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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Novembre 2007
 
   
  VIA LIBERA ALL´ALLARGAMENTO DELLO SPAZIO SCHENGENNOVE NUOVI PAESI ABOLIRANNO I CONTROLLI ALLE FRONTIERE INTERNE

 
   
  Bruxelles, 12 ottobre 2007 - Forse è solo una coincidenza, ma sicuramente è una coincidenza felice: ieri i ministri della Giustizia e degli Affari interni dell´Ue hanno dato il via libera all´allargamento dell´area Schengen a nove nuovi Paesi membri, otto dei quali dell´Europa orientale. Questa decisione – che avrà effetto dal prossimo dicembre per quanto riguarda i confini terrestri e marittimi e da marzo 2008 per quanto riguarda i confini aerei – ha una valenza simbolica in quanto è stata adottata alla vigilia dell´anniversario della caduta del Muro di Berlino. Proprio il 9 novembre 1989 in molti – i berlinesi dal vivo e gli altri popoli dell´Est incollati davanti ai loro televisori – hanno seguito in diretta la svolta storica che si consumava con il ritorno dell´altra metà dell´Europa – rimasta a lungo dietro la "cortina di ferro" – ai valori della democrazia, dei diritti sociali e civili, della partecipazione. L´inizio di questo processo di ritorno non è stato facile. Si sono verificati passaggi pacifici e graduali, ma non sono purtroppo mancati fatti drammatici e violenti. Una cosa è certa però: lo stato attuale di stabilità economica e di pace sociale nei Paesi prima considerati satelliti dell´Unione sovietica non sarebbe stato possibile senza il ruolo determinante dei partner occidentali e, in particolare, dell´Ue. Quest´ultima non si è sottratta a questo suo dovere storico e ha avviato l´iter del quinto allargamento che in due tappe – il 1° maggio 2004 e il 1° gennaio 2007 – ha portato nell’Ue 12 nuovi Paesi. Questo allargamento, che per l´Unione è sicuramente stato un importante successo di politica esterna, ha soprattutto rappresentato la realizzazione di un obiettivo storico che i Paesi dell´Europa centrale e orientale hanno sempre perseguito nell’ambito dei loro sforzi di ricongiungimento con la famiglia europea. Sulla stessa scia, ieri è stato compiuto un ulteriore passo verso la piena integrazione e condivisione dei valori e delle politiche europee. Come da tempo annunciato, i 27 ministri riunitisi a Bruxelles hanno giudicato i nove sufficientemente preparati per aderire all´area di Schengen, che arriverà così a coprire circa 3,6 milioni kmq. Ciò significa che dal 21 dicembre saranno rimossi tutti i controlli alle frontiere interne di terra e di mare. Con l´ingresso di Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e Ungheria, l´area di Schengen conosce il più cospicuo allargamento della sua storia. Per formalizzare la decisione presa dal Consiglio occorre il parere del Parlamento europeo. Ma nel frattempo l´entusiasmo sta crescendo in maniera esponenziale. Il cosiddetto "acquis di Schengen" è uno dei tanti risultati positivi dell´integrazione europea, raggiunti negli anni non senza difficoltà. Tutto ebbe inizio nel 1985 nella cittadina lussemburghese di Schengen, dove la Germania, i Paesi del Benelux e la Francia firmarono un accordo che consentisse ai loro cittadini di attraversare i confini dei Paesi aderenti senza dover espletare le pratiche amministrative, spesso superflue e lente. Successivamente, questo accordo costituì il nucleo della Convenzione di Schengen, firmata a sua volta nel 1990. Oggi, grazie all´integrazione di tale Convenzione avvenuta tramite il Trattato di Amsterdam, l´acquis costituisce un corpus rilevante nel diritto dell´Ue, che si pone il duplice obiettivo, da un lato, di attuare il principio della libera circolazione dei cittadini europei e, dall´altro, di introdurre misure e meccanismi istituzionali per una maggiore sicurezza interna. I suoi elementi cardine sono pertanto: l´abolizione dei controlli interni e la definizione di una frontiera esterna comune; l´armonizzazione delle condizioni per l´attraversamento della frontiera esterna comune; la cooperazione in materia di sorveglianza dei confini e tra le forze dell´ordine dei Paesi partecipanti. Il più grande vantaggio di questo spazio comune è sicuramente la possibilità di viaggiare senza limiti di alcun genere all´interno dell´area. Una libertà questa che permette ai cittadini dell´Ue di esercitare più facilmente le loro attività professionali, ma anche di divertirsi e di studiare, in Paesi diversi. È chiaro che oltre ai benefici ci sono anche delle responsabilità, che rappresentano un test molto importante per la capacità di azione e il livello di integrazione dei nuovi arrivati. La storia dello spazio Schengen è un’ulteriore testimonianza del fatto che l´Europa si può creare partendo da un numero ristretto di Paesi per poi inglobare un numero sempre maggiore di Stati intenzionati a condividere i suoi risultati concreti ma anche il rispetto delle sue regole. . .  
   
 

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