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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Novembre 2007 |
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FRIULI VENEZIA GIULIA / I DATI TURISTICI NEL 2007
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Grande performance nella stagione estiva, una crescita di quasi sei punti percentuali distribuita su tutti i mesi dell’anno, nuove forme di soggiorno in forte espansione. Sono questi gli elementi più interessanti emersi nel corso della presentazione degli afflussi turistici nel 2007 in Friuli Venezia Giulia, illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta lo scorso 30 ottobre, a Udine. “I dati turistici relativi all’anno in corso indicano chiaramente che gli sforzi messi in atto dalla Regione, per rendere competitivo il Friuli Venezia Giulia come sistema turistico, stanno andando nella giusta direzione –ha sottolineato Enrico Bertossi, assessore alle Attività Produttive del Friuli Venezia Giulia–. Lo dimostra anche il fatto che nonostante il trend negativo che accomuna molte destinazioni italiane, la nostra regione è riuscita a mantenere un tasso di crescita particolarmente alto”. Un concetto condiviso anche da Josep Ejarque, direttore generale di Turismo FVG. “I risultati ottenuti quest’anno rappresentano un’altra tappa del percorso di crescita che la Regione ha intrapreso –ha spiegato Ejarque–. Interpretando questi dati potremmo dire che il Friuli Venezia Giulia ha iniziato a consolidare il portafoglio diversificato che ha a disposizione”. Dall’analisi dei dati statistici si evince un cambiamento di rotta netto nella distribuzione stagionale degli afflussi. “Se tradizionalmente il Friuli Venezia Giulia si è sempre appoggiato su un sistema turistico troppo sbilanciato sulla stagione estiva –ha osservato Ejarque– il 2007 evidenzia una chiara inversione di tendenza. Il lavoro che abbiamo fatto per sviluppare un processo di destagionalizzazione progressiva ha iniziato a dare i primi frutti. Vanno letti in quest’ottica sia gli ottimi risultati ottenuti dai prodotti legati all’arte e alla cultura sia il boom di arrivi registrato in primavera”. Un trend in crescita, quindi, che apre prospettive positive specialmente a medio termine. “La scelta strategica adottata da Turismo FVG porta a uno sviluppo graduale e progressivo –ha spiegato Ejarque–. La nostra regione può contare su grandi potenzialità sia nei segmenti legati al soggiorno tradizionale, in particolare per le famiglie, sia nei settori che propongono nuove forme di vacanza e di ricettività. In questo senso va evidenziata la forte crescita del turismo rurale, dell’enogastronomia e della montagna, non a caso tre cluster trasversali e slegati dalla stagionalità turistica”. I NUMERI DELL’ESTATE 2007 – Con un incremento del 5,4% negli arrivi, l’estate in Friuli Venezia Giulia continua il processo di crescita già evidenziato nel 2006. Il prodotto mare si conferma, come da tradizione, lo zoccolo duro del turismo regionale: particolarmente buona la performance di Lignano, che ha chiuso la stagione superando quota +4% negli arrivi e sfiorando un incremento del 2% nelle presenze. In termini assoluti questo significa quasi 20mila arrivi e circa 46mila presenze in più rispetto al 2006. Sostanzialmente stabile Grado, che ha bilanciato un calo di arrivi del 2,75% nella clientela straniera con una crescita del 2,37% di turisti italiani. All’interno di una stagione complessivamente soddisfacente, la località balneare gradese ha evidenziato consistenti incrementi all’inizio e alla fine del periodo compreso tra maggio e settembre. Queste fasi di crescita, con particolare riferimento al mese di agosto, che ha registrato un +3,49%, sono state equilibrate da una flessione emersa tra giugno e luglio. Rispetto agli andamenti storici del turismo regionale, i risultati di questa stagione estiva sono stati fortemente influenzati dal cambiamento di strategia incarnata da Turismo FVG, che ha come obiettivo quello di posizionare il Friuli Venezia Giulia come destinazione turistica complessiva. Per questo il 2007, e la stagione estiva in particolare, rappresenta un punto di svolta per il sistema turistico regionale: le città d’arte, trainate in particolare da Trieste e da Udine, hanno fatto segnare tassi di crescita superiori al 10% negli arrivi e di quasi il 13% nelle presenze. “Perle d’arte” (prodotto turistico creato da Turismo FVG che raccoglie le località turistiche maggiormente spendibili a livello artistico e culturale: Aquileia, Cividale, Codroipo, Gemona e Venzone, Sacile, San Daniele e Spilimbergo) ha aumentato arrivi e presenze rispettivamente dell’8,15 e dell’8,54%. Soddisfacenti anche i risultati provenienti dal versante montagna, cresciuto di oltre il 2% negli arrivi. Stagione estiva particolarmente positiva per il tarvisiano e per la Carnia, che hanno visto aumentare gli arrivi di turisti stranieri rispettivamente del 25,14% e del 16,41%. Il calo generalizzato di presenze, diffuso anche tra i prodotti