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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Novembre 2007 |
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PIANO TELEMATICO - ERRANI E GENTILONI FIRMANO UN ACCORDO PER LA BANDA LARGA NEI TERRITORI A DIVARIO DIGITALE. SI REALIZZA IN EMILIA-ROMAGNA LA PIÙ GRANDE COMMUNITY NETWORK DELLE P.A. ERRANI GENTILONI: "L´ACCORDO È UN PROTOTIPO CHE VERRÀ ESTESO ANCHE AD ALTRE REGIONI". CAMPAGNOLI: "SI PORTA A COMPIMENTO L´OBIETTIVO DI ELIMINARE IL DIGITAL DIVIDE"
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Bologna, 8 novembre 2007 - Quindici milioni di risorse ministeriali e quasi 5 milioni di fondi regionali per potenziare in un biennio (2008-2009) la rete telematica a banda larga Lepida anche nelle zone a digital divide, mettendone a disposizione una parte anche per i cittadini e le imprese. L’accordo di programma firmato questa mattina fra il presidente della Regione Vasco Errani e il ministro delle telecomunicazioni Paolo Gentiloni nasce in applicazione delle "Linee Guida per i piani regionali", elaborate dal Comitato Interministeriale per la Banda Larga, approvate il 20 settembre scorso dalla Conferenza Stato-regioni. L’accordo è altresì l’ultimo tassello di un processo avviato con i due piani telematici regionali (2002-2005 e 2007-2009), realizzati dall’assessorato Attività produttive, sviluppo economico e piano telematico, e consentirà di attivare servizi a banda larga anche nelle aree fino ad oggi più svantaggiate del territorio regionale. L’obiettivo è di ridurre il divario digitale per le comunità e i cittadini e favorire le opportunità di sviluppo delle aree montane e rurali. Progettando e realizzando interventi "a complemento" della rete Lepida, Regione e Ministero intendono promuovere lo sviluppo della pubblica amministrazione e la presenza degli operatori privati di telecomunicazioni in tutte quelle aree che vivono con difficoltà la distanza geografica dai centri principali. "Lo straordinario valore di questo accordo si vedrà in particolare negli anni a venire", ha sottolineato il presidente Errani. "Porterà vantaggi per la produttività della pubblica amministrazione, per la competitività delle imprese, anche dei territori fino ad ora più svantaggiati, e sarà un grande strumento per favorire la partecipazione democratica dei cittadini e qualificare il loro rapporto con le istituzioni". Il ministro Gentiloni ha parlato di "un accordo esemplare che garantirà entro il 2009 l’accesso alla rete veloce internet del 100% dei cittadini dell’Emilia-romagna. Questo accordo è un prototipo che verrà esteso anche ad altre Regioni per poter così raggiungere l’obiettivo di legislatura di dare l’accesso alla banda larga, quale nuovo servizio universale, all’intero Paese". A questo proposito l’assessore alle Attività produttive e Piano telematico Duccio Campagnoli ha sottolineato che "si porta a compimento l’obiettivo di eliminare il digital divide per l’insieme del territorio regionale, non solo per la pubblica amministrazione, ma anche per chi qui vive e lavora". Attualmente 120 Comuni del territorio regionale, in cui risiedono circa 2. 260. 000 abitanti, hanno una copertura dei servizi a banda larga per oltre il 95% del territorio, mentre 71 Comuni presentano una distribuzione di servizi a banda larga con una copertura geografica inferiore al 40%, tali da essere considerati in situazione di "totale digital divide": circa 180. 000 abitanti e 14. 000 imprese. A queste aree comunali totalmente scoperte, se ne aggiungono altre parzialmente coperte. Si tratta di altri 150 comuni in cui la copertura di servizi a banda larga è compresa tra il 40 e il 95%. Si stima pertanto che siano interessati dal problema circa altri 300. 000 abitanti e 25. 000 imprese. La popolazione complessiva non servita nei 221 comuni in situazione di totale o parziale digital divide è pertanto stimata in circa 480. 000 abitanti e circa 39. 