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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2007
 
   
  VIA LIBERA DAL CTA AL PROGETTO DEFINITIVO DEL NUOVO POLO GIUDIZIARIO E ALL’ULTIMO LOTTO DELL’OSPEDALE DI ARCO (TRENTO) NEL 2009 L’INIZIO DEI LAVORI PER LA NUOVA CITTADELLA GIUDIZIARIA

 
   
   Trento, 8 novembre 2007 - Il progetto definitivo del Nuovo Polo Giudiziario di Trento e il quarto lotto del Monoblocco ospedaliero di Arco hanno ottenuto ieri il “via libera” del Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici, al quale i due progetti sono stati presentati ed illustrati dall’ingegner Alessandro Zanoni, responsabile del Progetto speciale grandi opere civili, la struttura titolare del procedimento e della realizzazione. Per il Polo Giudiziario (che costerà 105. 538. 000 euro) si prevede entro il prossimo anno la messa a punto del progetto definito e l’indizione della gara d’appalto, mentre l’inizio dei lavori avverrà nel 2009. Per il quarto e ultimo lotto dei lavori al monoblocco ospedaliero Alto Garda e Ledro (costo 11. 300. 000 euro) l’appalto è invece previsto entro il mese di settembre 2008, l’inizio dei lavori per fine del prossimo anno e la conclusione entro la fine del 2010. La nuova cittadella giudiziaria che – su disegno del gruppo di architetti vincitore del concorso internazionale di progettazione e guidato da Pierluigi Nicolin – sorgerà alle spalle dell’attuale palazzo di giustizia, tra largo Pigarelli, Via Barbacovi, Via Brigata Acqui e Via Pilati, sul terreno attualmente occupato dal carcere, accorperà, come è noto, il Tribunale ordinario, la Procura della repubblica, la Corte d’appello, la Procura generale della repubblica, il Tribunale di sorveglianza, il Giudice di pace, il Tribunale per i minori, la Procura presso il Tribunale dei minori e il Tar. L’intervento consta nella ristrutturazione con restauro conservativo dell’edificio oggi adibito a Tribunale, nella demolizione dell’attuale carcere e nella costruzione, sull’area così liberata, degli edifici di nuova costruzione che andranno a costituire la citata cittadella giudiziaria. L’intervento di nuova costruzione si compone di sei grandi corpi di fabbrica (denominati da A ad F) che si attestano su due grandi atrii, a piano terreno, ed è suddiviso su tre piani fuori terra e per quattro piani interrati. L’intervento è articolato secondo le seguenti macro funzioni: nell’edificio storico ai piani rialzato primo e secondo sono ubicati gli uffici della Procura Generale della Repubblica e della Corte d’Appello e l’Ordine degli Avvocati. Al piano seminterrato sono ubicati gli archivi ed i vani tecnici a servizio dell’edificio; al piano terreno della parte di nuova edificazione sono presenti gli atrii di ingresso al Polo Giudiziario e al Tribunale regionale di Giustizia amministrativa, gli uffici giudiziari del Tribunale di sorveglianza, del Tribunale ordinario e della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori che hanno maggiore necessità di un accesso di pubblico, il Commissariato per gli usi civili, l’info point ed il bar. Gli atrii che uniscono al piano terra i corpi di fabbrica disimpegnano gli accessi verso gli uffici giudiziari posti ai piani superiori e verso l’aulario posizionato al piano primo interrato; - ai piani primo, secondo e terzo nei corpi di fabbrica A e B è ubicato il Tribunale ordinario, nei corpi di fabbrica C e D è ubicata la Procura della Repubblica, nel corpo di fabbrica F è ubicato l’Ufficio del Giudice di Pace. Nel corpo di fabbrica E è ubicata al primo piano la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori ed ai piani secondo e terzo il Tribunale per i minori; il T. R. G. A. Ha sede al piano terra ed al piano primo di un’ala dell’edificio. Al piano primo interrato è ospitato l’aulario al quale si accede direttamente sia dagli atrii che dai corpi di fabbrica degli uffici giudiziari. A questo piano sono presenti anche le centrali impiantistiche di edificio ed il primo piano interrato delle due autorimesse pertinenziali, quella ad uso del tribunale e quella ad uso del pubblico; al piano secondo interrato sono situati gli archivi generali, un area impiantistica ed il secondo piano interrato delle due autorimesse; ai piani terzo e quarto interrato sono ospitate solo le due autorimesse. I dati tecnico dimensionali più significativi relativi all’immobile sono i seguenti: superficie del lotto m² 13. 670; altezza massima per la parte di nuova edificazione m 18,14; superficie lorda complessiva m² 55. 