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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2007
 
   
  MILANO, UNA CITTÀ IN TRASFORMAZIONE DALLA SETA ALLA GOMMA, FINO ALL´APERTURA DELLA SECONDA CENTRALE ELETTRICA D´EUROPA: SULLO SFONDO DELL´INDUSTRIALIZZAZIONE DI MILANO, IL SAVINI APRIVA I BATTENTI

 
   
   Milano, 8 novembre 2007 - Una città in trasformazione. E’ questa la Milano in cui arrivò Virgilio Savini, il fondatore dello storico ristorante, quando lasciò il suo piccolo paese del Varesotto in cerca di fortuna. Ma com’era la Milano degli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia, quali fervori e iniziative andavano sviluppandosi? “Milano aveva attraversato un periodo di particolare fervore durante l’occupazione napoleonica, fino al 1815”, spiega Giorgio Bigatti, docente di storia economica alla Bocconi, “poi con il ritorno degli austriaci ci fu un apparente immobilismo, ma in realtà il fuoco covava sotto la cenere e la città andava lentamente trasformandosi”. Una prima forma di industrializzazione stava nascendo, soprattutto in Brianza: la seta. “Le ricchezze accumulate con il commercio della sete contribuiscono a mutare il tradizioanel assetto dell’edilizia cittadina”. Compaiono i primi “segni di un’incipeinte modernità”, continua Bigatti, “sorgono le prime tratte ferroviarie, i gasometri, e all’inizio degli anni ’40, due imprese meccanichedi una certa consistenza come l’Elvetica (da cui sarebbe derivata in seguito la Breda) e la Grondona”. Con l’Unità, poi, prende il via un forte movimento di trasformazione urbana, “nel 1867, alla presenza del re Vittorio Emanuele Ii, viene inaugurata la Galleria, che collega i due più importanti monumenti di Milano, il Duomo e il teatro del Piermarini”, prosegue Bigatti, “mentre pochi anni prima, nel 1863, era stato fondato l’Istituto Tecnico Superiore (presto chiamato semplicemente Politecnico)”. Milano dimostra in questi anni la sua capacità di recepire le novità industriali del tempo e proprio un giovane laureato del Politecnico, Giovanni Battista Pirelli, fonda nel 1872 l’omonima grande industria della gomma. Milano, ormai, non dipende più solo dall’industria tessile. Da qui in avanti la città incomincia a correre: “Nel 1881 Milano ospita la Grande Esposizione nazionale” ,continua il professor Bigatti, “poi, nel 1882, entra in funzione il traforo del Gottardo che avvicina Milano all’Europa. Milano rafforza la sua storica funzione mediatrice di traffici tra il mondo mediterraneo e l’Europa continentale, in particolare la Germania. Nel 1883, infine, entra in funzione la centrale elettrica in Santa Radegonda, che rappresenta l’inizio di una nuova, grande avventura imprenditoriale che sfocierà nell’Edison. Per capire bene l’importanza di questo avvenimento”, puntualizza ancora Bigatti, “basti dire che di tali centrali ce n’era all’epoca in funzione soltanto un’altra in Europa, precisamente in Inghilterra”. È in questa Milano che Savini apre in Galleria il suo esercizio, presto divenuto uno dei ristoranti più frequentati della città. .  
   
 

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