000 imprese. Il progetto tecnico oggetto dell’accordo di programma prevede un intervento realizzato in cooperazione istituzionale e progettualità congiunta dalla Regione e dal Ministero delle Comunicazioni, attraverso Lepida spa (la società titolare della rete telematica regionale a banda larga) e Infratel Italia (soggetto attuatore del Programma banda larga in tutte le aree sottoutilizzate del Paese). Le infrastrutture di telecomunicazioni realizzate da Infratel in attuazione dell’accordo odierno, saranno messe a disposizione della Regione Emilia-romagna in comodato d’uso per la durata di 20 anni in cambio della manutenzione dell’intera rete. L’obiettivo è di estendere geograficamente le infrastrutture esistenti di Lepida, aumentando in quantità e numero le grandi dorsali di trasporto, e strutturando la presenza terminale della rete sui diversi territori comunali con soluzioni tecniche che consentano a qualunque operatore di telecomunicazioni pari opportunità e modalità operative di intervento. Per il processo d’attuazione, ispirato a criteri di neutralità tecnologica, verranno infatti utilizzate differenti tecnologie: fibra ottica, collegamenti radio (Wifi e Wimax) e satellite. Il progetto mira a costruire in parallelo due diversi interventi: il primo, a favore delle pubbliche amministrazioni, che persegue l’obiettivo di migliorare tecnologicamente la qualità dei servizi di connettività offerti da Lepida per le pubbliche amministrazioni; il secondo, a favore dei cittadini e delle imprese, che persegue l’obiettivo di erogare servizi a banda larga e prevede interventi volti ad evolvere tecnologicamente la capacità di servizio delle centrali di commutazione Telecom Italia, affinché queste siano abilitate ad erogare servizi di tipo adsl ai cittadini e alle imprese del territorio, o a realizzare infrastrutture con tecnologie wireless. La Community Network Dell’emilia-romagna - Già riconosciuta come interlocutore primario dello sviluppo del Piano di e-government nazionale e del sistema pubblico di connettività, la Community network dell’Emilia-romagna nasce dall’accordo sottoscritto tra la Regione e tutti gli enti locali. Si tratta di una realtà unica, nata da un patto per lo sviluppo telematico tra tutte le pubbliche amministrazioni locali, per la realizzazione, il dispiegamento e la gestione di servizi di e-government e gestionali in capo agli enti, per attuare le iniziative del Piano telematico 2007-2009 e per la partecipazione a bandi nazionali e comunitari. La Community network dell’Emilia- Romagna mette a sistema alcune delle strutture già individuate nella legge regionale per lo sviluppo della società dell’informazione (la Società Lepida e il Centro di alta competenza) con lo scopo di gestire le infrastrutture di rete della Regione Emilia-romagna (Lepida e R3) e garantirne la diffusione uniforme. Con la convenzione (di durata triennale, prorogabile per altri due anni) si realizza l’accordo quadro fra tutti gli enti aderenti costituenti la Community Network Emilia-romagna da cui deriveranno, durante il periodo di validità, gli specifici accordi attuativi. La prima realizzazione è il progetto "Sistema a rete" che si propone di far crescere il sistema della pubblica amministrazione emiliano-romagnola, aumentandone il livello di modernizzazione così come il livello di erogazione di servizi integrati, al fine di ridurre i costi legati alla burocrazia. Il progetto (presentato per un co-finanziamento nazionale ai bandi del Cnipa su "Riuso" e "Ali") punta all’erogazione di servizi a cittadini e imprese (vedi scheda allegata). Il progetto del sistema a rete disegna la Community Network come un’alleanza locale per l’innovazione realizzata in Emilia-romagna con l’obiettivo di offrire un coordinamento interistituzionale per la realizzazione, il dispiegamento e la gestione di innovativi servizi di e-government. . . |
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