800; volume complessivo m³ 238. 200. A perimetrazione dell’area di scavo sono previste paratie e berlinesi tirantate. Lo scavo verrà svolto con supervisione di un archeologo, in accordo con la Soprintendenza ai beni archeologici. Le strutture del fabbricato sono previste in calcestruzzo armato ai piani interrati e in ferro ai piani fuori terra nel rispetto della normativa antisismica vigente. Nell’edificio del vecchio Tribunale sono stati previsti interventi di consolidamento statico dei solai ed interventi puntuali in corrispondenza delle zone che ad oggi presentano una problematicità strutturale. La facciata è prevista continua con struttura in acciaio e vetrocamera ad alte prestazioni termiche. Il controllo dell’irraggiamento estivo è affidato ad un sistema di tende esterne mobili comandate da una centrale di gestione che opera in relazione alle condizioni del vento e dell’irraggiamento solare, consentendo di beneficiare dell’apporto del sole durante i mesi di riscaldamento, schermando invece all’esterno dell’edificio l’apporto energetico del sole durante i periodi di raffrescamento. La tipologia interna degli spazi ad ufficio si caratterizza per una maglia strutturale realizzata con solamente due file di pilastri perimetrali che consente la massima flessibilità degli spazi. Il pavimento è su tutte le aree ad ufficio di tipo sopraelevato in modo da consentire la massima flessibilità nella distribuzione impiantistica. I divisori interni sono realizzati per mezzo di sistemi leggeri o con pareti mobili e attrezzate. Per ciò che attiene al restauro dell’edificio storico, il progetto prevede la conservazione dell’organismo originario nella sua completezza sia per quanto attiene gli apparati strutturali che decorativi; prevede altresì l’eliminazione degli interventi e dei materiali estranei ai caratteri storici dell’edificio e attualmente presenti a seguito di pregresse opere di manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda gli impianti elettrico-meccanico ed antincendio del Nuovo polo giudiziario, questi sono stati concepiti per dare prestazioni di alto livello e nel contempo contenere i consumi energetici. L’energia termica e frigorifera primaria verrà fornita da gruppi refrigeratori di tipo polivalente, in grado cioè di assicurare in modo continuo, con il massimo risparmio energetico, la disponibilità di acqua calda e refrigerata in funzione delle richieste dell’utenza senza nessuna commutazione stagionale sui circuiti idraulici. In caso di emergenza (gruppi frigoriferi in blocco per avaria e/o manutenzione, temperatura esterna eccezionalmente bassa), l’acqua calda di riscaldamento verrà prodotta, da una caldaia a condensazione installata nel locale centrale termica a livello del primo interrato. E’ stato previsto un impianto di produzione di acqua calda con utilizzo, quale fonte rinnovabile, l’energia solare. L’impianto è stato progettato in modo da coprire il 50 per cento del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria. Sarà costituito da una batteria di 3 collettori solari ad alto rendimento, piani, installati sulla copertura dell’edificio B. In sede di progettazione esecutiva è prevista la predisposizione della documentazione per la valutazione della qualità energetica ed ambientale dell’edificio secondo il protocollo Itaca Sintetico – Versione Tn1 adottato dalla Provincia autonoma di Trento. Per esigenze organizzative e al fine di mantenere la funzionalità del tribunale attuale durante il periodo di costruzione dei nuovi edifici del Polo Giudiziario, la realizzazione dell’opera e stata suddivisa in quattro fasi costruttive: fase 1 - bonifica dell’area del carcere e sua demolizione; fase 2 - realizzazione di scavo con supervisione dell’archeologo, paratie e berlinesi che consentono l’esecuzione dello scavo; fase 3 - realizzazione dei nuovi edifici sul sedime dell’attuale carcere; fase 4 - messa in esercizio dei nuovi edifici, trasferimento del vecchio tribunale e ristrutturazione dello stesso per mezzo di restauro conservativo. L’appalto verrà impostato secondo la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il cronoprogramma generale relativo alle successive fasi progettuali ed ai lavori prevede le seguenti scadenze principali per la realizzazione delle opere: definizione progettazione esecutiva entro 6 mesi dall’approvazione della progettazione definitiva; appalto delle opere entro 6 ÷ 8 mesi dalla approvazione della