzare le modalità di interazione delle cellule, è stato necessario ricorrere a modelli animali. «Non avremmo mai potuto raggiungere questo risultato se ci fossimo limitati a utilizzare le singole cellule. I due modelli erano complementari», spiega il dottor Arn van den Maagdenberg del Centro medico dell´Università di Leiden (Paesi Bassi). Un gruppo di studiosi dell´Ospedale universitario di Glostrup (Danimarca) ha utilizzato l´ossido nitrico per indurre un attacco di emicrania ad alcuni volontari coraggiosi. Il metodo messo a punto a Glostrup riesce a provocare l´emicrania nel 60%-70% dei pazienti. La risposta fornita dal ricercatore capo Michel Ferrari in merito alla disponibilità di questi volontari a soffrire di un attacco di emicrania nel nome della scienza è stata molto positiva: «L´intera popolazione di pazienti che soffrono di emicrania è molto favorevole a iniziative simili poiché in questo modo ha la sensazione che il suo problema sia affrontato con serietà. È stato stabilito che si tratta di una vera e propria malattia», afferma. Se, da un lato, Eurohead ha dimostrato ai pazienti che soffrono di emicrania la serietà con cui viene affrontato il loro problema, dall´altro ha anche indicato al mondo che l´Europa deve essere seriamente considerata un centro di eccellenza per la ricerca sull´emicrania. «L´europa è già il centro di eccellenza della ricerca sull´emicrania. È singolare che gli Stati Uniti siano al primo posto in altre aree mediche, ma non in questa», afferma il dottor Ferrari. Inoltre, la maggior parte dei principali gruppi di ricerca nel settore faceva parte del consorzio Eurohead. L´équipe è stata contattata da ricercatori di ogni continente interessati a collaborare a future ricerche. Molti hanno addirittura inviato materiale genetico di nuove famiglie di pazienti che soffrono di emicrania. Il gruppo di studiosi di Eurohead sta dando seguito agli inviti ricevuti e sono in programma molte pubblicazioni congiunte. Eurohead si trova attualmente alle prese con quello che il dottor van den Maagdenberg ha definito «effetto magnete». «Tutti considerano gli studiosi di Eurohead gli esperti in materia di emicranie», ha dichiarato. Il dottor van den Maagdenberg accoglie con favore la massa critica, l´integrazione dei gruppi di ricerca e lo slancio creato da Eurohead. Quando nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq) verrà pubblicato il pertinente invito a presentare proposte, l´équipe chiederà ulteriori risorse allo scopo di trovare una cura per l´emicrania. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Eurohead. Org . .  
   
 

<<BACK