turistici in forte espansione, conferma i cambiamenti in atto nel settore turistico. Per una precisa scelta del turista, infatti, la durata dei periodi di vacanza si sta progressivamente riducendo, in favore di un aumento della frequenza. L’ANDAMENTO DEL TURISMO DA GENNAIO A SETTEMBRE – La destagionalizzazione c’è e si vede. Si potrebbe riassumere così l’andamento degli afflussi turistici in Friuli Venezia Giulia nel 2007. La valutazione dei dati relativi a questi primi nove mesi dell’anno conferma risultati in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane: se infatti nella maggior parte del resto dell’Italia gli afflussi turistici hanno registrato segni negativi, anche di diversi punti percentuali, il Friuli Venezia Giulia ha sfiorato una crescita del 6% negli arrivi e centrato un più modesto +1% nelle presenze, in linea con la progressiva diminuzione della durata delle vacanze alla quale si sta assistendo da alcuni anni. L’analisi dei dati relativi ai primi nove mesi del 2007 indica un cambiamento forte nella distribuzione dei flussi turistici: a fronte di un sistema turistico regionale che ha sempre concentrato arrivi e presenze quasi esclusivamente nella stagione estiva, l’anno in corso registra una ripartizione molto più omogenea dei movimenti turistici. L’indicatore più chiaro di questa nuova tendenza è rappresentato dalla primavera, che ha fatto segnare un vero e proprio boom di arrivi: +12,63% in marzo, addirittura +13,45% in aprile. Questa destagionalizzazione degli afflussi turistici non ha comunque intaccato le capacità di crescita dei mesi caldi, considerando che, luglio a parte, gli arrivi sono aumentati del 5,80% in giugno, del 3,68% in settembre e del 7,73% in agosto. In termini assoluti questi primi nove mesi dell’anno hanno fruttato quasi 90mila arrivi in più, con una permanenza media scesa dal 4,70 al 4,49. Dal punto di vista delle provenienze continuano a essere maggioritarie le presenze di turisti in arrivo dal Veneto e dalla Lombardia, due regioni che da sole si spartiscono quasi il 44% della clientela italiana. In forte aumento, +22%, le provenienze dalla Campania, area sulla quale ha puntato molto Turismo FVG, anche attraverso la creazione di collegamenti aerei diretti tra Napoli e Ronchi dei Legionari. Tra gli stranieri si conferma decisivo l’apporto di austriaci e tedeschi (Austria e Germania rappresentano da soli oltre 330mila arrivi) che crescono rispettivamente dello 0,89 e del 7,13%. Sono in crescita vertiginosa gli arrivi dai paesi dell’Est Europa, con punte massime del 44,68 e del 40,04% per Romania e Russia. Per quanto riguarda le tipologie di struttura scelte si registra un ottimo +5,5% per gli alberghi, che rimangono ovviamente le soluzioni ricettive principali. Molto bene anche Bed & Breakfast e agriturismo, che crescono del 16,7% e del 17,4%. Tra le strutture ricettive balza agli occhi l’incremento record di arrivi negli alberghi diffusi, protagonisti di un +178,2%. La previsioni per gli ultimi tre mesi del 2007 indicano un trend di crescita in linea con gli altri mesi dell’anno con un incremento complessivo del 5,66% negli arrivi e del 0,97% nelle presenze. In valori assoluti questi dati si traducono in una mole di arrivi che si avvicina a quota 2 milioni di presenze che sfondano il muro di 8 milioni 500 mila unità. I dati relativi ai primi otto mesi del 2007 indicano chiaramente una nuova distribuzione dei pesi tra i prodotti turistici regionali. Buoni i risultati ottenuti dalle località balneari, che complessivamente crescono del 5,34% negli arrivi e di oltre l’1% nelle presenze. Lignano traina il comparto regionale con un +6% negli arrivi e +2,50% nelle presenze, mentre Grado resta in scia incrementando i due indicatori dell’1,80% e dello 0,89%. L’analisi del periodo gennaio-agosto segnala in maniera netta l’aumentata incidenza degli altri prodotti turistici sul sistema complessivo degli afflussi. Nei primi otto mesi dell’anno le città d’arte sono cresciute del 10,05% negli arrivi e del 12,85% nelle presenze, confermando, su un periodo più lungo, gli ottimi risultati ottenuti da Trieste e da Udine anche nella stagione estiva. Stesso discorso vale per il prodotto “Perle d’arte”, che pur movimentando numeri più piccoli, ha registrato tassi di crescita del 6,90% negli arrivi e dell’8,06% nelle presenze. Tra queste località spicca Aquileia, che ha incrementato del 13,85 e dell’11,94% arrivi e presenze. In leggero calo invece la montagna, che ha risentito anche di una stagione invernale difficile dal punto di vista climatico. La mancanza di neve dimostra di aver influenzato non poco i flussi turistici, considerando che a fronte di una sostanziale tenuta degli arrivi (si parla di un -0,77%), le presenze hanno subito un arresto più marcato (-6,72%). Una tesi confermata anche dall’andamento del prodotto montagna nei mesi non invernali, nei quali la situazione degli arrivi è sensibilmente migliorata. Www. Turismo. Fvg. It
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