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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2007
 
   
  LA MISSIONE XEUS AUSPICA DI OTTENERE UN ULTERIORE SOSTEGNO DALL´ESA

 
   
  Bruxelles, 8 novembre 2007 - Le parti coinvolte nel progetto Xeus (X-ray Evolving Universe Spectroscopy) hanno accolto favorevolmente la decisione di sottoporre la missione a studi più approfonditi nell´ambito del programma «Cosmic vision» dell´Agenzia spaziale europea. Il progetto Xeus era stato selezionato in ottobre dal Comitato consultivo sulla scienza spaziale dell´Esa assieme ad altre sette potenziali missioni future. «Lavoriamo ormai da molti anni al progetto Xeus, finalizzato allo sviluppo di un osservatorio per i raggi X avanzato. Questo riconoscimento da parte dell´Esa è un grande passo avanti per l´astronomia a raggi X in tutto il mondo» ha commentato il prof. Martin Turner del dipartimento di fisica e astronomia dell´Università di Leicester. Il prof. Turner è ricercatore corresponsabile nonché presidente del comitato direttivo internazionale del progetto Xeus. «La sensibilità dell´osservatorio a raggi X della missione Xeus è da 30 a 50 volte maggiore rispetto a quella della missione Xmm-newton» afferma il prof. Turner, riferendosi al più grande satellite sinora realizzato in Europa, ossia l´osservatorio per i raggi X della «X-ray Multi-mirror Mission - Newton» lanciata dall´Esa nel 1999. Il progetto Xeus è stato concepito per dare seguito alla missione Xmm-newton. «Le zone dell´universo con temperature di milioni di gradi, dove la gravità è la principale fonte di energia, sono il laboratorio di fisica più sofisticato di cui disponiamo» spiega il prof. Turner. «Xeus ci aiuterà a scoprire il comportamento della materia in condizioni estreme di temperatura, pressione e gravità. Potremo inoltre studiare l´influenza dei buchi neri sulla formazione delle stelle, delle galassie e infine dei pianeti stessi. » Il nuovo osservatorio sarà situato a 1,5 milioni di km dalla Terra, oltre la Luna, al secondo punto di Lagrange. «Date le notevoli dimensioni, l´osservatorio è composto di due satelliti. Il primo trasporta una superficie riflettente di cinque metri, il secondo gli strumenti. I due satelliti si spostano a una distanza fissa di 35 metri per mantenere gli strumenti nel punto focale degli specchi» spiega il prof. Turner. Se gli studi su Xeus produrranno risultati positivi, il lancio verrà effettuato con Ariane 5 dal centro spaziale di Kourou nel 2018. Ma prima Xeus dovrà dimostrare di essere superiore ai progetti concorrenti, che affrontano una vasta gamma di tematiche come le condizioni necessarie alla formazione della vita e dei pianeti o la struttura e l´evoluzione dell´universo. La valutazione dei progetti proseguirà fino al 2011. Una volta ultimata, al comitato di programmazione scientifica dell´Esa saranno presentate due missioni ai fini della loro attuazione. Secondo Tilman Spohn dell´Agenzia spaziale tedesca di Berlino, presidente del Comitato consultivo sulla scienza spaziale dell´Esa, la maggior parte delle proposte era estremamente avanzata. Egli ha lodato l´«eccellenza della comunità scientifica europea». «Per il Comitato è stato molto difficile prendere una decisione, ma riteniamo che le missioni selezionate saranno determinanti per il futuro della scienza dello spazio europea. Il prossimo decennio sarà infatti molto interessante per l´esplorazione scientifica dello spazio. » Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Rssd. Esa. Int/index. Php?project=top&page=conf_mars07 . .  
   
 

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