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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2007
 
   
  UE: ILLY A BARROSO, POTERI LEGISLATIVI PER TUTTE LE REGIONI

 
   
  Udine, 8 novembre 2007 - "Ribadirò venerdì a Udine la mia richiesta al presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, di promuovere l´attribuzione di poteri legislativi a tutte le Regioni da parte dei rispettivi Stati membri dell´Ue. L´ottimizzazione del processo ascendente, ossia il metodo partecipativo che consente alle Regioni di intervenire assieme agli Stati nella costruzione delle direttive e dei regolamenti durante la loro elaborazione, non sarà altrimenti percorribile se mancherà omogeneità tra tutte le Regioni, ossia se alcune di esse resteranno prive di potestà legislativa per recepire le direttive europee". A poche ore dalla riunione che si svolgerà a Udine degli organismi direttivi e dell´Assemblea generale dell´Are, l´Assemblea delle Regioni d´Europa, il presidente della Regione nonché dell´Are, Riccardo Illy, lancia questa anticipazione nel corso del suo intervento conclusivo al convegno organizzato presso la facoltà di Economia dell´Università di Udine dal tema "Le Regioni italiane nei processi normativi comunitari". "Chiederò a Barroso di prendere in considerazione le migliori pratiche, ad esempio quelle dell´Italia, ma anche del Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto Illy - e citerò i primi esiti di una ricerca promossa presso un istituto di ricerca di Basilea che rivela come le regioni che hanno maggiori poteri e competenze, a partire da quelle legislative, si dimostrano più dinamiche nello sviluppo economico". La legislazione italiana e regionale è stata giudicata in questo senso "estremamente innovativa". A livello nazionale la legge n. 11 del 2005 ha mutato i rapporti tra lo Stato e l´Unione europea in un contesto che ha visto coinvolte anche le Regioni, le quali hanno accresciuto considerevolmente il loro ruolo nel rapporto con le istituzioni europee. La regione Friuli Venezia Giulia ha invece delineato dal 2004 le proprie procedure legislative finalizzate all´attuazione degli atti dell´Unione europea nelle materie di propria competenza. "Si tratta di un sistema legislativo che prende avvio dalla legge regionale 10/2004 - ha ricordato il presidente - la cui stesura è stata affrontata da subito, ad inizio legislatura. Questo perché - ha spiegato Illy - abbiamo ritenuto che fosse una grande opportunità, da sfruttare ulteriormente per altri allargamenti ma anche per raggiungere un´ulteriore integrazione. Vi sono infatti moltissime competenze - difesa, politica estera, ecc - che gli Stati membri potrebbero utilmente trasferire all´Ue". Tra gli elementi innovativi della legge regionale i giuristi hanno sottolineato ad esempio, il procedimento della ´legislazione concordata´. "Si tratta di un procedimento che la nostra Regione adotta ormai in modo abituale. L´ultimo caso - ha citato Illy - riguarda la legge che tutela la denominazione del Tocai friulano che è stata predisposta attraverso un procedimento concordato. Trovo sia opportuno - ha commentato Illy - che in merito soprattutto a temi controversi si ricorra a questo procedimento". L´apertura dei lavori del convegno è stata affidata al rettore dell´ateneo friulano udinese, Furio Honsell, a seguire hanno preso la parola il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini, i docenti di diritto comunitario e di diritto pubblico comparato dell´Università di Udine, Maurizio Maresca e Laura Montanari, il coordinatore del progetto Governance-formez, Arturo Siniscalchi, il consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri, Guido Carpani. .  
   
 

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