progettazione esecutiva; 6 mesi per la fase 1 – bonifica dell’area del carcere e sua demolizione; 9 mesi per la fase 2 – realizzazione di scavo con supervisione dell’archeologo, paratie e berlinesi che consentono l’esecuzione dello scavo; 3 anni per la fase 3 – realizzazione dei nuovi edifici sul sedime dell’attuale carcere; 2 anni per la fase 4 – messa in esercizio dei nuovi edifici, trasferimento del vecchio tribunale e ristrutturazione dello stesso per mezzo di restauro conservativo. Monoblocco ospedaliero Arco – quarto lotto. Si tratta dell’intervento conclusivo che completa, con la realizzazione di un nuovo padiglione, l’intero complesso ospedaliero. Originariamente il progetto prevedeva la ristrutturazione dell’attuale padiglione, ma in considerazione del fatto che tale edificio presenta uno schema strutturale molto rigido con obiettive difficoltà di organizzazione interna degli spazi, con la necessitava inoltre di importanti consolidamenti strutturali al fine di rispondere alle nuove norme in materia antisismica, è stata prevista la sua totale demolizione e la conseguente costruzione ex novo di un nuovo corpo di fabbrica della medesima volumetria e con le stesse caratteristiche architettoniche del cosiddetto monoblocco. Nel nuovo padiglione troveranno collocazione, oltre ad un’autorimessa per i mezzi dell’Azienda sanitaria ed a locali di servizio il nuovo reparto emodialisi, l’ampliamento del pronto soccorso, l’area organizzativa di Trentino Emergenza, l’ampliamento del laboratorio di analisi, il centro raccolta sangue ed il reparto mortuario. I nuovi volumi conseguenti alle opere previste nel nuovo progetto comprendono un totale di 20. 833 metri cubi, di cui circa la metà destinati per aree a funzione ospedaliera. Il progetto prevede delle opere propedeutiche da realizzare tramite cottimi fiduciari prima delle opere di demolizione del padiglione A e della costruzione del quarto lotto. Dette opere riguardano la realizzazione di un edificio provvisorio per ospitare la camera mortuaria attualmente ospitata nel vecchio padiglione oggetto di demolizione, la realizzazione del by-pass impiantistico a servizio del padiglione B che rimane funzionante, la modifica di alcune aree interne all’ospedale causa una modifica di alcuni percorsi interni determinata dalla presenza del nuovo cantiere, la realizzazione della nuova officina meccanica. Il lavoro sarà suddiviso in due fasi; la prima per i lavori propedeutici e la seconda per i lavori a base di gara per la demolizione dell’edificio esistente e per la realizzazione del nuovo. L’intervento segue, nell’impostazione realizzativa, quanto già previsto nei precedenti lotti funzionali di cui di fatto è il naturale completamento. Sul piano edilizio-architettonico si segnalano le facciate in marmo Aurisina e serramenti in alluminio realizzati a moduli ripetitivi mentre per gli interni si prevede l’utilizzo di finiture di tipo “ ospedaliero ” in continuità con quanto già precedentemente realizzato. Le opere strutturali sono in cemento armato, realizzate in ossequio alla normativa antisismica. Le opere impiantistiche meccaniche, elettriche e speciali sono previste in continuità con il modello già realizzato nel restante complesso ospedaliero ad esclusione dell’impianto di riscaldamento che, vista la molteplicità delle funzioni presenti, è pensato del tipo a pavimento con ricambio d’aria. La fornitura di energia (elettricità e fluidi ) avverrà dalle centrali tecnologiche già presenti e funzionanti in quanto già predisposte per detto ulteriore volume. L’intervento, così come brevemente descritto, prevede le seguenti voci di spesa: 1. Lavori a base di gara ( fase B ) € 9´252´540; di cui a base d’asta € 8´892´540; e per oneri della sicurezza generale e specifica € 360´000, 2. Lavori mediante cottimi fiduciari ( fase A ): a) opere propedeutiche € 350´000; b) impianti padiglione B € 60´000; c) Officina meccanica € 200´000; Sommano lavori mediante cottimi fiduciari € 610´000; di cui a base d’asta € 590´000; e per oneri della sicurezza generale e specifica € 20´000. 3. Somme a disposizione dell’Amministrazione: a) imprevisti compresa Iva circa 4. 8% € 480´000; b) Oneri fiscali 10% su 1+2 € 986´254; c) Oneri vari compresa Iva € 6´206; Sommano lavori mediante cottimi fiduciari € 1´472´460. Totale € 11´335´000. L’appalto verrà impostato secondo la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa. .  
   
 

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